Spettacolare. Un libro intenso, ricco di riflessioni, ricco di psicologia, ricco di tutti quegli elementi che fanno pensare: "Ecco, questo libro durerà nei secoli". Tony Pagoda raffigura lo specchio della realtà dell'uomo di successo infelice nonostante la ricchezza, dell'insoddisfazione eterna che grava sull'umanità. Poco da aggiungere, Sorrentino ha scritto un capolavoro.

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Descrizione
Tony Pagoda è un cantante melodico con tanto passato alle spalle. La sua è stata la scena di un’Italia florida e sgangheratamente felice, fra Napoli, Capri, e il mondo. È stato tutto molto facile e tutto all’insegna del successo. Ha avuto il talento, i soldi, le donne. E inoltre ha incontrato personaggi straordinari e miserabili, maestri e compagni di strada. Da tutti ha saputo imparare e ora è come se una sfrenata, esuberante saggezza si sprigionasse da lui senza fatica. Ne ha per tutti e, come un Falstaff contemporaneo, svela con comica ebbrezza di cosa è fatta la sostanza degli uomini, di quelli che vincono e di quelli che perdono. Quando la vita comincia a complicarsi, quando la scena muta, Tony Pagoda sa che è venuto il tempo di cambiare. Una sterzata netta. Andarsene. Sparire. Cercare il silenzio. Fa una breve tournée in Brasile e decide di restarci, prima a Rio, poi a Manaus, coronato da una nuova libertà e ossessionato dagli scarafaggi. Ma per Tony Pagoda, picaro senza confini, non è finita. Dopo diciotto anni di umido esilio amazzonico qualcuno è pronto a firmare un assegno stratosferico perché torni in Italia. C’è ancora una vita che lo aspetta. "Paolo Sorrentino ha inventato Tony Pagoda, un eroe del nostro tempo, il più grande personaggio della letteratura italiana contemporanea." (Antonio D'Orrico)
Premi
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Recensioni
Totale delle Recensioni
T.P. neorealista!
Scritto da Andreail 05 gennaio 2013 Paolo Sorrentino, "Hanno tutti ragione", Ed. Feltrinelli, Milano, 2010.
***
Un libro assolutamente da leggere. Paolo Sorrentino, oltre ad essere un grandissimo e geniale regista e sceneggiatore, è al contempo un grandissimo scrittore. Incisivo, elegante, riflessivo, stimolante, profondo, introspettivo e, perché no?, assai contemporaneo, nell'accezione neorealistica del termine (se si può recuperare un termine che ha fatto la bellissima storia del cinema e della letteratura italiana degli anni quaranta e cinquanta). Il neorealismo nasceva allora dagli intellettuali superstiti del secondo dopoguerra come movimento culturale e letterario di rinascita e di impegno politico e sociale per il paese Italia. Oggi, nella seconda decade del ventunesimo secolo, sembra che Sorrentino, con lucida e geniale "preveggenza", voglia recuperare con i suoi film e con la sua letteratura, una presa di coscienza civica e politica degli intellettuali contemporanei italiani. I disastri sociali ed economici di oggi sono simili, se non peggiori!, di quelli che i nostri padri e i nostri nonni hanno dovuto affrontare nel secondo dopoguerra. Allora frutto di una guerra mondiale condotta senza esclusione di cinismo e di disumanità. Oggi i disastri sociali ed economici che i giovani contemporanei si trovano ad affrontare sono quelli prodotti da una classe dirigente (politica, culturale, accademica, istituzionale) che senza ritegno alcuno ha condotto stili di vita all'insegna del consumismo più sfrenato, dell'abuso di ogni forma di agiatezza e dell'osservanza ossessiva dei "vizi capitali": superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia!
Queste riflessioni, stimolate da un’interessante serie di confessioni dei protagonisti del Romanzo, si recuperano brillantemente in Sorrentino.
(recensione di Andrea Giostra - ***)
Che sorpresa!
Scritto da GIANLUCAil 29 dicembre 2011 Che sorpresa Sorrentino scrittore! La sua carriera di regista e sceneggiatore lo aiuta nel creare personaggi e situazioni molto cinematografiche e leggendo si ha davvero l’impressione di trovarsi accanto ai protagonisti, seguendone non solo le gesta e la carriera, ma anche e soprattutto l’evoluzione ed i cambiamenti dell’anima.
