L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2017
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Mio nipote qualche tempo fa mi ha segnalato < I giorni e gli anni > di Uwe Johnson come la più bella quadrilogia da lui letta. L’ ho acquistato, per ora i primi due libri, e ne sono rimasta conquistata. Non è un libro facilissimo all’ inizio perché passa continuamente da un’ epoca all’ altra, da un paese all’ altro. Ma che epoche e che paesi: la Germania degli anni pre, in, e post seconda guerra mondiale e gli Stati Uniti degli anni del Vietnam e delle proteste studentesche. La protagonista Gesine nel suo diario giornaliero ci racconta come grandi eventi influiscono sui piccoli eventi delle persone qualsiasi che hanno preso parte alla sua storia personale; dopo un po’ non possiamo più staccarci dalla storia di Gesine sua figlia Marie, sua madre e suo padre, da Riverside drive, New York e da Jerichow, Germania. Un appello a Feltrinelli, ripubblichi i libri di Uwe Johnson, che per prima ha edito in Italia e che oggi sono tra i libri dispersi.
Significativo scambio di battute tra la figlia Marie e la madre Gesine, in I giorni e gli anni, volume secondo: "Marie di buon grado parla tedesco. - Se racconti e ti mancano dei pezzi, tu riempi con qualcos'altro, e io ci credo lo stesso. - Non ti ho mai promesso la Verità. - Certo che no. Soltanto la tua verità. - Come io me la figuro." Soltanto la verità di Gesine, dunque, come lei se la figura. Oltretutto da riempire con qualcos'altro qualora la memoria faccia cilecca. Questo a ribadire lo stile, per così dire, congetturale della quadrilogia I giorni e gli anni. In questo secondo volume del capolavoro di Uwe Johnson, pubblicato originariamente in Germania nel 1971 e da me (ri)letto nell'edizione Feltrinelli del 2005 (ristampato da L'Orma nel 2014) è narrata la cronaca delle giornate di Gesine e Marie dal 20 dicembre 1967 al 19 aprile 1968, corredata, in maniera sempre più amplia e profonda, dai ricordi di Gesine risalenti alla sua infanzia. Dunque ancora il resoconto giorno dopo giorno di un periodo storicamente rilevante e i ricordi - non tanto lontani - di anni feroci e quasi indecifrabili per chi li ha vissuti. E in questa seconda parte gli avvenimenti di quel periodo oscuro divengono più coinvolgenti e più toccanti, si prendono più spazio nell'economia del libro rispetto al primo volume, forse anche perché ormai la fisionomia delle protagoniste viventi negli Anni Sessanta è chiaramente delineata, mentre il peso del passato e della Storia rappresenta l'elusivo contraltare di quel presente (1968) caratterizzato da una democrazia esaltata (valore fondante degli USA) e svilita al contempo (il Vietnam, la questione razziale, la povertà diffusa). I giorni e gli anni, con questa seconda parte, si conferma un capolavoro del secondo Novecento.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore