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Seconda volta che lo leggo e sono riuscita a stupirmi di nuovo nonostante argomenti di cui continua a parlare dopo 18 anni. Dispiace sentire da quella stessa persona che nel registrare l'audiolibro (che mi ha accompagnata alla rilettura) ha provato sentimenti ancora più forti per la sensazione che nulla sia cambiato. Che le sue parole siano ancora così dure quanto ai fatti da mandare giù. Nella sua speranza che Sandokan potesse parlare e svelare quelle realtà narrate in questo libro ma comprensione fosse solo illusione dei vinti. Il modo in cui ha intrecciato la spiegazione complessa partendo dal basso e finendo nell'abisso. Pagine piene di metafore utili per capire il senso di quegli anni, il senso di menefreghismo, di rabbia, di schifezze, di cosa era ed é nella norma fare. Questo É il giusto modo per raccontare una terra martoriata volontariamente. Luoghi che sono tutt'ora al centro della cronaca e altri che sono riusciti a farsi rivalutare grazie all'aver acceso quella dannata luce. Come facciamo ancora ad avere la voglia di mangiare dopo aver letto il capitolo Terra dei fuochi? A comprare vestiti low cost dopo i primi tre? A credere che ammazzandosi tra loro vada bene e non riguardi anche tutto il resto del mondo? A guardare come alcuni giornali rovinino l'immagine di un prete. Che sia un film o una serie a creare persone brutali quando invece li rende solo visibili e comprensibili nelle vesti che scelgono per rendersi carismatici. Un libro che purtroppo continua ad essere importante ed attuale, che l'autore ha iniziato ad odiare per tutto il male che ha dovuto subire.
Ottimo esempio di narrativa non fiction, coraggioso, efficace, illuminante, e dal punto di vista stilistico impeccabile. Efficace ed energico, senza eufemismi e perifrasi, è chiara espressione della potenza della parola che, nella sua semplicità, arriva al cuore dimostrandone appunto la propria efficacia. Un libro da leggere per lo stile,per la potenza del messaggio che trasmette, per la capacità di far comprendere avvenimenti e dinamiche purtroppo sempre attuali.
Gomorra vuol dire anche coraggio della verità. Vuol dire sangue e violenza, ma anche amore incondizionato per la propria città. Ammirevole Saviano per aver scritto qualcosa di così sincero, senza peli sulla lingua. Grazie a nome di tutti. Leggetelo... meglio di 100 quotidiani insieme.
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