L'amico ritrovato è stato uno dei primi libri che ho letto, onestamente perché invogliato all'epoca da una professoressa di scuola, ma che anni dopo, passando un giorno alla Feltrinelli Express di Napoli, ho voluto comprare di mia volontà per il piacevole ricordo che la sua lettura mi aveva lasciato.
Fa parte della letteratura relativa all'Olocausto, ma è soprattutto un libro sull'amicizia, quella tra due giovani ragazzi negli anni 30. Sono Hans e Konradin, il primo di origine ebra, figlio di un medico apprezzato, proveniente dunque da un famiglia borghese; il secondo è un Hohenfels, nobile famiglia tedesca. I due sono schivi, taciturni; si conoscono al ginnasio, il Karl Alexander, e diventano inseparabili. Ad unirli non sono soltanto le comuni passioni, pure evidentissime, ma uno spirito che in qualche modo li accomuna. La loro amicizia si incrina quando Hans si sente maltrattato e tradito da Konradin.
La storia di quest'amicizia è un modo diverso di raccontare l'orrore di quegli anni, la follia collettiva di un popolo che sposò le teorie di un pazzo. E' impossibile spiegare la distruzione degli affetti, anche di quelli più belli e sinceri come un'amicizia tra ragazzi.
Nonostante l'argomento non certo facile da trattare, l'autore riesce a farti partecipe della storia, isolandoti dalla realtà almeno per un pò (infatti il libro è veramente breve, si legge tutto d'un fiato). E' un libro che va assolutamente letto, uno di quelli che quando chiudi non ti lascia indifferente, che ti fa riflettere, ricco di messaggi nonostante la sua semplicità.
Fa inoltre parte della "Trilogia del ritorno ", che comprende anche "Un anima non vile" (la versione di Konradin) e "Niente resurrezioni, per favore". Da leggere anche queste.
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Descrizione
Nella Germania degli anni Trenta, due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L'uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un'amicizia del cuore, un'intesa perfetta e magica. Un anno dopo, il loro legame è spezzato. "L'amico ritrovato" è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in Inghilterra, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Germania, Israele, Portogallo.
Dopo aver letto il libro L'amico ritrovato di Fred Uhlman ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. L’opinione su di un libro è molto soggettiva e per questo leggere eventuali recensioni negative non ci dovrà frenare dall’acquisto, anzi dovrà spingerci ad acquistare il libro in fretta per poter dire la nostra ed eventualmente smentire quanto commentato da altri, contribuendo ad arricchire più possibile i commenti e dare sempre più spunti di confronto al pubblico online.
Recensioni
Totale delle Recensioni
Breve, ma molto intenso.
Scritto da lukapadil 15 maggio 2016Un buon racconto
Scritto da Sandroil 22 agosto 2014Romanzo breve o racconto di un momento molto particolare della storia della Germania e dell'Europa vista attraverso l'amicizia tra due giovani tedeschi ma di diversa estrazione religiosa e di origini. Coglie in pieno i personaggi ed il momento storico con leggerezza.
Bellissimo libro
Scritto da Alessandrail 23 giugno 2019Il libro, in realtà molto piccolo in quanto composto da poche pagine è intenso e bellissimo, oltre che commovente e scorre molto velocemente .. È molto riflessivo e si rifà a un periodo storico molto delicato e viene descritto in maniera semplice ma non per questo superficiale, anzi.. È un libro consigliatissimo ma fa anche parte di una trilogia, ed avendolo scoperto dopo si può rimanere un pò interdetti ma questo non cambia la bellezza di questa novella (come viene definita nell'introduzione) .
Acquisto consigliato
Scritto da Micheleil 18 maggio 2020Acquisto consigliato
Semplicemente ok
Scritto da hippopotamoil 11 marzo 2020 Si dovrebbe scrivere in questo modo. Stilisticamente e’perfetto
In lontananza si ode il sussurro della guerra che avanza
E’ un mondo ovattato quello del liceo che frequentano i due protagonisti
Lascia senza fiato l’ultima frase del libro
Essa e’ in netto contrasto con la lettera di K.
Piacevole lettura
Si legge in un pomeriggio
libro inaspettato
Scritto da Mimiucail 16 settembre 2018 libro comprato dopo che tutti me ne parlavano bene. È un libro corto di 92 pagine ma che racconta la storia di un'amicizia tra un ebreo e un tedesco. illustra, inoltre, i problemi e la Germania del 1933 con tutti i limiti degli ebrei.
consigliato
Da leggere e far leggere
Scritto da rosa.panico.1976il 20 maggio 2018 Più che un libro una novella che si legge tutta di un fiato, scritta in modo semplice, lineare ma molto appagante.
Un centinaio di pagine sintetizzano l’essenza dall’amicizia, l’essere così uniti e così distanti, sentirsi parte di una religione e di un Dio che non si materializza ed anzi ti lascia con i tuoi dubbi più profondi, l’essere amici in una Germania divisa tra nazisti ed ebrei.
Il dolore e la sofferenza dei personaggi, che rappresentano il dolore e la sofferenza dell’umanità, emergono delicati ma molto profondi senza che di essi l’autore ne parli mai con fervore.
Una favola dolce e crudele da leggere e da far leggere.
Breve ma significativo
Scritto da Stefanoil 18 maggio 2018Un romanzo molto breve ma molto significativo. Uno spaccato della Germania degli anni ’30 visto con gli occhi di due adolescenti, il figlio di un medico ebreo e un ricco aristocratico, che frequentano la stessa prestigiosa scuola. In apparenza molto diversi, i due ragazzi sviluppano un fortissimo legame d’amicizia ma sono costretti a vivere sulla loro pelle l’ascesa al potere di Hitler e la conseguente caccia agli ebrei.
Un libro che lascia il segno
Scritto da VITOil 18 maggio 2018Mi è stato assegnato questo libro come lettura estiva durante gli anni del liceo. Devo dire che mi ha colpito molto: il racconto è scorrevole, le narrazioni e le descrizioni dei paesaggi sono ben fatte. Segni particolari: non è la classica storia sul nazismo a cui siamo abituati, è un libro che regala un punto di vista del tutto particolare. Rimane ad oggi uno dei miei libri preferiti. Consigliato per gli adolescenti.
Un classico da non perdere
Scritto da Robertail 17 maggio 2018 "L'amico ritrovato" è un titolo a cui (purtroppo) mi sono approcciata solo di recente.
La trama sarà conosciuta da molti nei suoi elementi essenziali: Hans è un ragazzo di sedici anni figlio di ebrei che frequenta un noto liceo classico nella città di Stoccarda, in una Germania agli albori del regime nazista. La sua vita cambia per sempre quando nella sua classe arriva un nuovo compagno, Konradin von Hoenfels, rampollo di una illustre famiglia aristocratica.
Il ragazzo susciterà da subito la curiosità di Hans, per i suoi modi di fare un po' distaccati ma sempre gentili, per la sua eleganza e bellezza. Ben presto i due stringeranno un'amicizia che li segnerà nel profondo, ma che non sarà destinata a durare a lungo.
Grazie ad uno stile pulito e scorrevole l'autore riesce a narrare con disarmante onestà i sentimenti di due adolescenti alle prese con il loro primo vero rapporto di amicizia, un'amicizia che essi, nella loro ingenuità di ragazzi, considerano indistruttibile, così forte da non poter essere scalfita neanche da quel clima di odio e risentimento che stava iniziando a diffondersi persino nella tranquilla Svevia negli anni che precedettero la Seconda Guerra Mondiale.
