L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2020
Anno edizione:
Promo attive (0)
Una saga poetica racconta l’eccentrica e sventurata famiglia degli Skrake attraverso i suoi personaggi indimenticabili e una sequela di storie tragicomiche che ripercorrono gli eventi del Novecento. Un romanzo sul rapporto tra la famiglia e il singolo, la vocazione individuale e la società, e soprattutto sul coraggio e l’ostinazione cieca di seguire fino in fondo la propria natura trasformando la vita in una lotta contro i propri limiti e i dispetti del destino.
«Tutto è in prestito» recita un adagio finlandese sull’inafferrabilità della vita. Ma è proprio il bisogno di capire se stesso e la propria inquietudine a indurre Wiktor Skrake, incallito scapolo quarantenne di Helsinki, pubblicitario di successo e fondista, ad abbandonare tutto per scavare nel passato della sua famiglia sulle tracce di quella maledizione o vocazione al fallimento che sembra marchiarla. Si riannodano così i fili di una saga che abbraccia tre generazioni e un caleidoscopio di avventure tragicomiche, attraverso un secolo di storia finlandese e di ferite mai rimarginate. Dal misterioso nonno Bruno, parvenu conservatore segnato dalle esperienze inconfessabili vissute in guerra, allo zio Leo, idealista eclettico e sognatore, armato di una cultura enciclopedica e di una fede altrettanto salda negli alieni, al papà Werner, campione di lancio del martello e filosofo della pesca alla trota, fanatico di Elvis Presley e Jurij Gagarin, dotato di talenti e di una genialità tutta sua quanto della capacità di realizzare i propri sogni tramutandoli in rovinose catastrofi. È in lui che la vena di ostinazione e smodatezza degli Skrake si esprime in tutta la sua carica nefasta: un saggio-folle annoiato dalla contemporaneità che nel capitalismo rampante del dopoguerra sprofonda nelle sue passioni senza curarsi del mondo, un ossessivo in perenne lotta contro un destino indomabile e beffardo, preda dell’inguaribile solitudine che ha trasmesso anche al figlio. Intenso, ammaliante, spiazzante, La sciagura di chiamarsi Skrake è il ritratto poetico di un eroico fallito che sembra personificare tutti i paradossi della condizione umana, è un’indagine originale sulla famiglia, le radici, e sulla storia che «è solo una fiaba crudele e irresponsabile» a cui siamo noi a dover dare un senso.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La storia di Werner Skrake è quella di un uomo fuori tempo, o troppo in anticipo o goffamente in ritardo. Ogni volta che sembra lì lì per coronare con una rivincita eclatante le sconfitte di una vita c'è qualcosa che non lo permette, qualcosa che entra silenziosamente in scena, senza clamore e vanifica ogni sforzo. Quello presentatoci è il resoconto di suo figlio, che con spiccata passione nordica mette in scena una saga familiare fatta di grandi assenti e loro sostituti. Dei personaggi che sembrerebbero reggere i fili di tutto abbiamo solo resocontil indiretti. Werner sembra ossessionato dalle sue passioni, il lancio del martello e la pesca sportiva, sono le sue ancore di salvezza. Si fossilizza a superare un record olimpionico di lancio ormai battuto da anni, e quando riesce nel suo personalissimo intento lo fa nel modo più disastroso possibile, con conseguenze inimmaginabili. Inimmaginabile sarà anche l'epilogo dell'altra sua passione. Suo figlio si troverà a nella posizione di dover ridare lustro al nome della famiglia, in quanto ultimo (o forse no) Skrake di quella regione, ma immancabilmente sembra anche lui destinato al fallimento, perseguitato da qualche demone che trasforma ogni rivincita in una sconfitta. Ad accompagnarlo negli anni dell'adolescenza saranno il figlio e la figlia dei vicini, chi per un verso chi per l'altro. Ma al momento del resoconto, il protagonista-narratore sarà già avviato per la discendente china che tanto voleva evitare, consegnato, senza opporsi troppo, alle tristi braccia di un destino che sembra già scritto.
Noioso e con poca trama, la storia della famiglia Skrake non coinvolge. Belli i paesaggi e le battute di pesca nei fiordi del nord Europa (...scopro che ci sono trote che vivono nel mare) ma nulla più. Ho tenuto duro fino circa a metà, poi ho mollato.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore