La donna in gabbia. I casi della sezione Q. Vol. 1

Il romanzo che apre la fortunata serie dei casi della sezione Q, una unità speciale della polizia danese creata per indagare i “cold case”. In questo episodio Carl Mock, poliziotto dal passato travagliato ed il suo improbabile e per certi versi misterioso assistente Assad affrontano il caso della scomparsa, avvenuta 5 anni prima, di una giovane stella del firmamento politico. Un poco alla volta ci si affeziona agli underdog protagonisti di questa serie, imparando a conoscere la loro storia e le loro vulnerabilità Il racconto cattura il lettore, fino quasi alla fine, lasciandogli il desiderio di seguire altri episodi della serie

Mi ha tenuta col fiato sospeso fino alle ultime pagine. Bellissima trama molto originale

Jussi Adler-Olsen, universale Economica Feltrinelli, 2020, pag. 460. C’è sempre molta attesa quando inizi una serie, attesa per chi sarà il poliziotto protagonista, per il suo carattere, per il suo modo di procedere, per come parla e per come si relaziona agli altri, con quali mostri si trova a combattere nella sua testa; e questa attesa si trasmette a chi sarà colui che lo accompagnerà nelle indagini, la sua spalla. Carl Mørck è il capo della neonata sezione Q, un nuovo reparto che si occupa di risolvere casi complicati rimasti irrisolti; accanto a lui Assad personaggio misterioso, siriano (forse),aiutante tuttofare esterno alla polizia sulla carta, molto dentro in realtà per grado di osservazione e capacità di giudizio. Lo svolgimento e il ritmo sono serrati, la scrittura veloce, la caratterizzazione dei personaggi puntuale, l’attesa ansiolitica. Il caso irrisolto è il presunto omicidio di Merete parlamentare a Copenaghen: si vede il sangue ma anche si sentono gli odori del cibo, istantanee di altre tradizioni e arricci gli angoli degli occhi per trattenere i sorrisi verso Assad. Continuerò la serie