Nei miei occhi il tuo cielo

La prosa è stata scorrevole fin dall’inizio. Il ritmo rimane sempre costante e per quanto mi riguarda non ci sono stati momenti “morti” o noiosi. La narrazione che si interrompe per dare spazio ai flash back e l’uso delle lettere per raccontare la storia mi piace. Stimola la curiosità di conoscere e andare avanti nella lettura per chiudere tutte le porticine che man mano vengono aperte. Mi piace la varietà di personaggi, le tante personalità descritte, tutte anche facilmente riconducibili alla realtà. Come ho già detto, non mi aspettavo mi prendesse così tanto e non mi aspettavo neanche che fosse così profondo. Pensavo fosse una lettura più superficiale, invece no. Si parla di bullismo, di problemi alimentari, ragazzi che sono dovuti crescere troppo in fretta a causa di vari trascorsi. Alcuni si sono lasciati andare e sono finiti nei guai ma hanno deciso di darsi una seconda chance con questo “campeggio” che li mette a dura prova. Grazie a questa esperienza del campeggio che la madre di Ingrid le propone per metterla alla prova, lei riesce ad affrontare i suoi demoni, la sua paura, la sofferenza dovuta alla sua vita passata, la sofferenza subita per sua madre e per Isaac. Ho apprezzato molto il fatto che venissero raccontate tante esperienze di vita vissuta, molte tristi e difficili, riguardanti i vari compagni di viaggio di Ingrid. Sono sempre più convinta che la lettura possa insegnare tanto quindi soprattutto quando si tratta di libri young e new adult non si dovrebbe mai dimenticare che si sta parlando a persone giovani, spesso insicure e sicuramente con un carattere e una personalità ancora da formare e facilmente condizionabile. Con questo non voglio dire che tutti i libri devono trattare temi importanti altrimenti fanno pena MA, anche se si tratta di una semplice storia d’amore, quando si parla ai giovani, si deve far trasparire SEMPRE che determinati comportamenti sono distruttivi, che bisogna sempre seguire il proprio cuore, essere coraggiosi e mettersi in gioco. Essere sinceri con gli altri, aiutarli, non giudicare senza aver prima conosciuto, e amare la vita. Potrei sembrare pesante ma ci credo tanto a tutto questo, perchè ho vissuto sulla mia pelle il cambiamento che un libro può portare. Quindi è fondamentale che si faccia molta attenzione (da parte degli autori e degli editori) quando si scrive per un pubblico giovane. Che poi loro decidano di leggere anche altro questo è ovvio e assolutamente normale e giusto ma se si deve rientrare in un genere letterario bisogna rispettare, a mio avviso, determinati canoni. Parliamo infine dei personaggi. Come detto anche prima, ci sono tanti personaggi che si muovono in questa storia e credo che sia riduttivo parlare di “personaggi secondari” perchè nonostante il loro ruolo marginale, danno tanto alla storia e soprattutto sono fondamentali, tutti, per Ingrid e per il suo percorso. In particolare ho adorato Tavik e il rapporto che si crea tra loro due. Riescono a capirsi, aiutarsi a vicenda. Per questa ragione, avrei voluto che le cose con lui andassero meglio però mi è piaciuto anche il finale che l’autrice ha pensato per Ingrid…nome tra l’altro bellissimo!