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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2021
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Questo fumetto è davvero BELLISSIMO, a partire dai disegni in acquerello che mi hanno colpita tantissimo con il loro stile semplice, i colori, ma anche la capacità drammatica di rendere una storia complessa e sfortunata come questa. E anche il modo in cui è stata concepita l'intera opera. Ci vuole un po' prima che sia svelato chi è l'interlocutore che prega Frida di raccontare la sua vita e, quando viene fatto, è perfettamente coerente sia con questa grande artista che con la cultura Messicana. Non è un libro per gente che si scandalizza facilmente - "operetta amorale" non è un eufemismo - ma del resto non lo era nemmeno Frida stessa; anarchica, focosa, indipendente, disinibita, spesso e volentieri volgare. Anche questo fumetto è così: non si fa problemi a ritrarre il sesso, il sangue o a impiegare un linguaggio crudo. Tutte cose che facevano intimamente parte della vita di Frida Kahlo e danno alle pagine un sapore molto onesto, senza vergogna di essere brutale.
L'idea di impostare il libro come un dialogo di Frida Kahlo con la morte è molto pertinente alla nota artista messicana. L'arte e la vita di Frida, i suoi colori dai contrasti netti e i personaggi così caratterizzati, gli avvenimenti drammatici affrontati sempre con lucida consapevolezza e spirito ironico: la Vinci ha tentato di cogliere questo dualismo, illustrato nelle pagine di un diario fantastico che ripercorre vicende artistiche e sentimentali dell'artista di Coyoacán, tra esperienze di vita, estetica, gioie, traumi, sofferenze e redenzioni.
La voce narrante è Frida stessa che dialoga con la Morte, rappresentata per tutto il corso della graphic sotto diverse spoglie: dal classico scheletro ad un cane. Frida ripercorre l’intero corso della sua vita, dalla nascita nel 1907 (nonostante la sua stessa affermazione di essere nata nel 1910, per legarsi alla rivoluzione messicana e considerarsi di essa figlia), ricostruiamo i suoi ricordi di infanzia, legati alla sua famiglia; a sua madre, rappresentante della tipica bellezza del Messico a suo padre, che le insegnerà l’arte attraverso la fotografia. Seguono i problemi di salute, gli incidenti, la pittura, la continua presenza della morte nella sua vita. Vanna Vinci ha realizzato una vera e propria opera d’arte, è riuscita a restituire senza peli sulla lingua la vita di una grandissima artista contemporanea, regalando al pubblico una graphic novel da leggere e conservare. I disegni parlano da soli e sembra di ammirare i quadri di Frida. Questo è un piccolo tesoro per tutti gli amanti dell’arte e non.
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