Ed è con altrettanta delicatezza che Uhlman descrive la fine del loro rapporto, quando i due giovani saranno riportati bruscamente con i piedi per terra e messi dinanzi alla dura realtà a causa di circostanze del tutto indipendenti dalla propria volontà.
L'amico ritrovato è un volume che in meno di cento pagine è in grado di racchiudere un intero universo costellato di personaggi indimenticabili, e che si erge a manifesto di temi quanto mai attuali, come il razzismo, la tolleranza, e l'amicizia oltre ogni barriera.
Semplicemente imperdibile.
Emozionante
Scritto da lucasdodd84il 17 maggio 2018Un piccolo libro può essere un grande libro. Era uno dei pochi che sarebbero entrati nella mia borsa grande ma troppo piena. L'ho preso per farmi compagnia nelle pause dal lavoro, in una giornata in cui non mi era possibile portarmi dietro il computer. L'ho ovviamente divorato e resterà con me, ancora più leggero, nelle pieghe dell'anima, che esista oppure no. Un romanzo che ho letto trattenendo il respiro. Essere ebrei, ma anche essere parte di quello Stato nel quale si è cresciuti, si è andati a scuola. Ho trovato molto significativo il suicidio del padre che si riteneva più tedesco che ebreo e il finale è emozionante e sorprendente. La conclusione è un'evidente dimostrazione che l'amicizia non ha limiti.
Emozionante
Scritto da CARMELAil 17 maggio 2018Libro commovente. Tratta della storia di due amici, innocenti e coinvolti da un destino veramente difficile. Vengono separati per le ideologie naziste: un ragazzo ebreo, l'altro figlio di una famiglia fortemente nazista e vicina ad Hitler. La storia sembra svolgersi in mancanza di speranza, quando in realtà alla fine della vicenda si scopre che quella speranza era ancora accesa tra i ragazzi. Fa capire il rapporto di amicizia che supera la dittatura di Hitler e le intenzioni del nazismo.
Potenza dell'amicizia
Scritto da Claudiail 16 maggio 2018Ogni volta che rileggo questo libro riesco a percepire la potenza dell'amicizia che lega i due protagonisti, sembra quasi di poterla toccare. È tra i pochissimi esempi letterari che a mio parere sono effettivamente in grado di riportare in maniera accurata uno dei più importanti rapporti per l'essere umano, se non il più importante, e Uhlman riesce nel suo intento in maniera mai scontata e mai noiosa, anzi intrigante e appassionante. Sicuramente è uno di quei libri da leggere almeno una volta nella vita.
Vivere nel 1933
Scritto da ritacrudeleil 16 maggio 2018 Konradin e Hans, se fossero vissuti oggi, sarebbero due dodicenni qualunque. Ma la loro storia è ambientata a Stoccolma, nei primi anni trenta, poco prima di quella ingiustificata strage di massa che sarà la seconda guerra mondiale. I due appartengono a famiglie inevitabilmente di segno opposto: Hans è figlio della ricca borghesia tedesca, Konradin di un medico ebreo. Konradin è ingenuo, poco più che un bambino, quasi ignaro delle proprie origini, si chiede coma mai l’amico non lo inviti a casa propria, lo tenga nascosto ai suoi genitori...
Un bel racconto di formazione, un piccolo ritratto degli anni antecedenti la guerra, ma soprattutto la storia di un’ amicizia profonda, a cui solo il passare del tempo darà ragione.
Un pezzo di storia
Scritto da Alfredoil 16 maggio 2018Questo tomo di Fred Uhlman è un vero e proprio pezzo di storia. Un classico della letteratura che dovrebbe leggere chiunque, almeno una volta nella vita. La sua lunghezza di poche pagine lo rende estremamente fruibile, così come il suo leggero stile di scrittura. La storia raccontata è la testimonianza di un'incredibile amicizia tra due bambini, un tedesco e un ebreo, ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. L'ingenuità e semplicità della relazione tra i due personaggi è deliziosa, permettendo a chiunque di immergersi con leggerezza in un quella che sarebbe un'ambientazione altrimenti orribile. Fatevi un regalo ed acquistatelo.
Un flebile grido di speranza
Scritto da sara.scuottoil 16 maggio 2018 Si legge in un giorno, ti resta dentro per tanto tempo. Un flebile grido di speranza in mezzo al frastuono assordante dell'odio e della follia della guerra e della Shoah.
Molto bello il capitolo finale,dove è contenuta tutta la sofferenza dell'autore,che anche dopo molti anni non potrà mai cancellare.
Un piccolo capolavoro che resta negli anni. A dimostrare che i sentimenti, malgrado le chine sociali e morali, non cambiano.
Molto toccante.
Scritto da Deborail 16 maggio 2018Ho letto per la prima volta questo libro quando ero alle scuole medie e non avevo colto a pieno il succo del racconto. Avendolo conservato, l'ho riletto di nuovo e devo dire che mi ha toccato molto. È un libro piccolo, non impegnativo, ma veramente molto intenso. Il tema del libro è molto bello, un'amicizia molto speciale che lega due ragazzi. È un piccolo gioiellino che consiglio a tutti di leggere.
Bellissimo
Scritto da lucafreschilliil 13 maggio 2018Grande classico (un tempo studiato anche nelle scuole) della letteratura tedesca ... e mondiale, direi. "L'amico ritrovato" è l'epitome di quelli che dovrebbero essere i valori portanti di ogni essere umano, degno di definirsi tale: amicizia, idealismo, volontà di lottare per ciò in cui si crede, spirito d'abnegazione ... chiaramente potrei continuare, ma voglio evitare inutili elefantiasi, visto anche l'esiguo spazio a mia disposizione. E' un grande romanzo di formazione e di crescita personale, nonchè narra di una dolce e tragicamente commovente storia d'amicizia, all'interno di uno dei periodi più bui e moralmente decadenti della storia mondiale, ovvero lo sviluppo e l'espansione del nazional-socialismo tedesco nei primi anni del'900. Non volendomi coscenziosamente dilungare sulla trama, consiglio caldamente quest'opera sopratutto ai ragazzi, in modo che possano comprendere ed apprendere i sommi valori sui quali, non solo deve fondarsi e svilupparsi il singolo individuo, ma anche e sopratutto (deve)costruirsi la società attuale, evitando ed aborrendo bieche degenerazioni spirituali e materiali.
Un'amicizia unica
Scritto da valinabarbiil 13 maggio 2018 Il tema di questo libro è un’amicizia unica e strana per la società del tempo.
Questo libro è ispirato ai luoghi e ambienti dello scrittore tedesco Fred Uhlman prima della seconda guerra mondiale.
Lo scrittore narra dell’amicizia nata sui banchi di scuola tra due ragazzini: uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è il figlio di una ricchissima famiglia aristocratica.
I due bambini si perdono di vista ma poi si ritrovano dopo la guerra.
L’ho trovato un racconto profondo ma con un finale triste.
L'Amico ritrovato.
Scritto da nadialasuperil 12 maggio 2018E' un libro molto toccante,incentrato sul periodo della seconda guerra mondiale e della persecuzione nazista e narra della storia di due ragazzi, uno ebreo, l'altro tedesco ,che sono amici,ma gli ideali di quel periodo li separano ,per poi ritrovarsi,solo dopo la morte ad essere quasi uniti negli stessi ideali. vengono toccati diversi temi,la seconda guerra mondiale,la persecuzione nazista,il tema dell'amicizia. E' da leggere tutto d'un fiato.
capolavoro
Scritto da paolabaroni7il 12 maggio 2018 Grande classico (un tempo studiato anche nelle scuole) della letteratura tedesca ... e mondiale, direi. "L'amico ritrovato" è l'epitome di quelli che dovrebbero essere i valori portanti di ogni essere umano, degno di definirsi tale: amicizia, idealismo, volontà di lottare per ciò in cui si crede, spirito d'abnegazione ... chiaramente potrei continuare, ma voglio evitare inutili elefantiasi, visto anche l'esiguo spazio a mia disposizione. E' un grande romanzo di formazione e di crescita personale, nonchè narra di una dolce e tragicamente commovente storia d'amicizia, all'interno di uno dei periodi più bui e moralmente decadenti della storia mondiale, ovvero lo sviluppo e l'espansione del nazional-socialismo tedesco nei primi anni del'900. Non volendomi coscenziosamente dilungare sulla trama, consiglio caldamente quest'opera sopratutto ai ragazzi, in modo che possano comprendere ed apprendere i sommi valori sui quali, non solo deve fondarsi e svilupparsi il singolo individuo, ma anche e sopratutto (deve)costruirsi la società attuale, evitando ed aborrendo bieche degenerazioni spirituali e materiali.
Edizione perfettamente conservata, venduta ad un'ottimo prezzo!!
D’impatto
Scritto da Simonail 11 maggio 2018 Quando ho letto “L’amico ritrovato” avevo qualche anno in meno, era l’ormai lontano 2015 e avevo molto più tempo libero di ora.
Era un martedì o un mercoledì, o forse un venerdì; fatto sta che io ero insolitamente a casa e Lui sembrava chiamarmi. Tra tanti libri in coda in libreria, lui attirò la mia attenzione e, complice una tazza di thè e il primo sole primaverile, passai una mattina in piacevole (piacevolissima) compagnia.
Questo libro è la dimostrazione del fatto che, per lasciare un segno nel lettore, non bisogna necessariamente essere crudi e diretti, ma si possono trattare gli argomenti anche con delicatezza e timidezza.
• “Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più. Da allora è passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni.[...]
Ricordo il giorno e l'ora in cui il mio sguardo si posò per la prima volta sul ragazzo che doveva diventare la fonte della mia più grande felicità e della mia più totale disperazione.”
Breve storia di un'intensa amicizia
Scritto da ELISAil 05 dicembre 2017"L'amico ritrovato" è la breve storia dell'intensa amicizia tra due ragazzi sedicenni, appartenenti l'uno ad un'aristocratica famiglia tedesca, l'altro ad una modesta famiglia borghese. Attraverso uno stile narrativo limpido e preciso l'autore tocca il cuore dei lettori che scoprono come l'amicizia sia un sentimento eterno, che germina e sboccia senza mai sfiorire, che dà all'animo le gioie più grandi.
Un lavoro ben riuscito
Scritto da Alessandroil 03 dicembre 2017 Qui Fred Uhlman ripropone il tema razziale in maniera a dir poco eccelsa. Cosa può superare le differenze più dell'amicizia, soprattutto quando è tra soggetti di due classi sociali completamente differenti? Uhlman riesce attraverso il suo linguaggio fluido, semplice e ricco di elementi descrittivi a far capire al lettore le difficoltà dell'amicizia tra i due protagonisti, rendendo anche un'efficace descrizione morale e sociale del periodo in cui essi vivono, ovvero gli anni immediatamente precedenti alla seconda guerra mondiale.
Questo libro potrà far capire al lettore il vero significato del valore amicizia, che ormai è dato per scontato, portandolo a rivalutare i rapporti che ha con gli altri.
essenziale
Scritto da Ariannail 02 dicembre 2017Un libro che fanno sempre leggere al liceo o peggio alle medie, si è ancora troppo giovani per cogliere la tragedia che Uhlman lascia trasparire con molta eleganza. Non è un libro sul nazismo, non ci racconta la storia; ci racconta una storia, o meglio, due storie destinate a intrecciarsi. Non è un libro sull'amicizia, è un libro sulla fiducia, data, tradita, riacquistata. È un libro sul prezzo delle cose, con il finale migliore di sempre. Tutto in 92 pagine.
Intenso
Scritto da ANTONIOil 30 novembre 2017Un'amicizia nata tra due compagni di scuola, un ebreo benestante e un ragazzo di nobili origini, con sullo sfondo la Germania nazista di Hitler che li separerà a causa dei pregiudizi della famiglia del secondo e della dipartita in America del primo. Con un finale che li riconcilierà e rinsalderà per sempre la loro amicizia. Un piccolo capolavoro, emozionante e coinvolgente. Una storia di pregiudizi e di riscatto, che solo un sentimento forte come l'amicizia può conciliare.
Emozionante come pochi
Scritto da chocoretoil 30 novembre 2017Pur essendo ambientato in un contesto storico ben preciso, questo romanzo è senza tempo. L'autore racconta, attraverso l'amicizia di Hans e Konradinin, di un periodo storico così delicato che vede al centro le deportazioni e la guerra. Lo stile di Uhlman è pulito e scorrevole. Pur essendo lungo soltanto 90 pagine, è un libro che lascia il segno. Consiglio anche l'adattamento cinematografico del 1989.
Unico
Scritto da giorgiogramegna7il 30 novembre 2017Il testo di Uhlman mira dritto al cuore. Un'amicizia nata nel pieno degli eventi terribili che hanno segnato il Novecento. L'autore ha saputo cogliere le sfumature del rapporto tra due giovani ragazzi, uniti da un grande rapporto ma che finiranno con lo scontrarsi a causa della diversità delle idee. Il finale però, non lascia spazio all'immaginazione e arriva come un pugno in pieno stomaco.
Leggero e bello
Scritto da Alessioil 29 novembre 2017Libro che esprime quanto un rapporto tra due persone possa essere grande anche non essendo un rapporto d'amore ma solamente d'amicizia. Il libro, però, è, secondo me, un po' disordinato nei racconti ma comunque consiglio vivamente a tutti di leggerlo perché il messaggio finale è stato completamente meraviglioso e anche un colpo di scena. Bisogna leggerlo almeno una volta nella vita !
Un gioiellino letterario
Scritto da deidda.francesca98il 09 settembre 2017 Scrivere un romanzo sugli anni dell'Olocausto potrà essere un’impresa notevole, ma condensare ciò che di più puro e commovente si possa immaginare in una smilza novella ambientata negli anni più atroci della storia umana, ha dell’impossibile.
Ebbene, Fred Uhlman ci riuscì.
Rappresentando a pieno quei legami che né il tempo né la distanza né la rabbia né il rancore possono scalfire. Uno di questi legami si chiama: Amicizia.
Nell’età dell’adolescenza la famiglia la si vede come un qualcosa di distante anni luce da sé e l’amore è ancora qualcosa di irraggiungibile. All’età di 15 anni c’è solo una persona a cui si riesce a donare il proprio cuore e la propria anima: il migliore amico.
Non solo si è pronti a dare tutta la propria vita all’altra persona ma si desidera ardentemente che l’altra persona faccia altrettanto. La vita è fatta di sogni fragili soprattutto per gli adolescenti, ed il fatto di poterli condividere con un'altra persona, fortifica il proprio “io” e gli fornisce un senso di completezza.
Ecco su cosa si basa la storia di Hans e Konardin i due protagonisti di questo bellissimo libro. Un'amicizia che riesce a superare i pregiudizi e l'odio che li circondava. Una storia che oserei dire commovente e semplice allo stesso tempo, con un finale che fa restare letteralmente “a bocca aperta” e fa capire che l’amicizia, per quante discussioni e diversità di opinioni possa incontrare, se è vera, vive in eterno.
