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Anno edizione: 2011
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La capacchione affronta questo tema in maniera chiara, approfondita. Non può mancare nella biblioteca di chi vuole capire questa associazione mafiosa.
E' un po' il filo conduttore di questo libro di inchiesta che ho apprezzato da morire!.. -Apprezzato talmente tanto che e' pieno di sottolineature e appunti provenienti da altri libri letti o da altri reportage o interviste lette o sentite. -Apprezzato, perche' è scritto con l'ausilio di vagonate di documentazione di indagine e di giudizio dei processi. Ogni argomento e' affrontato con la cura chirurgica che Rosaria ci mette nel raccontare ai suoi lettori del Mattino di Napoli, questa o quell'inchiesta, specificando nomi e ricordando situazioni precedentemente accadute. Pero' come prima o poi, quando mi deciderò che ne e' venuto il momento, quando scriverò la recensione di Gomorra, consiglierò a chi non ha letto entrambi i libri di leggere prima "Dire camorra oggi". Questo perché, in entrambi i casi, il senso più profondo che muove questi due scrittori, e' la rabbia per quello che e' stato fatto e che difficilmente si contrasterà (vuoi per ignoranza o per mancate professionalità da impiegare per le indagini o disinteresse o connivenza con i poteri statali o parastatali o delle borghesie camorriste) perché la camorra e' talmente ben radicata e in continua evoluzione non solo nella riorganizzazione ma anche nelle estensioni delle sue radici nell'economia del paese; sentimento, questo, che e' facilmente condivisibile al lettore che di sociologia della camorra conosce poco (come lo ero anche io) e lo sdegno che ne deriverebbe sarebbe solo superficiale e rischierebbe di cadere nel manierismo ricorrente che accompagna molti famosi e non, letterati e non a farne una battaglia di moda e non di contrapposizione effettiva. Finche' non vi sarà una cultura della condanna consapevole, Rosaria, Roberto, Raffaele e tutti gli altri continueranno ad urlare la loro rabbia e indignazione soli culturalmente anche se in compagnia fisica dei fans che li cercano e li adorano. Tra i processi trattati in questo libro ci sono: Spartacus, Regi Lagni,l'Alta velocità in Campania, le inchieste sull'ecomafia e sugli appalti, sull'affare Santa Lucia e le connivenze a Parma, l'ospedale di Caserta, le connivenze per le facilitazioni elettorali. Una caratteristica molto particolare da sottolineare e' che il primo libro che leggo dopo Dire Camorra oggi che scrive nero su bianco dei Crimini dei colletti bianchi e ne sottolinea in una sottile sfumatura (ecco perché il riferimento all'altro libro) la facilita' di riduzione della pena o assoluzione perché certi crimini, per determinate figure professionali, passano facilmente da "Illecite" a "Irregolari" e quindi oltre ad essere difficilmente da riportare a galla sono difficilissime da punire.
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