La tela del ragno. Il delitto Moro

Questo è il primo con cui Sergio Flamigni ha iniziato la sua encomiabile battaglia per smascherare il cumulo di menzogne su cui è stata costruita la versione ufficiale dell'evento più grave della storia della Repubblica e con essa dell'intera parabola del terrorismo brigatista. Dalla dinamica dell'imboscata di via Fani, al percorso seguito dai terroristi per raggiungere il covo-prigione, alla ubicazione di quest'ultimo, al ritrovamento del corpo di Moro in via Caetani, Flamigni passa in rassegna tutti gli aspetti di quei 55 giorni, facendo emergere contraddizioni, lacune, omissioni, enigmi mai risolti che rendono indifendibile la vulgata prevalente su questa ancora assai oscura pagina della storia di questo Paese. Particolarmente indicato per chi si accosta per la prima volta a questo intricatissimo argomento.

Anche se non aggiornatissimo con gli ultimi sviluppi dell'affaire Moro, "La tela del ragno" rimane il testo di riferimento nella letterature dell'affaire Moro. Preciso, circonstanziato, coinvolgente nella lettura, è un testo che non deve mancare a chi si interessa di questa tragedia italiana. Fondamentale sotto tutti gli aspetti. L'autore compie un lavoro certosino di ricostruzione evidenziando le contraddizioni degli apparati dello Stato e delle br con Moretti in testa.

Da amante del genere mi sono appropinquato a questo libro con un pò di prevenzione: ormai di scritti del genere è piena l'Italia e nessuno ci mette qualcosa di nuovo ne riesce a non cadere nel complottismo che in questo periodo distrugge qualsiasi ragionamento intellettivo. Gran libro che affronta in maniera distaccata, senza però mai annoiare, uno dei più grandi "misteri" della storia recente del belpaese. Unisce precisione nello spiegare, uno stile fluente nella scrittura e una grande verve investigativa. Da leggere