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Anno edizione: 2009
Anno edizione: 2017
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Con lo stesso stile di Pomodori verdi fritti, Fannie Flagg regala ai suoi lettori un'altra storia di amore e speranza.
«Una storia semplice, luminosa, commovente, che non si può non amare» – The New York Times Book Review
«Dolce e divertente, lascia in bocca il sapore della felicità» – Library Journal
L'inverno è alle porte e a Lost River, un piccolo paese nel profondo sud dell'Alabama, arriva l'anziano Mr. Campbell (orfano dalla nascita, trovato in una culla accanto a una lattina della famosa zuppa) per fuggire dal freddo di Chicago. Subito lo attende una brutta sorpresa: l'albergo dove deve alloggiare è bruciato. Al suo posto però ad accoglierlo c'è la casa di una stravagante signora. Le attenzioni degli abitanti di Lost River lo fanno sentire per la prima volta parte di una comunità, e quando Mr. Campbell conosce Patsy, una bambina timida con una gamba malata di cui nessuno si è mai occupato, viene conquistato dalla sua dolcezza e sente che quella è la sua famiglia.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
I libri della signora Fannie Flagg hanno il potere speciale di farci credere che tutto in qualche modo si aggiusterà, che è sempre possibile incrociare un miracolo e che un Natale nevicherà anche in Alabama. Personaggi sempre speciali, così matti che ti verrebbe da abbracciarli. È un mondo in cui non ci si sente mai soli, dove la bottiglia è presto sostituita da presenze autentiche e piccole (giganti) felicità.
Semplice ma molto bello. Lettura leggera e piacevole.
Ora, tralasciando il fatto che la copertina mi ha colpita subito ed oltre ad essere azzeccata per il tema del mese credo sia davvero deliziosa, vorrei soffermarmi sulla frase che ho partorito immediatamente dopo aver letto l’ultima pagina: ma la dolcezza di questo libro? Ho letto praticamente per tutto il tempo con un sorrisetto compiaciuto sul viso. E’ una poesia questo testo e Lost River sembra davvero il paradiso.. Questa ridente cittadina di pochissimi abitanti, riesce a restituire ad Oswald la tranquillità d’animo e la salute che aveva perduto o che forse non ha mai avuto. La sua storia si mescola con quella di una bambina, Pasty, la quale ha purtroppo conosciuto nella sua breve vita, tutti gli aspetti negativi che l’esistenza possa mostrare ad una bambina e per questa ragione gli abitanti di Lost River le donano tutto l’affetto che possono e alla fine anche di più. Mi sono affezionata subito ai personaggi. L’autrice ha questa capacità di ritrarre attraverso pochi semplici tratti, protagonisti all’apparenza semplici ma che si rivelano essere molto complessi. Questa complessità però non viene percepita dal lettore che, mentre legge, impara a conoscerli e ad immagazzinare le loro personalità come se fossero amici e conoscenti che si frequentano tutti i giorni. Questa familiarità che sono riuscita a creare con i personaggi sia di questo libro che di “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Shop, mi dimostra il talento della scrittrice. Ho letto in giro che questo libro non è da considerarsi un capolavoro, forse è vero, però penso che tutti abbiamo bisogno di sognare e credere soprattutto nei buoni sentimenti, se non sempre, almeno per qualche ora leggendo un libro. Come ho detto anche altre volte, credo molto nel poter terapeutico della lettura e questo libro è uno di quelli che riesce a disintegrare la negatività! Fannie Flag mi ha conquistata ancor di più, la sua prosa è così leggera e poetica che ti trascina facilmente con sè e anche se affronta temi tristi non si legge mai malinconia tra le righe. Il dolore viene affrontato come qualcosa di infelice e a volte tragico ma affrontabile, superabile, e questo credo dia speranza ai lettori, almeno a me è successo. Sono sempre più convinta di voler leggere anche gli altri titoli della stessa autrice e sono finiti tutti nella mia wishlist! Inoltre queste edizioni della BUR Rizzoli sono spettacolari davvero! Accrescono il fascino di tutta la bibliografia dell’autrice, insomma anche l’occhio vuole la sua parte!
Recensioni
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