L’analisi sul decadimento morale e culturale del nostro paese verso la fine del libro è lucida e spietata.
Un gran libro
fatemi conoscere Tony Pagoda
Scritto da nicoloneil 22 novembre 2011 Un must della letteratura metropolitana, contemporanea.
Un omaggio allo stile free, ma dal grande tasso contenutistico.
Paolo Sorrentino è un amico, perché il suo Tony Pagoda nonostante la tracotanza, il successo e le forti contraddizioni della sua vita riesce a trovare un senso per accompagnare i suoi giorni verso la saggezza ed essere di riferimento per i giovani "scalmanati".
Ognuno nella vita deve poter provare un'esperienza di svolta e di riscatto e, sicuramente, la vita avrà un sapore diverso.
n.b. il libro è da sottolineare una pagina si e l'altra pure!!!!!
Ogni uomo ha il suo dolore...
Scritto da ANTONIOil 07 novembre 2011 Regista, sceneggiatore, Grand Prix du Jury al festival di Cannes…credevo avesse finito di sorprendermi questo genio napoletano che è Paolo Sorrentino, ed invece…voilà!
Facendo arrossire un gran numero di giovani scrittori che ogni anno invano pubblicano racconti e raccontini, inventa uno dei perso ... (continua)
Regista, sceneggiatore, Grand Prix du Jury al festival di Cannes…credevo avesse finito di sorprendermi questo genio napoletano che è Paolo Sorrentino, ed invece…voilà!
Facendo arrossire un gran numero di giovani scrittori che ogni anno invano pubblicano racconti e raccontini, inventa uno dei personaggi più belli della letteratura contemporanea: Tony Pagoda, personaggio ispirato ad Antonio Pisapia, protagonista di uno dei primi film di Sorrentino, “L’uomo in più”.
Tony, cantante neomelodico napoletano, con un passato glorioso alle spalle, cocainomane, seduttore di innumerevoli donne, passa da una piacevole ironia ad una sottile malinconia senza farcene accorgere, trascinandoci, anzi, come un fiume in piena.
Sorrentino ha il potere di tenermi incollato al libro per l’intera giornata, dal tempo libero a quello lavorativo.
Finito non mi resta che una sola domanda:”Caro Paolo a quando il prossimo?”
P.S.: Sconsiglio questo romanzo a chi è abituato durante la lettura a sottolineare le frasi che più colpiscono, in tal caso dovrebbe sottolineare ogni pagina per l’intero libro.
ma...
Scritto da MICHELEil 06 febbraio 2011 Un tracciato di una vita pretesto per commenti sull'esistenza umana.
Commenti inorgogliti dal cinismo, ma poveri di inventiva (almeno così dal mio punto di vista). Incroci di avvenimenti già sentiti. Scritto bene, piacevole da leggere, un poco farraginoso in alcune pagine.
Un po' deludente
Scritto da jilail 02 dicembre 2010Mi aspettavo molto di più: la prosa è lenta, difficile da capire, si diventa insofferenti. La sostanza c'è, ed è prodigiosa, ma la forma è insostenibile.
Mondiale! da non perdere
Scritto da FELICEil 01 dicembre 2010 Sorrentino artista della parola, oltre che artista del cinema. Mentre il secondo è stato già premiato a Cannes il primo è meno conosciuto e pur pieno di sorprese.
Talento della scrittura rapportabile a D.F.Wallace, Irvine Welsh con tanta ironia partenopea in più.
Chi sa quanto siano irriverenti, a tratti grotteschi, i personaggi raccontati al cinema da Sorrentino rimarrà ugualmente sorpreso da quelli narrati con la vivacità della sua scrittura.
Lettura godibilissima.
Scema forse un pò la vis narrativa all'arrivo di Tony Pagoda in Brasile, ma riprende nel finale descrittivo dell'italietta.
