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Anno edizione: 2013
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«Cominciavo a pensare a Rock Springs nel modo in cui sapevo che avrei sempre pensato a lei, un'ignobile città piena di delitti e di puttane e di delusioni, il posto dove una donna mi aveva abbandonato, anziché il posto dov'ero riuscito a rimettere una volta per tutte le cose in carreggiata, il posto dove avevo visto una miniera d'oro.»
«Siamo al limite estremo della narrativa "on the road"» – La Stampa
Un Montana freddo e inospitale dove le miniere di carbone si sono esaurite, il boom immobiliare è solo un ricordo e trattori solitari vagano nell'ombra della sera. In questo luogo, così lontano dalle mille luci di Manhattan, Richard Ford ambienta storie di persone comuni sorprese in quell'attimo di stupita sospensione che precede un mutamento decisivo. Dieci racconti sapientemente cesellati, insieme lirici e realistici, commoventi e spiritosi.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Richard Ford, esponente di spicco del realismo sporco, costola del minimalismo letterario. America degli anni 60, Montana e Wyoming. Il titolo della raccolta deriva contea di Sweetwater in Wyoming, dove ci sono miniere di carbone, teatro di uno dei peggiori episodi di violenza anti-immigrati nella storia americana, che avvenne tra i minatori il 2 sett 1885. I racconti corrono lungo lo stesso filo dove i protagonisti sembrano gli stessi che si ripetono in ogni racconto. Un lui disoccupato, ex agente assicurativo o immobiliare, un minatore temporaneo, due o tre matrimoni falliti alle spalle, una lei cameriera conosciuta in uno dei tanti bar notturni, con due o tre mariti passati i cui figli stanno altrove. Scene lente, che si consumano tra coppie consunte, o nei ricordi del protagonista dei racconti. C'è sempre qualche evento attorno al quale si snoda il racconto che rimane sospeso, alle volte insignificante, altre volte una tragica fatalità. Ferrovie, binari, treni merci che corrono nella notte, insegne al neon di bar notturni dove donne si prostituiscono per un bicchiere, e tutti che bevono e bevono per riempire quel vuoto quotidiano che non lascia scampo. E le storie di questa raccolta sono quasi tutte notevoli, ma lo sono sia per la loro mancanza di sentimentalismo, mancanza di empatia forse direi con il protagonista, sia per quell'aria di minaccia incombente di sottofondo. Il racconto il Comunista infastidisce il lettore per le scene cruente in cui si spara durante una caccia di frodo alle oche, uno stridore tra la bellezza del suono e del biancore delle oche e la crudeltà dei dell'ucciderle (e uccidere tanta bellezza) per il gusto di spegnere una vita in volo. Sembra di sentire il tonfo di morte dell'oca colpita a morte. Come nei racconti in cui il protagonista va a pesca nei fiumi del Montana di lavarelli, la sadica crudeltà di come vengono presi e lacerati questi pesci argentei, come se si trattasse di uccidere e lacerare la desolazione di quei luoghi.
è il primo libro di ford che leggo,mi è piaciuto. mi ricorda certi racconti di sam shepard, un america un pò sbilenca.
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