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Anno edizione: 2003
Anno edizione: 2017
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Alessandro Perissinotto è autore torinese di romanzi, saggi, traduzioni, delle indagini di Anna Pavesi e di alcuni gialli storici tra cui "Treno 8017" (Sellerio, 2003). L'Italia liberata del 1946 è ancora sconvolta dalla guerra. Nel mese di giugno un misterioso assassino consuma la sua terribile e postuma vendetta. Adelmo Baudino, uomo di mezz'età, è un ex ispettore della polizia ferroviaria: nonostante egli fosse stato un partigiano, la stupidità burocratica ha colpito anche lui, così la commissione di epurazione politica lo ha relegato a un lavoro umiliante e ad un destino da povero. Un'unica persona è pronta a testimoniare del gesto patriottico che lo scagionerebbe (ossia la partecipazione allo sciopero del '20), ma un quotidiano annuncia la sua morte per accoltellamento. Adelmo conosceva quel ferroviere, così la sua (unica) motivazione a ottenere un titolo di merito che lo riabiliti, lo porta a indagare. Il treno 8017 è al centro del cosiddetto disastro di Belvano del 3 marzo 1944: il più grave incidente ferroviario per numero di vittime accaduto in Italia e uno dei più gravi disastri ferroviari della storia, inizialmente passato sotto silenzio dalle forze alleate. "Treno 8017" è, se vogliamo, un giallo sociologico: non esattamente una vera indagine (il cui sviluppo risulta scontato), anche se la suspence da thriller non manca (al netto di un lessico dialettale), ma l'affresco storico predomina sul genere poliziesco che in fondo è niente più che un pretesto per rievocare una sciagura dimenticata sulla soglia del boom economico...
L'ho letto perché era tra i libri consigliati dalla professoressa a mia figlia. Peccato che si conosca poco in quanto l'ho trovato piacevole e ben strutturato.
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