Sorprendente ed irriverente
Scritto da Ritail 13 novembre 2010 Tra le pagine di questo libro si possono vedere gli scenari e gli attori dei film di Sorrentino, in particolare Toni Servillo, il suo attore di punta. Si pensa a lui quando si legge la vita del protagonista, Tony Pagoda, un cantante anni '50. Attraverso di lui, si legge dell'Italia, dei cambiamenti sociali e culturali che ha vissuto da quel momento fino ai giorni nostri, passando da una ricchezza momentanea all'illusione della ricchezza attuale, dove tutti si asseragliano alle proprie finte sicurezze, credendo che niente sia cambiato e dove la superficialità impera in tutti i settori. Tony Pagoda scrive di se stesso, della sua vita e delle sue convinzioni, in maniera colorita e comica, e il suo linguaggio irriverente cattura, trascina e diverte. Tony scrive anche del suo coraggio di mettersi in discussione e di cambiare totalmente vita, lontano dal successo, dalla vita; del coraggio anche di tornare e confrontarsi con un'Italia diversa, con la quale non si ritrova più. Preferisce vivere con gli scarafaggi dell'Amazzonia piuttosto che con i nuovi "personaggi" dell'Italia contemporanea, consumisti, nevrotici, superficiali.
Davvero un libro bellissimo, da leggere assolutamente.
Tony Pagoda
Scritto da valentinail 16 ottobre 2010Lo stile è quasi parlato, a volte veloce, a volte più noioso.Il personaggio di Tony P. oscilla tra grandezza e miseria, tra superficialità e profondità di analisi dei meccanismi in cui lui stesso si infila. Bello il trionfo dell'amicizia e della complicità finale, anche se un pò triste e grottesco. Un libro comunque non male.
scarso
Scritto da ENRICOil 20 settembre 2010Confuso,grottesco..esagerato...fuori dalla logica
Scarso
Scritto da Erricane24il 17 settembre 2010Da Sorrentino mi sarei aspettato ben altro....a volte esagerato,grottesco....
Non male
Scritto da PAOLOil 13 settembre 2010La scrittura ricorda troppo Lanzetta...ma i personaggi sono forti e palpabili, e ad ogni pagina si scoprono il volto e le movenze dell'immenso Toni Servillo.
hanno tutti ragione
Scritto da Cristianoil 09 settembre 2010 Meglio come regita che scrittore, a mio avviso.
Libro leggibile: a tratti esilerante e alla volte noiso.
Racconto strampalato di un maestro di vita cocainomane...
Che confusione!
Scritto da GIAN MARCOil 31 agosto 2010Storia senza nè capo nè coda, accozzaglia di riflessioni senza senso, noioso insomma... da dimenticare!
Tony Pagoda e il ritratto di un artista senza tempo
Scritto da CINZIAil 30 agosto 2010Dopo il grande successo ottenuto al Festival di Cannes nel 2008 con la presentazione del film Il divo, ispirato alla figura di Giulio Andreotti straordinariamente interpretato da Toni Servillo, Paolo Sorrentino torna a far parlare di sé con la pubblicazione del libro: Hanno tutti ragione, grazie al quale ha ottenuto una candidatura al premio Alabarda d’oro 2010. In realtà il protagonista di Hanno tutti ragione, Tony Pagoda, è una vecchia conoscenza del regista e, ormai, romanziere Sorrentino; infatti Tony è stato anche il protagonista di L’uomo in più (lungometraggio presentato al festival di Venezia nel 2001 e vincitore, tra gli altri, del Nastro d’Argento). Tony è un cantante di musica leggera di successo; sprezzante, apparentemente sicuro di sé e cocainomane. È, come affermato dallo stesso autore in occasione della presentazione ufficiale del romanzo, “uno straordinario Caronte” che guida il lettore attraverso innumerevoli mondi, da quelli più infimi a quelli più elevati. Il regista napoletano ripercorre le vicende di Tony che hanno come scenario la Napoli degli anni ’70: una città livida, degradata, senza riscatto; passando per il Brasile, dove il protagonista decide di rifugiarsi al termine di una tournèe e di passarci vent’anni della sua vita, per far poi ritorno in Italia, nella Roma dei giorni nostri, al seguito di un potente uomo politico e tra le mani un sensazionale contratto. È la storia di un cantante all’apice del successo, circondato da tantissime donne, personaggi illustri, maestri e compagni di strada, che si trova, all’età di 44 anni, a fare i conti con l’abbandono da parte della moglie e il declino della fama. Proprio nel momento in cui tutta la sua vita sembra crollare, Tony decide, con una sterzata netta, di sparire completamente e dare un taglio deciso alla vita precedente. Caratteristiche fondamentali del romanzo e per le quali può essere considerato unico nel suo genere sono, certamente, l’asprezza della forma e il linguaggio: ironico, a tratti grottesco e crudo, sferzante e spericolato; che talvolta prende in prestito culture e sottoculture napoletane. Un linguaggio, sotto tutti i punti di vista, sperimentale.
