Darkness on the Edge of Town

“Darkness” prende vita a Los Angeles, dove Spingsteen si presenta con una tale quantità di canzoni formidabili da ritenere non all’altezza del nuovo album pezzi come “Fire” e “Because the night” e dove, in compagnia di Jon Landau (co-produttore), di Jimmy Iovine (ingegnere del suono) e di Chuck Plotkin (mix) regala innanzitutto una nuova identità alla E Street Band.

Il periodo che va dal 1975 al 1980 rappresenta, con "Born To Run", "Darkness On The Edge Of Town" e "The River", il punto più alto della discografia di Bruce Springsteen. Più riflessivo e cupo ma, al contempo, anche più selvaggio del precedente disco, Darkness On The Edge Of Town è il lavoro della completa maturità del boss, quello nel quale i testi si fanno disincantati ed amari e le musiche nervose. In diversi pezzi, "Badlands" e "Candy's Room" giusto per citarne un paio, Springsteen libera la sua Telecaster in lancinanti assoli attraverso i quali sembra, quasi, di poter toccare con mano la disperazione e la rassegnazione dei personaggi. Ma, ancora una volta, il punto più alto del disco è rappresentato da una ballata, “Racing In The Street”, un pezzo dalla bellezza cristallina e dall'indimenticabile coda strumentale.