Breve ma intenso
Scritto da barbarail 12 marzo 2017 Un romanzo breve ma intenso ambientato nella Germania nazista che racconta la storia di un'amicizia fra un ragazzo ebreo e un ragazzo figlio di un medico. Sono compagni di scuola e fra loro.
Il ragazzo ebreo in seguito alla persecuzione nazista contro gli ebrei è costretto a lasciare l'Europa per rifugiarsi negli Stati Uniti. E' così che si ritrova a pensare al suo amico e a ricordare la loro amicizia che si è dovuta interrompere bruscamente.
Verrà a sapere il destino che è stato riservato al suo amico in tempi di guerra.
Il tema principale del romanzo è quello dell'amicizia in un periodo storico particolarmente cruento e denso di avvenimenti terribili.
Un romanzo molto breve ma intenso per i temi trattati, una lettura coinvolgente ed emozionante.
Lo consiglio.
Molto appassionante
Scritto da bianchifril 11 marzo 2017 L’amico ritrovato è lo storico romanzo di Fred Uhlman che narra dell’amicizia, nata sui banchi di scuola, tra due ragazzi completamente diversi per estrazione sociale e carattere.
Hans ha origini ebree e Konradin proviene da una nobile famiglia tedesca. Il romanzo è ambientato a Stoccarda, durante gli anni dell’ascesa del Nazismo. Tra i due ragazzi, protagonisti de L’amico ritrovato, nasce un’amicizia profonda, sincera, e a legarli inizialmente sono due passioni che li accomunano: la lettura e la collezione di monete greche.
Quello che sembra essere un legame saldo, duraturo, infrangibile, viene però messo a dura prova dalla Storia. Hitler, infatti, sale al potere e Konradin, che proviene da una famiglia filo nazista, si schiera dalla parte del potere appoggiando le scelte del Dittatore, considerato da lui l’unico capace di salvare la Germania. Il ragazzo, messo alle strette dalle pressioni, si trova costretto a scegliere e per non mettersi in cattiva luce decide di non frequentare più l’amico ebreo.Hans, nel frattempo, emigra da parenti americani, mentre i genitori restano a combattere nella loro terra, contro il Nazismo, per difendere a tutti i costi la loro patria e i loro diritti. L’ebreo rimarrà presto orfano perdendo i genitori che, pur di sottrarsi alle persecuzioni dei nazisti, decidono di suicidarsi. Quando tutto sembra perduto, però, ecco che avviene la svolta o per lo meno un accenno al cambiamento, un segnale che fa comprendere ciò che a volte sembra nascondersi, quello che non è sempre così evidente e chiaro.
Dopo molti anni dalla fine della guerra ad Hans arriva una lettera proveniente dal liceo che aveva frequentato, in cui c’è la richiesta di un contributo economico per la costruzione di un monumento agli studenti caduti durante la seconda guerra mondiale.
Ed è a quel punto che Hans legge, tra i vari nomi, quello del suo vecchio compagno di scuola Konradin, quello che inizialmente sembrava averlo rinnegato. Accanto al suo nome c’era scritto che era stato giustiziato per essere implicato nella congiura per uccidere Hitler. Proprio leggendo la lettera del suo liceo, Hans si rende conto di aver ritrovato un amico.
L’amico ritrovato di Fred Ulhman è uno di quei libri che nelle scuole sarà sempre letto e commentato. Una storia incantevole, che racconta di rapporti duraturi.
Capolavoro
Scritto da carletta.1234il 10 marzo 2017Libro che lessi per la prima volta da adolescente e che periodicamente riprendo in mano. In uno stile fluido e piacevole alla lettura, l'autore ci porta a conoscere le vicende del protagonista, un adolescente ebreo ai tempi del nazismo, e la storia della sua amicizia con il nobile compagno tedesco. Ed ecco come la Storia, quella con la S maiuscola, trasforma quella che sembrerebbe essere la vicenda più normale del mondo in una terribile esperienza, perché il rifiuto, soprattutto da parte di chi ci vuole bene, fa male. Da leggere tutto d'un fiato fino alla fine, quando si capirà il titolo e si riacquisterà un po' di fiducia nell'umanità.
Un romanzo commovente
Scritto da Lidianail 09 marzo 2017 Romanzo ambientato in Germania durante la seconda guerra mondiale. Hans è un adolescente ebreo della media borghesia tedesca e Konradin un ragazzo appartenente ad una ricca famiglia, stringono una forte amicizia sui banchi di scuola e diventano inseparabili. Un'amicizia vera e forte ma Hans è un ragazzo ebreo e Konradin un nobile tedesco e questo sarà il motivo per cui la loro amicizia verrà interrotta loro malgrado. Nonostante i tentativi di Konradin di nascondere la realtà, Hans scoprirà le tendenze antisemite della famiglia dell’amico. Idue amici capiscono ben presto che le loro strade saranno costrette a dividersi.
Hans partirà per l’America ma il ricordo dell'amico lo accompagnerà per tutta la sua vita.
Solo alla fine del romanzo Hans "ritroverà" il suo amico.
Una storia intensa e commovente.
Un libro consigliato.
Stupendo
Scritto da letizia.garzianoil 09 marzo 2017Libro corto ma intenso. Non è il classico libro sulla seconda guerra mondiale o sull'olocausto, è infatti ambientato prima che le leggi razziali divenissero davvero ferree. E' la storia di due amici appartenenti a classi sociali molto diverse che si ritrovano ad osservare una Germania che pian piano sta cambiando. Davvero molto coinvolgente, scritto benissimo e ogni personaggio ha un proprio carattere e un proprio modo di pensare. Oserei dire che il finale è la parte più toccante e semplicemente più bella dell’itero racconto.
Un romanzo toccante
Scritto da valeriail 09 marzo 2017 La storia di una forte amicizia tra due ragazzi di 16 anni che frequentano una scuola esclusiva.
Appartengono entrambi a famiglie ricche, uno figlio di un medico ebreo, l'altro fa parte di una ricca famiglia aristocratica.
Tra loro nasce un'amicizia profonda e sincera che viene spezzata con l'inizio della guerra.
Un romanzo che ci regala forti emozioni, tocca il cuore per la profondità della narrazione e dei temi trattati.
Una lettura consigliata.
Una rivelazione
Scritto da Sibillail 08 marzo 2017Attraverso uno stile scorrevole e non troppo pesante questo libro fornisce riflessioni da non sottovalutare. La trama ha come protagonisti due ragazzi di diversa classe sociale Hans e Konradin che si conoscono tra i banchi di scuola e creano un legame che va oltre la discriminazione della razza. Nonostante il periodo storico e i commenti dei compagni di classe o i divieti imposti dalla famiglia aristocratica di Hans il loro legame cresce e anche il loro modo di comportarsi e di pensare fino al periodo della Seconda guerra mondiale. Non ho intenzione di raccontare altro, purtroppo, perché penso che il continuo della storia valga la pena di essere letto fino all'ultima pagina e perché penso che valga la pena capire anche il tipo di mentalità che questi due ragazzini di 16 anni avevano.
Unico
Scritto da SILVIAil 08 marzo 2017 L’amico ritrovato di Fred Uhlman, pittore e scrittore, è il libro che m’imposero di leggere in seconda media; all’epoca lo leggemmo in un anno, adesso l’ho letto in un giorno – due ore, per l’esattezza. Nella sua brevità, affronta la tematica dell’amicizia adolescenziale cento volte meglio dei numerosi romanzi young adults. È, come lo chiama Arthur Koestler nella prefazione, un “capolavoro minore”.