bella sorpresa
Scritto da Sikkyil 30 agosto 2010Questo libro mi ha incuriosito da subito, dalla prima presentazione in tv, forse per la simpatia dell'autore. E' un quadro colorato dell'Italia del sud a cavallo tra Capri e gli States, Toni Pagoda attraverso le sue avventure fa a tratti sorridere e a tratti riflettere. Meritava il terzo posto al premio Strega, forse anche qualcosina in più!
con sana invidia
Scritto da STEFANOil 17 agosto 2010due cose mi preme dire sul libro: meno male che lo ha scritto, e meno male che l'ho letto.
"MERITOCRAZIA ED EDITOCRAZIA"...
Scritto da FRANCESCAil 19 luglio 2010Paolo Sorrentino meritava il premio strega.
Il pomeriggio della domenica
Scritto da Giuseppeil 29 giugno 2010 Nonostante la fede nelle sfumature dichiarata nella premessa, Paolo Sorrentino, senza mezze misure, analizza impietosamente le tendenze e le aporie dello spirito contemporaneo. Questo compito nel romanzo è affidato al “cantante esistenzialista” Tony Pagoda, uno straordinario personaggio che era già comparso nell’universo filmico di Sorrentino in “L’uomo in più” e che qui è riproposto ulteriormente maturato in versione letteraria.
Ripercorrendo la carriera di Tony, dai primi anni settanta ad oggi, si assiste impietosamente all’inesorabile decadenza del nostro Paese. Le piccole città di provincia dell’Italia centrale desolatamente rappresentate in tutto il loro vuoto culturale, il mondo pirotecnico e megalomane della Little Italy newyorkese, la fatiscenza delle favelas brasiliane, la Roma incartapecorita nel finto delirio dei reality odierni, sono spietatamente messi a nudo, fin quasi a fare male. La cocaina, che scorre a fiumi dall’inizio alla fine del romanzo, accompagna inesorabilmente un'umanità smarrita e disillusa verso il Nulla. Tutte le categorie sono abolite, tutto è diventato insopportabile, valgono solo le sfumature per sopravvivere. La narrazione ora comica, ora fantastica, ora tragica è essa stessa schizofrenica come il protagonista. Così, tra comodini vuoti e pomeriggi domenicali inesorabili, tra segretarie 'amanti per sempre' e vigliacchi professori universitari senza umorismo, Sorrentino racconta, con estremo acume psicologico - sorprendente considerata la sua giovane età - l'angoscia incombente della vecchiaia che sopraggiunge. Dissolte tutte le illusioni, persi nel mondo dei binomi ossimori e delle categorie obbliganti, anche gli intellettuali si scoprono senza diritti: il pensiero non è più indispensabile.
sospeso
Scritto da ziacassieil 28 maggio 2010 Le prime tre pagine fanno pensare: questo è "il libro".
Poi andando avanti, mi sono persa in alcuni tratti, mentre altri li ho trovati lucidissimi.
E' come se il protagonista - personaggio terribile sotto ogni punto di vista, sapesse quel che c'è da fare e come doverlo fare - ma preferisse alla fine farlo in un altro modo? Il Hanno tutti ragione è riferito a questo?
E questi 18 anni in Brasile buttati un po’ via e questo ritorno a fare e rifare peggio di prima?
Non l'ho capito sino in fondo, e cercavo qualcuno che mi illuminasse.
