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In questo volume si e’ inteso porre al centro dell’attenzione attraverso approfondimenti critici e nuove prospettive storiche, la funzione fecondatrice dell’Italia nei confronti dell’arte, della cultura e della letteratura della Gran Bretagna nell’ambito del Romanticismo. Andare in Italia fra la seconda meta’ del settecento e l’inizio dell’Ottocento tanto fisicamente, nel corso di un grand tour, quanto attraverso l’immaginazione, per molti inglesi volle dire tornare alle radici della propria identita’. Non vi era arte che non consegnasse all’Isola del Nord questo messaggio: pittura, scultura, letteratura, teatro, musica, danza, tutte cospiravano ad attrarre l’inglese romantico verso l’Italia. I viaggiatori britannici, reali o immaginari che fossero, sentirono che una parte di loro, della loro cultura ed educazione o, dovremmo dire, della loro intelligenza storica, li chiamava a riconoscersi nell’Italia. Ne risulta un quadro culturale ampio e variegato di rapporti fra la civilta’ culturale e letteraria italiana e quella inglese. Per il lettore che desidera compiere questo viaggio i saggi qui raccolti assicurano nuovi stimoli e una ricchissima documentazione storica e critica.
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