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Il mondo di Villete – così si chiamava il manicomio – è per Veronika, in realtà ed incredibilmente, pieno di stimoli. La verità è che non vi si trovano soltanto matti, ma anche emarginati, gente stanca della società e degli obblighi che comporta, persone semplicemente << diverse >>. A Villete si dispiega una realtà priva di filtri, in cui i disturbi dei pazienti spesso non sono reali malattie, e soprattutto sono sempre stati scatenati da costrizioni autoimposte che hanno determinato disagio e disadattamento. <<Il vero io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.>> Questo è, infatti, il punto fondamentale su cui l’autore fa forza: essere noi stessi, e non ciò che gli altri vogliono che siamo, è la chiave per trovare la serenità che cerchiamo per tutta la vita. Cosa è quella tanto proclamata “normalità”, in fondo? In base a che cosa determiniamo i suoi canoni? In base a quali principi o ideologie stabiliamo che un atteggiamento sia socialmente accettato? Chi è il vero normale, chi il vero folle?
Un romanzo intenso che tocca un argomento importante e sconosciuto. Perché ad alcuni " scatta" questa voglia di morire? cosa porta l'uomo a non trovare un senso? Ma questo non è un romanzo triste o dall'aria depressa .E' un inno alla vita, quella vita che a Veronica sembra lontana e difficile! Nella sua storia trova un senso a tanti tasselli che forse aveva sottovalutato o perso. Questo libro vale la pena di leggerlo perché ci aiuta ad aprire gli occhi su un mondo , a tratti, sconosciuto.
Quando dopo una lettura un autore riesce a soddisfarmi quasi sicuramente finisco per leggere altri suoi libri, lo stesso è accaduto con Paulo Coelho. Questa volta il libro in questione è “Veronika decide di morire”, il titolo è il perfetto snocciolamento di tutta la trama. L’intera vicenda gira attorno al suicidio di Veronika, già nelle prima pagine viene spiegata la causa di questo atto: la monotonia. Se dovessi descrivere questo libro con i colori direi che la vita di Veronika è diventata in bianco in nero, non riesce più a trovare una motivazione valida per continuare a vivere giorno dopo giorno nella sua monotonia, decide quindi di porre fine alla sua esistenza lasciando una lettera che lascia perplessi un po’ tutti. La vicenda riguarda pochi giorni ma molti personaggi che l’autore riesce a gestire benissimo. Una lettura che consiglio vivamente a tutti poiché fa riflettere molto, fa nascere dentro l’autore molte emozioni e lascia un messaggio importantissimo: vivere la vita giorno dopo giorno, con le proprie follie
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