Songs of Leonard Cohen

Album d'esordio di Cohen pubblicato nel 1968. Il suo repertorio trae spunto dalla canzone francese di Jaques Brel e George Brassens, del folk americano, ma anche di una peculiare predilezione per i temi biblici e per la mitologia classica. Cantore della malinconia, della solitudine, dell'emarginazione e degli amori persi, Cohen scandaglia il cuore di tenebra dell'umanità, componendo un affresco di struggente lirismo. Le sue dieci "Songs" colpiscono subito l'ascoltatore per la delicatezza del tocco, per il tono soffuso e romantico, per la dimensione profondamente intimista che le pervade e per la straordinaria grazia delle melodie. L'iniziale "Suzanne", ripresa qualche anno dopo anche da Fabrizio De Andrè (il suo miglior discepolo insieme a Nick Cave), è una canzone di straordinaria eleganza, dominata dal registro profondo del cantautore che infonde un senso di smisurata tenerezza. Le atmosfere di "Master Song", con fiati in evidenza e riverberi di tastiere sullo sfondo, devono aver insegnato molto a Nick Cave; i toni si fanno ancor più soffusi e caldi nella lenta "Winter Lady", melodia per flauto e clavicembalo, mentre "The Stranger Song" sfodera quell'arpeggio di chitarra classica in pochi accordi, eppur velocissimo, che diventerà un classico coheniano (qualcosa di simile realizzerà Fabrizio De André in "Amico Fragile"). Songs Of Leonard Cohen insegnerà a tanti aspiranti songwriter come si possa creare il massimo della drammaticità con il minimo necessario di arrangiamenti.