(Ferrara 1582 - Venezia 1663) scrittore italiano. Ebbe vita avventurosa di diplomatico e d’uomo d’armi, con incarichi che lo portarono in Francia, in Austria, in Ungheria e in Russia. La sua opera storiografica, volta a fornire ammaestramenti di prudenza e di buon senso, può essere ascritta al filone del tacitismo (si ricordi in particolare il Commentario delle guerre successe in Alemagna, 1633). Scrisse anche melodrammi e 4 libri di novelle (L’albergo, La nave, L’isola, Il porto) pubblicati tra il 1637 e il 1664: narrano di amori, avventure e viaggi, e rivelano sottigliezza psicologica e vigore di rappresentazione.