La storia narra della splendida ma breve amicizia di Hans Schwarz, un sedicenne tedesco di origine ebraica, facente parte della borghesia, e Konradin von Hohenfels, un nobile, suo coetaneo, che viene a studiare nel suo liceo e diventa suo compagno di banco. Nessuno dei due ha amici, ed Hans cerca in ogni modo di catturare l’interesse di Konradin.
Un piccolo capolavoro
Scritto da BEATRICEil 08 marzo 2017 La storia si sviluppa intorno a due ragazzi di Stoccarda e alla nascita di un’amicizia tra i due, durane il periodo che che precede di poco la seconda guerra mondiale. Hans proviene da una famiglia benestante ebrea tedesca e Konstantin da una antica famiglia nobiliare tedesca.
I due ragazzi coltivano la stessa passione per la cultura, la stessa fiducia nel futuro e lo stesso amore per la loro patria, la Germania. Entrambi stanno vivendo l’adolescenza come il momento di maggiore forza d’animo e ispirazione. La loro amicizia verrà intaccata dall’inizio della propaganda Nazista.
La storia viene raccontata da Hans orami anziano, la nostalgia permea ogni pagina del libro. La prosa è estremamente lirica e semplice allo stesso tempo. Le descrizioni della Germania sono bellissime e colpiscono l’immaginazione del lettore nel profondo.
Il finale è uno dei finali più belli e commoventi che io abbia mai letto.
Da trovare e ri-trovare
Scritto da Robertail 07 marzo 2017 Un libro brevissimo, essenziale e icastico. "L'amico ritrovato" è stato uno dei primi libri che ho letto, tanti anni fa: da allora ha lasciato scolpiti i suoi personaggi, il gusto delle sue belle descrizioni, le sue situazioni.
Una lettura incontrata al momento giusto durante l'adolescenza, nel momento della nascita delle prime grandi amicizie, delle loro incomprensioni e della loro preziosità.
Un'opera ben scritta, in grado di continuare a incidere sui lettori e di accompagnarli, specialmente quando i rapporti di amicizia nella vita quotidiana si rivelano e si modellano per la prima volta.
Un classico a buon diritto.
Amicizia
Scritto da rosiantonicelli_96il 07 marzo 2017 E' scorrevole, pulito, semplice e lineare con una trama profonda che dovrebbe essere d'esempio per tutti noi. A mio avviso è uno dei libri più belli che abbia mai letto incentrato sull'amicizia.
Nel libro, prevale l'analisi dei sentimenti, idee e le personalità dei protagonisti. L'autore è riuscito a trasmettere il significato dell'amicizia, uno dei rapporti duraturi nella vita di chiunque, che è riuscito a sopravvivere nonostante il periodo critico in cui vivono i due protagonisti.
Davvero bello.
Capolavoro
Scritto da nlknlkil 06 marzo 2017 Come un quadro dipinto con poche pennellate decise e dai colori saturi, così questo racconto riesce, in poche pagine, a raggiungere la sua completezza in una storia che ci regala sensazioni che ho trovato appaganti e profonde.
E del resto l'autore, Fred Uhlman, per un periodo della sua vita si è dovuto guadagnare da vivere proprio vendendo i suoi quadri, pur non essendo un pittore di professione, ma per necessità.
E di professione, a ben vedere, non è stato nemmeno uno scrittore perché nasceva avvocato.
Ma le vicende di una vita travagliata e una condizione disagiata quale l'appartenenza ad una famiglia ebrea in terra tedesca ai tempi del nazismo sono riuscite ad imprimere a questo "avvocato" una forza tale da fargli esprimere l'essenza di una vita di sofferenze in un piccolo capolavoro che pare debba rimanere per sempre nel panorama della letteratura mondiale.
Leggetelo leggetelo leggetelo
Scritto da eleanorrigby11il 06 marzo 2017Uno dei migliori libri sull'Olocausto, tratta tutti i temi che un lettore si aspetta da un romanzo relativo a questo tema: la tragedia, la Storia, l'umanità, il passaggio dall'infanzia all'adolescenza e poi all'età adulta, la cattiveria, l'umanità, la memoria, la vendetta ma soprattutto questo libro parla d'amicizia e lo fa in maniera travolgente, emozionante e commovente. Il finale è da brividi, a me ha fatto venire la pelle d'oca e le lacrime agli occhi, è uno dei finali più inaspettati e meravigliosi della letteratura, da leggere e rileggere per riconciliarsi con la vita. Consiglio a tutti di leggere questa perla, che con poche pagine vale quasi più di tutti i fiumi di parole versati sull'Olocausto.
Emozionante e commovente
Scritto da FRANCESCAil 03 marzo 2017L’amico ritrovato colpisce per la sua capacità di raccontare con delicatezza e leggerezza una delle più grandi tragedie della storia. I protagonisti del racconto, ambientato in Germania negli Anni Trenta, sono un ragazzo ebreo e un ragazzo tedesco. Dalle vicende di questi due giovani e dall’evoluzione del loro rapporto di amicizia è possibile intuire non sono i fatti storici ma anche come questi siano stati in grado di stravolgere i rapporti umani. Un libro da leggere fino in fondo e da custodire.
Da leggere
Scritto da Sarail 03 marzo 2017 Il libro racconta dell'amicizia tra due ragazzi, un nobile tedesco ed un ebreo benestante. Il loro rapporto è inevitabilmente complicato e messo a dura prova a causa del periodo storico in cui la storia è ambientata, cioè in Germania durante il Nazismo.
L'autore riesce a raccontare in modo semplice e delicato un tema per nulla facile. Libro adatto anche ai più giovani.
Molto dolce
Scritto da Carmineil 01 marzo 2017 La storia è quella di Hans e Konradin, uno ebreo, l’altro di origine nobile. Siamo alle origini dell’ascesa di Hitler, l’antisemitismo comincia a dilagare in Germania, eppure tra i due nasce un’amicizia che sembra destinata a durare per anni.
Un libro breve, capace di racchiudere in poche pagine due intere vite, la testimonianza di una storia vera, la storia.
Da sempre interessata a storie ambientate in questo periodo storico, avevo da qualche mese questo libro in libreria e paradossalmente non trovavo mai il tempo – così poche pagine che lo si potrebbe sempre trovare – eppure volevo leggerlo.
È un libro dolce per alcuni versi, ci fa sorridere e pensare che un’amicizia pura possa sorpassare ogni differenza. Eppure abbiamo avuto tutti la nostre dose di sbagli adolescenziali, qualcosa che avremmo potuto evitare semplicemente con uno sguardo o una parola e che si è poi trasformato nell’inevitabile. Qualcosa di simile avviene tra i due protagonisti, che credono di star gestendo bene il peso degli avvenimenti divenuti storia, senza sapere che tanti altri prima di loro avevano avuto la loro stessa sensazione, ci avevano provato ugualmente.
La storia – e delle parole non dette, degli sguardi non incrociati – si metterà in mezzo a due giovani vite, che alla fine il destino saprà riunire in modo inaspettato. Una storia dolce e crudele allo stesso tempo, ma che vale la pena leggere almeno una volta nella vita.
CLASSICO SENZA TEMPO
Scritto da Vivianail 01 marzo 2017 Ci sono dei legami che né il tempo né la distanza né la rabbia né il rancore possono scalfire. Uno di questi legami si chiama: Amicizia.
