Memorie di una maîtresse americana

Uno spaccato della America del nord dalla metá del secolo scorso alla fine della prima guerra mondiale, tra nord e sud est e ovest, la storia e il contesto di una america puritana e le vicissituni -davvero incredibili- di questa giovane americana che si converte al negozio lucrativo della prostituzione. Un libro sorprendente, con molti spunti di riflessione morale, divertente e ironico allo stesso tempo. Da leggere.

L'autobiografia racconta, senza sconti, la vita dell'autrice. Tutto è narrato come una cronaca lucida e quasi distaccata di eventi, scevri da sentimentalismi o giudizi, che si tratti di incontri tra prostituta e cliente o di eventi della vita famigliare.

Le autobiografie mi hanno sempre attirato, specie quelle d'antan che di certo sono meno spocchiose rispetto a quelle odierne. Qui chi scrive è una maitresse ormai fuori da giro, che descrive un periodo storico molto complesso e variegato narrando la sua personale storia da povera ragazza di campagna a imprenditrice di bordelli di lusso nella New Orleans a cavallo fra l'ottocento e il novecento. Ne esce una fotografia lucida e senza filtri, un documento storico a tutti gli effetti. Consigliato