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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2010
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«Io non vo' fare la donna mia femmina e me becco.»
La Mandragola (1524) rappresenta la massima espressione della commedia italiana del Cinquecento. Essenzialmente rinascimentale è il tema, la beffa, che qui si fa spietata condanna dell'ipocrisia e della corruzione di una società in cui non c'è spazio per l'innocenza. Costruita come un impeccabile congegno di comicità libertina, la commedia narra la vicenda di Lucrezia, personaggio femminile di singolare modernità, donna innocente corrotta dalla sensualità di Callimaco, dallo sciocco e spietato egoismo del marito, dall'ipocrisia del confessore, che finirà per assumere, come una rivendicazione di indipendenza, la colpa a cui è stata costretta.
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Grande commedia, ottima descrizione di tutti i personaggi. Machiavelli: pensatore, politico, commediografo, è riuscito a mettere insieme in un'unica opera tutte le sue riflessioni sui temi del tempo. Lettura impegnativa ma da fare.
Machiavelli sicuramente non è conosciuto per le sue commedie ma per gli scritti di politica. Ma la "Mandragola", commedia cinquecentesca, la definirei geniale. La caratterizzazione dei personaggi, i significati delle loro azioni, la loro morale.. insomma una commedia davvero brillante che si incardina principalmente sul tema della beffa tra amore inganni e ironia. Ho apprezzato molto la trama ma capire a pieno la lingua mi è risultato difficile nonostante tutto la considero eccellente.
Un medico presuntuoso che desidera un discendente. Una bella moglie colpevole di non essere molto fertile. Un ricco giovane fulminato dal fascino di costei e disposto a tutto per farla sua. Un furbo consigliere senza troppi scrupoli. Una pozione di Mandragola capace, secondo antiche scritture, di indurre portentose capacità riproduttive, ma letale per il primo uomo che passerà la notte con la femmina che la beva. E’ piuttosto facile intuire ciò che ne verrà fuori. Più arduo è prevedere l’abilità di Macchiavelli nel trasformare questi semplici temi in una commedia spiritosa, intrigante e veloce. Si legge con piacere ed è di una modernità disarmante, se ci ricorda che è stata scritta mezzo millennio fa.
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