Nell’età dell’adolescenza la famiglia la si vede come un qualcosa distante anni luce da sé e l’amore è ancora qualcosa di irraggiungibile. All’età di 15 anni c’è solo una persona a cui si riesce a donare il proprio cuore e la propria anima: il migliore amico.
incredibile
Scritto da Elenail 01 marzo 2017Rinnovo il mio giudizio, anche io come Katya gli avevo dato un bel 10 senza nessuna remora. Un libro fantastico dall'inizio alla fine. Bello perchè secondo me con questi suoi toni così pacati e a volte anche fiabeschi, ha fatto respirare l'aria ante guerra così come dei ragazzi di 16 anni potevano respirarla, e cioè vista da molto molto lontano quasi come fosse una cosa esistente ma non reale perchè in fondo non vissuta. Suppongo che sia normale per degli adolescenti rendersi conto delle cose che succedono nel mondo senza però riuscire a immedesimarcisi del tutto e piuttosto continuare con le proprie vite e con i problemi di tutti i giorni: la scuola, i professori, i compagni di scuola, il gap generazionale con i genitori, le letture, le convinzioni filosofiche e religiose. Io almeno ero così quando ero adolescente, e alla ricerca di una amicizia vera. Ma suona quasi bizzarro che queste cose vengano descritte in un momento storico come quello... Beh ho adorato konradin come tutti voi penso. Un personaggio fantastico e per il suo considerare le persone aldilà della loro nazionalità e delle opinioni familiari, ma anche per il fatto che questo stesso ardore a rivendicare le proprie idee lo abbia portato prima ad allontanare, anche se devo dire con tutte le buone intenzioni del caso, l'amico e poi a morire pur di far capire che aveva commesso un errore gigantesco. Bellissimo. Mi rimarrà nel cuore. Dovrebbero farci un film per mostrare un lato della vita prima della guerra che non è mai stato preso in considerazione, oltre che ovviamente per esaltare la figura dell' amico ritrovato.
Breve ma molto intenso
Scritto da Alessandrail 01 marzo 2017 Il romanzo di Uhlman racconta la storia della nascita e dell'evolversi dell'amicizia tra due adolescenti che si scontra con i confini sociali dettati durante il periodo del nazionalsocialismo.
La storia è breve, ma d'impatto. Non è uno di quei libri che descrive la shoah, ma il suo punto di forza è proprio quello di affrontare perfettamente questo tema senza, di fatto, parlarne in modo diretto.
Da avere come bagaglio culturale!!
Scritto da serenacarlucci27il 01 marzo 2017 Quando ho letto la trama di questo libro, mi aspettavo di leggere tutt’altro. Credevo di avere davanti un romanzo, se pur di poche pagine. Invece, mi sono ritrovata immersa nella lettura di una novella.
Nelle pagine di questo racconto, non troverete rabbia, senso di impotenza, o frustrazione. Bensì storia, sentimento, nostalgia e valori.
Ancora una volta, mi capita di leggere, qualcosa che va ben oltre le descrizioni dell’olocausto, un qualcosa che mette da parte le crudeltà e calca la mano sul cambiamento che quel periodo ha riportato negli uomini, nel loro cuore e nella loro anima.
Toccanti sono i valori, oramai quasi introvabili, di due ragazzetti uniti dall’amicizia, ma allontanati dai pregiudizi, dalla crudeltà umana.
Un libro che scorre veloce, di lettura breve, ma che rimane impresso. Sicuramente una bella storia da raccontare ai ragazzi e da far studiare a scuola.
Ottimo libro.
Scritto da CARMINE LUIGIil 26 gennaio 2017 Credo sia tra i primi libri che abbia letto. Avevo dieci anni.
È la storia di un' amicizia nata a scuola, tra due adolescenti, di estrazione sociale diversa. Corrono gli anni bui della Germania devastata dalla crisi economica ed inflazione. Un omino minuto dalle grandi abilità oratorie promette un cambiamento radicale, vedendo nell' antisemitismo la radice del Male. I due ragazzi, uno ebreo e l' altro aristocratico, vivono la loro amicizia all'alba del Reich millenario.
Ben scritto, con finale straordinario.
Mi è piaciuto veramente tanto
Scritto da alessandra.dedonatoil 11 gennaio 2017 Ho scoperto questo libro perchè ho dovuto leggerlo due volte per due professori diversi.
E' stato uno dei pochi, forse l'unico libro che ho letto per scuola ma che ho apprezzato molto e che ho letto con piacere. E' un libro molto breve, amo lo stile della scrittura, riesce a far capire ogni situazione con descrizioni molti brevi ma coincise, il che rende il libro anche molto scorrevole. Penso che sia un libro adatto ai ragazzi ma anche agli adulti.
Il finale è veramente molto bello. Consigliato assolutamente.
l'amico ritrovato
Scritto da liselotteciminoil 28 novembre 2016 Può l'amicizia superare le barriere dell'odio raziale che durante gli anni trenta serpeggiano e si complicano con lo scoppio del secondo conflitto mondiale?La risposta è si , ne sono l'esempio i due protagonisti del romanzo.
Un'ottima idea regalo da fare al migliore amico ! Un invito a credere nell'amicizia con l'A maiuscola !
Amicizia
Scritto da Soniail 26 novembre 2016 L'ho letto di recente, acquistato proprio nell'edizione Universale Economica Feltrinelli su Amazon. Fa parte della letteratura sull'Olocausto, ma è soprattutto un libro sull'amicizia, quella tra due giovani ragazzi negli anni '30. Sono Hans e Konradin, il primo di origine ebra, figlio di un medico apprezzato, proveniente dunque da un famiglia borghese; il secondo è un Hohenfels, nobile famiglia tedesca. I due sono schivi, taciturni; si conoscono al ginnasio, il Karl Alexander, e diventano inseparabili. Ad unirli non sono soltanto le comuni passioni, pure evidentissime, ma uno spirito che in qualche modo li accomuna. La loro amicizia si incrina quando Hans si sente maltrattato e tradito da Konradin.
La storia di quest'amicizia è un modo diverso di raccontare l'orrore di quegli anni, la follia collettiva di un popolo che sposò le teorie di un pazzo. E' impossibile spiegare la distruzione degli affetti, anche di quelli più belli e sinceri come un'amicizia tra ragazzi. Eppure quella narrata da Uhlman potrebbe essere una storia vera, al di là delle chiare note autobiografiche. E' quest'assurdità unita all'orrore che ci fa interrogare sul come sia stato possibile tutto questo.
"L'amico ritrovato" fa parte della Trilogia del ritorno, che comprende anche "Un anima non vile" (la versione di Konradin) e "Niente resurrezioni, per favore".
E' una lettura che consiglio.
Più di un libro scolastico
Scritto da Giuliail 26 novembre 2016Il libro di Hulman è veloce da leggere ma tremendamente intenso, in poche pagine descrive una delle più importanti guerre e un rapporto di amicizia difficile da trovare in un libro. E' semplice bellezza.
Semplicemente... legami dell'anima
Scritto da RENATOil 26 novembre 2016"L’amico ritrovato" racconta la storia di due adolescenti che, in un momento della vita in cui la famiglia, per quanto sia un elemento che nel bene e nel male influenza le azioni, è qualcosa di lontano e in un momento della storia in cui la bestialità stava per avere la meglio sull’umanità, si conoscono e stringono un legame profondo e sincero; ma questo libro racconta anche la delusione del tradimento e il cammino per rimediare ai propri errori. Un libro che è un messaggio di speranza, che ricorda che, quando il cuore è sincero e si tiene davvero all’altro, nemmeno la storia e una guerra possono cancellare un’amicizia, superando così i pregiudizi e l’odio; una lettura commovente, un inno all’amicizia che può essere sempre ritrovata, almeno nel nostro cuore. Consigliato a chi cerca una storia toccante che racconti di un sentimento capace di andare oltre le barriere.
Un gioiello della letteratura
Scritto da Ilariail 25 novembre 2016"L'amico ritrovato" è il libro perfetto. Una storia toccante, che a tratti fa anche arrabbiare, un ritratto preciso dello spaccato di un'epoca che ha provocato tanto dolore al genere umano. Nelle righe di Uhlman si rivive l'atmosfera pesante del periodo nazista, stemperata dalla bella amicizia tra due ragazzi. Il finale è la vera chiave di tutto il racconto, perciò se avete l'abitudine di leggere un libro partendo sempre dall'ultima frase, non fatelo!
Amicizia
Scritto da Federicail 25 novembre 2016Un gioiello della letteratura, un omaggio onesto e sincero alla memoria della storia della seconda guerra mondiale. Non è il solito libro strappalacrime o noioso che ti obbligano a leggere a scuola ma una vera perla rara che parla di ceti sociali e soprattutto amicizia. Si tratta della storia dell’amicizia tra due ragazzi che toglie il fiato fino a portarti ad un finale sofferto e bellissimo. Oserei dire che questo è il miglior libro che sia mai stato scritto sul tema dell’Amicizia, con la A maiuscola.
Un grande romanzo sull'amicizia nella Germania anni '30
Scritto da maurizioil 25 novembre 2016Un grande romanzo sull'amicizia con lo sfondo della Germania degli anni '30 e l'incipiente nazismo e l' antisemitismo; già dalle prime pagine è un romanzo che ti cattura l'attenzione e ti porta per mano in una storia di 2 ragazzi che si incontrano e intrecciano un'amicizia solida che viene scalfita solo dai tragici avvenimenti della Germania nazista e dall'intolleranza antisemita; un romanzo che emoziona e lascia un segno. Assolutamente da leggere a qualsiasi eta'.
Una storia bellissima
Scritto da antonio il 24 novembre 2016 Romanzo ambientato nella Germania del '33 che racconta la storia di due amici sedicenni e benestanti di cui uno figlio di un medico ebreo. Frequentano la stessa scuola ma un anno dopo ill loro rapporto si interrompe...
E' un romanzo molto breve e scorrevole ma intriso di sentimento e dalle tematiche che lasciano spazio a profonde riflessioni.
Una storia delicata
Scritto da Danieleil 22 novembre 2016Un breve capolavoro: in meno di cento pagine è racchiusa la storia dell'amicizia tra due adolescenti negli anni che hanno preceduto la seconda guerra mondiale, quando nessuno si aspettava la tempesta che si sarebbe abbattuta sul mondo, eccettuati forse i genitori del protagonista che lo fanno fuggire dalla Germania. Finita la guerra, questi viene a sapere quasi per caso qual è stato il destino del suo unico amico dei tempi del liceo... e qui mi fermo per non guastare la sorpresa del lettore!
L'amico ritrovato
Scritto da cuoricina1991il 21 novembre 2016 Così come il film, non sono rimasta assolutamente delusa. Il periodo storico di cui tratta è molto interessante e per di più il tutto e descritto perfettamente, ma andiamo con ordine.
In questo libro, che io definirei più un racconto che un libro vero e proprio, vediamo come cambia il tutto a Stoccarda da prima a durante la Seconda Guerra Mondiale. Il protagonista è Hans un ragazzo ebreo, figlio di un medico che vive a Stoccarda che fa amicizia con un aristocratico di nome Konradin.
Mi ha quasi commosso come i due abbiano fatto amicizia anche essendo di sue classi sociali diverse e con genitori con ideali diversi. Purtroppo non riesco a descrivere meglio la trama senza fare spoiler, ma credo che si possa immaginare cosa succede tra i due durante l’ascesa di Hitler in quell’epoca.
Questo racconto descrive appieno l’atmosfera che si respira in quell’epoca ed il tutto attraverso gli occhi di un ragazzino.
Lo stile di scrittura mi è sembrato abbastanza semplice, tranne in alcune parti un pò più complesso, ed è per questo che non consiglierei mai questo libro ad un ragazzo, ma a qualcuno di un pò più adulto, ma posso dire con certezza che il film è perfetto per tutti. In entrambe le opere ci si emoziona e si capisce cosa ha voluto trasmettere l’autore.
Essere amici
Scritto da Robertoil 21 novembre 2016 E' uno dei pochi libri che sono riuscito a leggere più di una volta.
L'amicizia di questi due ragazzini è un inno alla vita con la presenza costante della morte sulle proprie spalle.
I due personaggi ci insegnano come rapportarsi con chi è diverso (agli occhi della massa) e a non dimenticarsi mai delle proprie origini e di chi ha segnato la nostra adolescenza.
Il romanzo è inoltre una denuncia che descrive come il periodo storico abbia caratterizzato la vita di tutti i cittadini dell'epoca
Perla rara
Scritto da PAULA TEODORAil 28 luglio 2016 E' l'esatto esempio di come scrivere di un momento drastico della storia occidentale con leggerezza senza cadere nel banale. Un romanzo che si legge d'un fiato. Dovrebbe esserci d'obbligo in tutte le classifiche "da leggere almeno una volta nella vita".
Personalmente ho apprezzato ogni singola virgola. ho amato la semplicità con cui è scritto, indispensabile per i due personaggi così giovani pieni di sorprese.
Recensione sul blog Leggere è un modo di volare senz'ali
Scritto da NessParkeril 13 maggio 2016 Konradin è un conte, Hans un semplice ragazzo di origini ebree e figlio di un medico. Lui e la sua famiglia si considerano tedeschi, hanno sempre vissuto in Germania e non si sono mai dovuti occupare della diversità della loro religione, fino a questo momento.
I ragazzi sono compagni di banco, hanno entrambi difficoltà a fare amicizia con gli altri, però, sentono che questa timidezza li accomuna e si avvicinano inevitabilmente. Diventano inseparabili, ma Hans si rende conto che, per quanto Konradin sia diventato il suo migliore amico, sia lui che i suoi genitori lo vedranno sempre come l’amico ebreo che potrebbe mettere strane idee in testa al proprio figlio.
Purtroppo i ragazzi, così come Konradin, sono troppo offuscati dalla mentalità dei propri genitori per riuscire a pensare lucidamente a quello che è giusto o a quello che è sbagliato e così come tanti altri di noi, pensiamo che i nostri genitori sappiano sempre fare la scelta giusta.
Quello che si scopre solo con gli anni è che i nostri genitori non sono onniscienti e che come ogni altra persona che incrociamo devono essere messi in discussione.
Konradin è solo un ragazzo di 17 anni, arriverà il momento in cui riuscirà a pensare con la propria testa e scindere ed analizzare ogni cosa con il proprio pensiero oggettivo?
Tutti possiamo riuscirci, basta guardare il mondo solo attraverso i nostri occhi, basta eliminare i pregiudizi sociali e non generalizzare. Tutti siamo diversi e tutti meritiamo un’opportunità.
Da leggere
Scritto da asia.maccioil 12 maggio 2016 Il libro non mi è piaciuto particolarmente, forse è troppo corto come libro. Ma un libro non si giudica certo dalle pagine che contiene, soltanto che mi aspettavo più vicende che includevano Hans e Konradin.
Anche se non avrei cambiato per nessuna ragione al mondo il finale: esso mi ha fatto veramente riflettere.
“Von Hohenfels, Konradin, implicato nel complotto per uccidere Hitler.
Giustiziato.”
Chi avrebbe mai pensato che Konradin, inizialmente sostenitore di Hitler, morisse per ucciderlo? Mi ha colto di sorpresa e mi è piaciuto veramente.
