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Anno edizione: 2018
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Undici solitudini sono undici racconti in cui il tema comune non è tanto la solitudine nell'accezione che generalmente si dà al termine quanto di mancato incontro con l'altro. In questi racconti i protagonisti si avvicinano, si sfiorano ma poi ognuno procede sul suo binario come treni destinati solo a sfiorarsi. Più che solitudine il tema è la difficoltà a farsi capire o a capire un altra persona o se stesso. Sono racconti in cui il protagonista si allontana o delude l'altro. I temi sono molto diversi: dalla coppia che sta per sposarsi, all'uomo-padre di famiglia che perde il lavoro e decide di non dire nulla alla moglie, al taxista che ingaggia lo scrittore pagandogli 5 dollari ogni racconto. Quest'ultima strana storia sembra autobiografica nella sua singolarità. Non sono storie particolarmente tristi o drammatiche come promette il titolo. Sono più particolari che drammatiche. Secondo me Yates è uno scrittore che rende meglio nei romanzi anche se i racconti sono sicuramente belli. Ha bisogno di tempo e di pagine per farsi capire dal lettore con quella sua strana sensibilità, con quel suo strano modo di vedere le cose.
Undici solitudini è una delle più importanti raccolte di short stories del Novecento, considerato dal NY Times come lo speculare americano di Gente di Dublino di Joyce, e secondo Kurt Vonnegut la miglior raccolta di racconti pubblicata da un autore americano. Yates ritrae nei suoi undici scorci un'epoca e, al contempo, la condizione universale dell'essere umano: «Gli esseri umani sono irreparabilmente soli, e lì c'è la loro tragedia». I personaggi di Yates sono estremamente normali, e per questo estremamente vicini, colti in un momento particolare della loro vita, in cui la solitudine imperversa provocandone le conseguenze più disparate. Il motivo per cui ho amato profondamente questo autore è lo stesso che allontana molti: ha una voce spietata, onesta, realistica. Ancora una volta mi sono perso nella letteratura americana, aggiungendo un nuovo idolo alla lunga sfilza.
Ho conosciuto Richard Yates dopo aver letto il romanzo Revolutionary Road. Volendo leggere qualche altro libro da lui scritto e - essendo da sempre un estimatore dei racconti di Bukowski , Cheever e Carver - sono subito stato incuriosito dalla sua raccolta di racconti Undici solitudini edita dalla Minimum Fax. Non ho esitato un attimo a gettarmi nella lettura. Devo ammettere che le aspettative non mi hanno deluso e sono stato catturato dalle storie da lui narrate. Scritti durante gli anni Cinquanta e pubblicati nel 1962 - soltanto dopo il successo riscosso dall'autore con il romanzo Revolutionary Road - i racconti di Yates narrano la vita quotidiana, le persone comuni, le solitudini e le disillusioni, la malinconia e l’amarezza. Per chi ama i racconti questo è di sicuro un libro da consigliare e leggere. Undici solitudini. Undici storie. Undici racconti memorabili di uno scrittore magistrale.
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