Le premesse per essere un libro di Saramago ci sono, e infatti come in ogni Saramago che si rispetti l'assunto di partenza è un avvenimento assurdo dalle conseguenze spesso fatali. Una raccolta di racconti veloce e leggera che, in poche pagine, affronta la nostra condizione di esseri umani.
Oggetto quasi
E se gli oggetti sfuggissero alla loro natura di muti testimoni, per diventare diversamente protagonisti, soggetti dotati di un proprio pensiero e proprie capacità decisionali? Nell'immaginario surreale di José Saramago può succedere. Gli effetti di questo spostamento onirico sono straordinari. Gli oggetti assumono una personalità e un'inedita moralità, ribellandosi ai loro proprietari e guidandoli in comportamenti bizzarri e autolesionistici. Nei racconti di questo libro, raccolti nel 1978, l'epidemia di indipendenza delle cose si diffonde e si radicalizza. In "Sedia" la protagonista è una sedia occupata da un uomo che al rallentatore viene indotto a cadere (metafora neppure troppo velata della fine del dittatore portoghese Salazar, morto in seguito a una rovinosa caduta da una sedia). In "Embargo" invece, un racconto ambientato ai tempi del blocco petrolifero sancito dai paesi arabi, l'auto utilizzata da un comune impiegato per andare a lavorare diventa protagonista. Non solo essa si ribella, decidendo fermamente di bloccare il conducente con le cinture di sicurezza, ma porta l'uomo alla morte, in una struggente scena finale di fronte all'oceano. Completano il libro altri quattro racconti.
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Anno edizione:2014
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Formato:Tascabile
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Alessio 30 dicembre 2024Saramago frammentato
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Saramago ricorre spesso all'assurdo per comporre trame volte alla riflessione. Questo libro contiene diversi racconti, accomunati dall'idea che gli oggetti possano in qualche modo trasformarsi in attori, da spettatori e mezzi (oggetti, manco a dirlo) dell'agire umano. Le storie fanno un riflettere sulla nostra attuale società, sul valore che diamo ai beni materiali, e sulle nostre necessità. A mio parere, uno dei racconti, quello che narra di una deriva consumistica della società, basata su un progresso tecnologico estremo, in cui gli oggetti paiono rivoltarsi contro i loro stessi creatori, case che spariscono, divani con la febbre, porte che tentano di ferire chi le attraversa, è tanto particolare, quanto utile spunto di riflessione! Il libro si legge molto bene, quindi lo consiglio decisamente a tutti!
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