Un'altro fattore che mi ha colpito è stata la scelta del narratore.
Il narratore in questione, in questo caso Hans, è un narratore interno e onniscente e credo che sia stata una buona scelta, perchè riesci a capire gli stati di animo del ragazzo e riesci ad immedesimarti con facilità nel personaggio.
“Tutto ciò che sapevo, allora, era che sarebbe diventato mio amico”
Questa è una frase molto significativa nel libro, perchè da essa possiamo capire il carattere e la sua testardaggine di Hans, ma anche il valore che dà all'amicizia.
Il libro ci ricorda quanto sia puro il sentimento dell’ amicizia, il sentimento più forte e totalizzante che un essere umano può provare insieme all’ amore.
E ancora una volta, quando leggo storie che trattano gli anni della Seconda Guerra Mondiale, non è tanto la rabbia il sentimento che sento predominare, quanto lo stupore.
Mi stupisco sempre al solo pensiero di come certe idee di sterminio abbiano avuto tale seguito nella Germania degli anni ’30-’40, è un qualcosa di inspiegabile.
Come Hans, che quando a casa di Konradin vede un ritratto somigliante al volto di Hitler, tiene la cosa per sé e ingenuamente si vergogna per aver pensato anche solo per un istante che l’ amico potesse avere qualcosa a che fare con quel dittatore. Salvo poi ricredersi a tempo debito.
struggente libro
Scritto da domil243il 11 maggio 2016Questo libro mi ha lasciato senza parole per quanto riguarda il finale che non posso raccontare, perchè vale la pena leggerlo . Narra la storia di un'amicizia tra due ragazzi, di cui uno ebreo , figlio di un medico, e l'altro proveniente da una famiglia aristocratica negli altri nel nazismo. Nasce tra i due una profonda amicizia, un'affinità dell'anima. I ragazzi vivono in perfetta sintonia fino a che la famiglia del ragazzo aristocratico , di simpatie naziste , cerca di allontanarli. Alla fine della storia un finale commovente. Una lettura che consiglio a tutti per i valori che trasmette
fantastico
Scritto da lelia4il 11 maggio 2016 Un romanzo talmente delicato e profondo che non sembra una lettura per ragazzi. Se volete comprendere il vero significato del valore dell’amicizia, non lasciatevelo sfuggire. E’ inoltre molto scorrevole e gradevole perciò vi richiede poche ore.
Un “capolavoro minore” così viene definito nella prefazione, non per la sua brevità s’intende ma perché appare un piccolo libro senza importanza, quasi non si nota eppure fa riflettere molto.
La prima volta che l’ho avuto fra le mani è stato quando frequentavo le scuole medie e ce lo diedero come compito, dovevamo leggerne un’ora al giorno in classe (misura preventiva per essere sicuri che effettivamente lo leggessimo) premura sprecata perché io la notte stessa l’avevo già finito. Lo divorai letteralmente. Ma la mattina che ne aprii le pagine per la prima volta era veramente una mattina come quella descritta dal protagonista: cupa, uggiosa, fredda, con file di banchi davanti a lui ad ognuno il quale sedeva un ragazzo che come al pari di lui si annoiava e non vedeva l’ora che finisse la tortura. Il professore guarda la classe con un’aria vagamente rassegnata, il ritratto esatto della scena che stavo vedendo. Ho cominciato a leggerne le prime righe e controvoglia poi l’ho riposto riprendendolo il pomeriggio per terminarlo a notte fonda. Lo consiglio a tutti perchè è fantastico!!!
Capolavoro
Scritto da guendail 10 maggio 2016Un libriccino che in poche pagine e poche ore fa riflettere sul concetto di amicizia e sulla brutalità del genocidio del popolo ebraico. Si attende la fine del libro con ansia, e sopratutto con speranza. Consigliato sia ad adolescenti che ad adulti, e a mio parere ogni buon insegnante delle medie/superiori dovrebbe assegnare la lettura di questo mini (ma solo per le sue dimensioni) capolavoro ai propri studenti. Preparate i fazzolettini.
Incredibile
Scritto da martinamaradiniil 09 maggio 2016 Libro appassionante, commovente e toccante.
Lo consiglio a chiunque, apre gli occhi davanti ad una triste realtà.
Lo leggi tutto d'un fiato.
Ti fa inoltrare nel periodo ed in quello che succedeva,
Nella crudeltà in cui si possono ritrovare le persone,
e nell'amore e la bontà di pochi altri.
Leggetelo!! ne vale veramente la pena.
Libro di estrema importanza
Scritto da Alessioil 07 maggio 2016L'essenzialità di quest'opera permette di comprendere e vivere l'indelebile e forte legame di amicizia che si instaura tra due compagni di scuola prima e due uomini poi. Rapporto che va al di là della differenza tra classi sociali e convinzioni religiose oltre ad instaurarsi in uno dei momenti più tragici della storia umana, in cui purtroppo diverse persone si ritenevano superiori ad altre e pretendevano che la propria razza dominasse il mondo. Ebbene, in questo libro vengono messi in luce i due diversi modi in cui ognuno di noi può comportarsi con gli altri: uno basato sul rispetto reciproco, l'altro sull'odio e sulla convinzione di essere i migliori e gli unici a poter meritare di vivere su questa Terra. Adottando quest'ultimo diverse persone non hanno volontariamente riconosciuto ad altre il diritto all'esistenza mentre chissà quanti hanno perso involontariamente un amico.
Un libro da leggere
Scritto da Carlail 05 maggio 2016L’amico ritrovato è lo storico romanzo di Fred Uhlman che narra dell’amicizia, nata sui banchi di scuola, tra due ragazzi completamente diversi per estrazione sociale e carattere.Hans ha origini ebree e Konradin proviene da una nobile famiglia tedesca. Quello che sembra essere un legame saldo, duraturo, infrangibile, viene però messo a dura prova dalla storia. Koradin è costretto dalla famiglia filo-nazista a non frequentare più l'amico ebreo. Dopo molti anni Hans riceve una lettera in cui vi sono nomi dei caduti per la battaglia contro il nazismo e fra quei nomi vi è quello di Koradin. Il protagonista si rende conto di aver ritrovato un amico. In questo breve romanzo vi è la realtà della seconda guerra mondiale con tutte le sue discriminazioni. Un libro da leggere adatto anche ai più giovani.
Ottimo acquisto
Scritto da Davideil 24 giugno 2015Corretto rapporto qualità e prezzo
L'amico ritrovato
Scritto da ALAINil 09 aprile 2014Appena finito di leggere. Primo di una trilogia,(Un'anima non vile-Niente resurrezione) Ambientato nel periodo dell'olocausto. Germania 1933.Hans figlio di un medico ebreo, Konradin figlio di una ricca famiglia aristocratica. Tra i due nasce un'amicizia del cuore,un'intesa perfetta e magica.
laFeltrinelli Libri e Musica - Latina
Scritto da Fabrizioil 15 giugno 2013L’amico ritrovato è un classico che una volta letto resta impresso per sempre nel cuore e nella mente degli uomini, aiutandoli a riflettere sull’amicizia, sulle oppressioni, sulle ingiustizie, sugli ideali e sui valori importanti della vita. Ma soprattutto insegna che la vita va vissuta avendo il coraggio di lottare per ciò in cui si crede e ribellarsi alle ingiustizie.
Dettagli
- GenereNarrativa classica
- Listino:€ 7,50
- Editore:Feltrinelli
- Collana:Universale economica
- Data uscita:27/12/2012
- Pagine:96
- Formato:Tascabile
- Lingua:Italiano
- EAN:9788807880735