Poi ho guardato su suggerimento di una blogger, la presentazione del libro a la Feltrinelli di Milano, e mi sono trovata d’accordo con Vera Cantarella, a ripensare a quelle parti che mi sono piaciute molto, quei racconti nel racconto: la storia dell’amica di Pagoda, Rita qualche cosa, il rapporto tra lui e la moglie, la figura della contessa Fonseca, del cugino avvocato, e del personaggio, tal Ratto (tra gli scarafaggi non sfigura..) che incontra a Manaus e che continua a dire vorrebbe sposare, che assieme alle dichiarazioni del maestro di canto, sono letteratura alta.Ho quindi capito che la mia chiave di lettura è la stessa che anche gli altri (più autorevoli di me) danno del libro.
Resto però a questo punto del parere che ci siano pagine felicissime, e una narrazione conclusiva un po’ sospesa.
Sul fatto della volgarità, come scrive un'altra lettrice non sono d'accordo: Pagoda credo non potrebbe parlare in altro modo, e certe storie vanno raccontate con toni forti.
Peccato!
Scritto da PAOLAil 09 aprile 2010 Avevo visto il film,da cui, credo, sia stato ricavato il libro (o forse ne era la sceneggiatura?)ed avevo apprezzato enormemente il tratto secco, scarno e diperato del racconto, egregiamente rappresentato dagli attori.
Mi aspettavo,dunque, la stessa efficacia e potenza narrativa, ma il sistematico di un linguaggio brutalmente sconcio, con cui Sporrentinop tratteggia, in ogni singola pagina ed occasione, la vita e la disperazione di Pagoda mi ha impedito (dopo un centinaio di pagine) di andare avanti. Peccato! Si può rappresentare l'abisso dell'anima e la solitudine anche senza indulgeree e crogiolarsi nella volgarità, accettabile se estrema, ma insopportabile se gratuita.
Paola
laFeltrinelli Village - Parma
Scritto da Davideil 28 gennaio 2012Questa è l'autobiografia di Tony Pagoda e a me è parsa talmente veritiera da stentare a credere che sia solo un personaggio creato dalla fantasia di Sorrentino. Esistono molti Tony Pagoda italiani in giro per il mondo, sono artisti, sono teneri e cattivi, pericolosi e giusti, divertenti e noiosi, misogini e grandi amanti, politicamente scorretti ma alla ricerca della saggezza. Noi lettori non potremo che odiare e amare questo strano tipo che ci è assai familiare.
laFeltrinelli Village - Marcon
Scritto da Stefaniail 11 ottobre 2011Ritratto di un Paese che ben si adatta a un personaggio che lo rappresenta degnamente senza risultare caricaturale, a dispetto del nome: Tony Pagoda. Professione: cantante melodico e testimone di un un periodo florido e spensierato. Ha girato il mondo, ma soprattutto Napoli e provincia, di locale notturno in locale notturno, senza perdere mai l’umiltà che è il requisito fondamentale di un artista.
laFeltrinelli Express - Milano
Scritto da Monicail 03 settembre 2011Tony Pagoda. Maschio. Italiano. Italianissimo. Vizioso. Rude. Lui sì che sa cos'è la vita. Anche troppo forse. L'ha annusata, divorata e rigurgitata più volte. Tra malavitosi, puttane e club music, ci sguazza lui. Una volta però, ora non più. Ne ha abbastanza adesso. Abbaglia Tony. Come una foto con flash in pieno volto.
laFeltrinelli Libri e Musica - Palermo
Scritto da caterina p.il 09 giugno 2011Tony Pagoda,un uomo un mito! A metà tra Franco Califano e Cetto Laqualunque,Sorrentino crea un personaggio assolutamente irresistibile che fa ridere fino alle lacrime, da avere (nonostante la copertina raccapricciante)perchè già ci immaginiamo Tony Servillo con un parrucchino color pannocchia e le lenti azzurrate.....
laFeltrinelli Express - Milano
Scritto da Lucail 08 aprile 2011Dai vicoli di Napoli alla foresta amazzonica, in un turbinio di belle donne, cocaina, musica melodica e scarafaggi. Le gesta molto poco eroiche di Toni Pagoda, la parabola di un personaggio per certi versi molto attuale, controverso, ironico e malinconico, nato dalla penna del regista Paolo Sorrentino, alle prese con la sua prima esperienza letteraria.
laFeltrinelli Libri e Musica - Roma
Scritto da Sabinail 20 febbraio 2011Il cinico ed egocentrico Tony Pagoda ci racconta la sua vita con stupefacente ironia. Non si può non amarlo.
