libro intenso, a tratti doloroso e lento, che trasmette a pieno i sentimenti di tre bambini...durante la guerra, e tutto quello che devono affrontare dopo. ma lascia qualcosa dentro, bello, mi è piaciuto
Mi limitavo ad amare te
Con la sua scrittura precisa eppure incandescente, Rosella Postorino rivela che è impossibile essere figli, e genitori, senza tradire chi amiamo di più. E ancora una volta ci costringe a interrogarci sull’“inconveniente di essere nati”.
Si esiste interi solo prima di nascere. Ma quello strappo è la vita. Omar ha dieci anni e passa le giornate alla finestra sperando che sua madre torni. Suo fratello gli strofina il naso sulla guancia per fargli il solletico, ma non riesce a consolarlo. Solo Nada lo calma: con i suoi occhi celesti, è per Omar un desiderio. Ha undici anni, sulla fronte una vena che pulsa se qualcuno la fa arrabbiare, e un fratello, Ivo, grande abbastanza da essere arruolato. Nada e Omar sono bambini nella primavera del 1992, a Sarajevo. Per allontanarli dalla guerra, una mattina un pullman li porta via contro la loro volontà. In viaggio per l’Italia, lungo strade ridotte in macerie, Nada conosce Danilo, che ha mani calde e una famiglia, al contrario di lei, e che un giorno le fa una promessa. Ispirato a una storia vera, Mi limitavo ad amare te è un romanzo familiare, di formazione, di guerra e d’amore, che si colloca a pieno titolo nella tradizione del grande romanzo europeo. Una narrazione di ampio respiro, che copre vent’anni e che, raccontando un pezzo della Storia recente, illumina a giorno la nostra epoca. Una mappa di separazioni e legami indissolubili, di violenza e tenerezza.
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Autore:
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Anno edizione:2025
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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.r.r. 14 luglio 2025triste...ma bello
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ele 04 giugno 2025STUPENDO
Mi è difficile descrivere questo romanzo, è un libro che fai fatica a lasciare, che leggi sempre. I personaggi sono perfetti, un'analisi stupenda di tutto quello che noi non ci immaginiamo della vita di chi è costretto a lasciare il proprio paese per le guerre, carestie, povertà. La difficoltà di crescere in un paese che non è tuo, con una lingua che non è tua, la paura di dimenticare, il senso di colpa di innamorati del nuovo! Vorrei non averlo letto per poterlo leggere un'altra volta
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Marta 03 giugno 2025Coinvolgente
Bellissimo romanzo che fotografa il mondo della guerra visto dagli occhi di tre bambini con le ripercussioni sulle loro vite, prima, di adolescenti e, poi, di adulti. Rosella Postorino descrive con delicatezza ma precisione le inquietudini, il senso di smarrimento e le cicatrici di Omar, Nada e Danilo inducendo il lettore ad empatizzare con i loro stati d'animo e a riflettere sul peso specifico e gli "effetti collaterali" che ogni conflitto porta sempre con sé.
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