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Unica trilogia tragica a esserci pervenuta per intero, l’Orestea mette in scena la maledizione che pesa sulla famiglia degli Atridi: l’assassinio di Agamennone da parte della moglie Clitemestra, la vendetta del loro figlio Oreste, che uccide la madre, la persecuzione del matricida a opera delle Erinni e la sua assoluzione finale. Il motivo tragico della passione e della paura che permea la sequenza di delitti si innesta in un discorso etico di radicale ripensamento dei concetti di giustizia, di coscienza personale e di Stato. Con un ampio saggio introduttivo, Vincenzo Di Benedetto offre un’originale rimeditazione della tragedia eschilea e dell’essenza stessa del tragico.
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Stimola la riflessione e consente di comprendere le origini della misoginia, purtroppo ancora radicata nella nostra società
La trilogia dell'Orestea racchiude tre tragedie di altissimo livello. Questa edizione in particolare presenta l'introduzione di Vincendo Di Benedetto (grande conoscitore della lingua e della letteratura), accompagnata dalla traduzione (e relative note) di Enrico Medda, Luigi Battezzato e Maria Pia Pattoni. Le traduzioni (pur essendo fatte per essere lette da un pubblico vasto) sono abbastanza fedeli al testo. Edizione promossa a pieni voti!
"...io annuncio agli amici ed affermo di aver ucciso mia madre non senza giustizia, lei, macchiata dalla morte di mio padre e odiata dagli dèi." Coefore,vv.1026-1028 L'Orestea è una trilogia insostituibile per capire il senso del tragico che, per i Greci dell' età classica, consiste nell'impossibilità di trovare una soluzione salvifica di fronte ad un terribile dilemma esistenziale. Oreste è il protagonista archetipico di un percorso umanissimo, di un dramma che si snoda dalla disperazione alla colpa, dalla persecuzione all'espiazione, e si conclude finalmente con l'assoluzione. Le traduzioni di E. Medda, L.Battezzato, M.P. Pattoni sono scorrevoli e facilmente fruibili da ogni fascia di lettori.
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