laFeltrinelli Libri e Musica - Bari
Scritto da Arcangelail 05 dicembre 2010A tratti esilarante, a tratti profondo, un romanzo che rilvela l'incredibile talento di Paolo Sorrentino. Chiunque di noi potrà identificarsi in Tony Pagoda. Coinvolgente già dalla prima pagina.
laFeltrinelli Village - Erbusco
Scritto da Rossellail 15 ottobre 2010Il sorprendente esordio di Sorrentino, acclamato regista italiano. Tony Pagoda e le sue avventure sempre al limite (e anche oltre) della legalità e le sue divertenti riflessioni mai banali sulla vita e le donne.
laFeltrinelli Libri e Musica - Bergamo
Scritto da Laurail 13 luglio 2010<p>Romanzo d'esordio davvero sorprendente del pluripremiato regista Sorrentino: un "one man book" interamente dedicato al personaggio indimenticabile di Toni Pagoda (alias Toni Pisapia per chi conosce il Sorrentino cineasta): cantante melodico napoletano, caustico e disilluso, uscito miracolosamente vivo dagli anni '80. Una scrittura forte e intensa, a tratti comica e a tratti amara, ma mai banale. Da leggere!</p>
laFeltrinelli Librerie - Varese
Scritto da Anna Giuliail 07 giugno 2010<p>Paolo Sorrentino si rivela un grande scrittore oltre che un grande regista, e ci regala un romanzo divertentissimo e un personaggio indimenticabile: Tony Pagoda cantante neomelodico, vizioso e sciupafemmine, politicamente scorretto e megalomane...praticamente irresitibile!</p>
laFeltrinelli - Milano
Scritto da Gad Lerner peril 31 maggio 2010<p>Un fantastico e inquietante ritratto dell'Italia contemporanea.</p>
laFeltrinelli Librerie - Pisa
Scritto da Valentinail 17 maggio 2010<p>Dopo vent'anni di ritiro in Brasile Tony Pagoda, cantante melodico di successo negli anni '70, viene richiamato in Italia dietro compenso stratosferico. Ma quando torna si accorge che è "un paesello che perde colpi da così tanto tempo che anche il clima salubre gli sta voltando le spalle con la scusa del buco dell'ozono...".</p>
laFeltrinelli Libri e Musica - Mestre
Scritto da Alessandroil 11 maggio 2010<p>Tony Pagoda lo puoi amare od odiare, così attaccato alla vita e così maledettamente arrabbiato col mondo. Un personaggio sghembo mai domo in perenne movimento in un on the road made in italy, tra la costiera napoletana le borgate medievali e una capatina oltreoceano. Uno spaccato di vita reale, quello che vorremmo essere e quello che non dovremmo divenire.</p>
laFeltrinelli Libri e Musica - Vigevano
Scritto da Valentinail 09 maggio 2010<p>Tony Pagoda ci illumina con le sue perle di saggezza, quella saggezza che viene solo dall'esperienza di chi la vita l'ha vissuta come cantante nei salotti politici altoborghesi (anche d'oltreoceano) di un' "Italietta" fatta di arrivisti poco intellettuali e molto cocainomani, poco ligi al dovere ma assetati di potere. Ma questo già lo sapevamo... però la schietta ironia partenopea di Tonì non può non conquistare anche il più scettico dei lettori.</p>
laFeltrinelli Librerie - Roma
Scritto da Massimilianoil 29 marzo 2010<p>La storia è quella di Tony Pagoda, cantante melodico nel pieno di una carriera scoppiettante fatta di successo bravura, belle fanciulle e soprattutto incontri con grandi, piccoli, buoni e cattivi maestri.......</p>
laFeltrinelli Librerie - Ravenna
Scritto da Giuliail 27 marzo 2010<p>"Se a Sinatra la voce l'ha data il Signore, allora a me, più modestamente, l'ha mandata San Gennaro..."</p>
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Dettagli
- Listino:€ 18,00
- Editore:Feltrinelli
- Collana:I Narratori
- Data uscita:10/03/2010
- Pagine:320
- Formato:brossura
- Lingua:
- EAN:9788807018091
Parole chiave laFeltrinelli:
NarrativaModerna, Scelti2012Letterature, narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945), LeviNarrativa