Il libro degli specchi

Un discreto intreccio narrativo che però si fa leggere a fatica, perché a tratti confonde e a tratti stanca. Non è male, ma è lontanissimo dal thriller psicologico o dal giallo introspettivo. Poco credibile, ma non da scartare. Comunque non sono pentita dell'acquisto, anche se mi aspettavo qualcosa di più originale.

Sorprendente questo thriller inglese dove tutto non è come sembra , davvero come in un gioco di specchi che riflettono forse la verità o forse un ricordo che crediamo di avere ma forse è solo frutto della nostra fantasia. Davvero un libro sorprendente che racconta di un omicidio mai risolto negli anni Ottanta, di un manoscritto del quale si conoscono solo poche pagine, di un gioco di specchi con personaggi che affermano verità contrastanti e che lasciano disorientato il lettore per poi quasi naturalmente aiutarlo a districare i fili di questa vicenda. Qui non si tratta di mentire ma invece del fatto che a volte la mente può ricordare avvenimenti accaduti in un modo diverso o addirittura creare ricordi di eventi mai successi. E' un romanzo davvero impeccabile e ben strutturato, che si basa su una chiacchierata fatta dall'autore con la madre ed il fratello. Ve lo consiglio davvero e credete, ne rimarrete conquistati.

Mi è piaciuto leggere "Il libro degli Specchi", ma temo che non avesse il fattore "wow" per me. A volte, mi sono chiesto se avevo accidentalmente preso un libro di testo di psicologia per errore. E' stata una lettura affascinante, ma non molto eccitante, sinceramente. Ho apprezzato molto la prima parte narrata dall'agente letterario, Peter Katz. Ho paura che stavo iniziando a perdere interesse quando il giornalista investigativo ha preso maggior spazio e quando ho raggiunto la terza parte narrata dal poliziotto in pensione, ero completamente perso. Tuttavia, credo che questo libro valga.