Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Carteggio. 1910 - Aldo Palazzeschi,Gian Pietro Lucini - copertina
Carteggio. 1910 - Aldo Palazzeschi,Gian Pietro Lucini - copertina
Dati e Statistiche
Fuori di libri Post sulla Community Fuori di libri
Wishlist Salvato in 3 liste dei desideri
Nationality Letteratura: Italia
Carteggio. 1910
Disponibile in 5 giorni lavorativi
17,10 €
-5% 18,00 €
17,10 € 18,00 € -5%
Disp. in 5 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
18,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
18,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
18,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
18,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Carteggio. 1910 - Aldo Palazzeschi,Gian Pietro Lucini - copertina

Descrizione


Il carteggio tra Palazzeschi e Lucini abbraccia il breve arco cronologico compreso tra la primavera e l'inverno 1910, per un totale di 14 missive (9 pezzi di Aldo e 5 di Gian Pietro). Dopo questa data non resta alcuna traccia epistolare nei rispettivi archivi, confermando così che per lo più entro questi limiti temporali occorre ricercare l'origine di quella distanza critico-ideologica, che qualche anno più tardi finisce per separare definitivamente due personalità poetiche, solo in apparenza simpatetiche. L'epistolario si apre con una lettera di presentazione che Palazzeschi scrive all'«Illustre Maestro» dalla «solitudine francescana di Firenze» nell'aprile 1910, dopo aver ricevuto in dono il «Meraviglioso libro "Revolverate"». All'indomani dell'adesione al Futurismo e in un momento di forti tensioni tra Marinetti e Lucini, Palazzeschi prova a stabilire con il Melibeo un breve ma intenso contatto epistolare, riconoscendo al «Maestro» Lucini una sorta di primato tra la schiera dei poeti futuristi («Voi siete il primo»), in quanto precursore con l'uso del verso libero di una nuova e moderna proposta lirica. L'invio di una copia di Poemi, il «libretto di versi» che precede la svolta dell'Incendiario, conferma il tentativo da parte di Palazzeschi di stabilire con Lucini un legame diretto, senza la mediazione deformante dell'etichetta futurista. La moderata lode per l'«originalità» dei versi di Poemi non influisce però sul sostanziale giudizio negativo nei confronti dell'Incendiario e del movimento futurista. La corrispondenza epistolare dopo pochi mesi si interrompe bruscamente. Nel 1910 Palazzeschi non è ancora disposto a sottoscrivere contro il «Duce futurista» l'accusa, fino a quel momento formulata pubblicamente dal solo Lucini, di «forgiare a sua immagine e somiglianza tutta quanta l'attività del gruppo».
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2020
7 maggio 2020
154 p.
9788893594011

Conosci l'autore

Aldo Palazzeschi

1885, Firenze

Autore di due dei capolavori assoluti del Futurismo, Il codice di Perelà (1911) e L’incendiario (1910). In Poesie (1925 e 1930) raccolse quasi tutti i versi della sua prima stagione poetica, con un’ampia scelta di liriche dalle sue prime raccolte. Con la casa editrice "Storia e Letteratura" pubblicò varie opere, tra cui Sorelle Materassi (1934), uno dei romanzi più significativi del primo dopoguerra. Nella vecchiaia, tornato a modi sperimentali, pubblicò il romanzo Il Doge (1967) e i libri di poesie Cuor mio (1968) e Via delle cento stelle (1972).

Gian Pietro Lucini

(Milano 1867 - Breglia, Como, 1914) scrittore italiano. Nobile di nascita, si formò nell’ambiente della scapigliatura lombarda (in particolare fu ammiratore di C. Dossi, alla cui figura dedicò più tardi L’ora topica di Carlo Dossi, 1911), ma soprattutto fu avido lettore di testi della letteratura europea. Già nelle sue prime opere (il romanzo Spirito ribelle, 1888, poi rielaborato col titolo Gian Pietro da Core, 1895) è presente una forte istanza sociale, che non verrà meno in lui anche quando approderà a una concezione aristocratica dell’arte e a posizioni di individualismo anarchico. In testi poetici come Il libro delle figurazioni ideali (1894) e Il libro delle imagini terrene (1898) il clima naturalista delle prime prove si converte in temperie decadente e simbolista.L. espose i suoi principi...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Inserisci la tua mail

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore