Primo romanzo che descrive come nasce cresce e muore un gruppo malavitoso di adolescenti...dal romanzo emerge l' incoscienza dei ragazzi che per sentirsi vivi prendono una strada che porta alla fine della vita...
La paranza dei bambini
Dieci ragazzini in scooter sfrecciano contromano alla conquista di Napoli. Quindicenni dai soprannomi innocui - Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop, Drone -, scarpe firmate, famiglie normali e il nome delle ragazze tatuato sulla pelle. Adolescenti che non hanno domani e nemmeno ci credono. Non temono il carcere né la morte, perché sanno che l'unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Sanno che "i soldi li ha chi se li prende". E allora, via, sui motorini, per andare a prenderseli, i soldi, ma soprattutto il potere. "La paranza dei bambini" narra la controversa ascesa di una paranza - un gruppo di fuoco legato alla Camorra - e del suo capo, il giovane Nicolas Fiorillo. Appollaiati sui tetti della città, imparano a sparare con pistole semiautomatiche e AK-47 mirando alle parabole e alle antenne, poi scendono per le strade a seminare il terrore in sella ai loro scooter. A poco a poco ottengono il controllo dei quartieri, sottraendoli alle paranze avversarie, stringendo alleanze con vecchi boss in declino. Paranza è nome che viene dal mare, nome di barche che vanno a caccia di pesci da ingannare con la luce. E come nella pesca a strascico la paranza va a pescare persone da ammazzare. Qui si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze "ingannate dalla luce", e di morti che producono morti.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2018
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Carloanzov 30 dicembre 2024Testimonianza
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ANDRICCI 29 settembre 2024ANDRICCI
L’origine della paranza Diversamente da Gomorra e da Zero Zero Zero, questo è un vero e proprio romanzo. I protagonisti della storia sono dei bambini che, in certe zone del napoletano, ambiscono a diventare non un calciatore o un astronauta, ma il Boss camorrista in grado di comandare sul quartiere. Non sempre si tratta di giovani poveri, ma anche di giovani cresciuti da famiglie più che normali, senza un passato terribile alle spalle, che preferiscono però scegliere di raggiungere il successo ed il rispetto attraverso lo spargimento di sangue, incutendo il terrore, dimenticandosi che sono altre le cose che contano davvero. Presi individualmente i ragazzini non sono nulla, o almeno non sono in grado di fare del male, ma quando si muovono in branco agendo tutti insieme diventano forti e niente e nessuno è in grado di fermarli: questa è la paranza. Il leader del gruppo pretende l’unione, e la impone con leve psicologiche, ma anche con la violenza quando serve; il gesto estremo di uccidere anzi deve essere compiuto dal leader del gruppo proprio per dimostrare chi è il capo e che è lui a decidere della vita degli altri. E’ un romanzo veramente crudo e scritto nel modo incisivo tipico di Roberto Saviano. Alcuni passaggi arrivano al lettore come un pugno nello stomaco, ti frastorna, quasi pensi che sia tutto inventato, ma leggendo ti accorgi che purtroppo è tutto vero, ed allora pensi a questi giovani che per rincorrere il potere e la ricchezza trovano presto la morte; una vera tristezza.
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ANDRICCI 29 settembre 2024ANDRICCI
L’origine della paranza Diversamente da Gomorra e da Zero Zero Zero, questo è un vero e proprio romanzo. I protagonisti della storia sono dei bambini che, in certe zone del napoletano, ambiscono a diventare non un calciatore o un astronauta, ma il Boss camorrista in grado di comandare sul quartiere. Non sempre si tratta di giovani poveri, ma anche di giovani cresciuti da famiglie più che normali, senza un passato terribile alle spalle, che preferiscono però scegliere di raggiungere il successo ed il rispetto attraverso lo spargimento di sangue, incutendo il terrore, dimenticandosi che sono altre le cose che contano davvero. Presi individualmente i ragazzini non sono nulla, o almeno non sono in grado di fare del male, ma quando si muovono in branco agendo tutti insieme diventano forti e niente e nessuno è in grado di fermarli: questa è la paranza. Il leader del gruppo pretende l’unione, e la impone con leve psicologiche, ma anche con la violenza quando serve; il gesto estremo di uccidere anzi deve essere compiuto dal leader del gruppo proprio per dimostrare chi è il capo e che è lui a decidere della vita degli altri. E’ un romanzo veramente crudo e scritto nel modo incisivo tipico di Roberto Saviano. Alcuni passaggi arrivano al lettore come un pugno nello stomaco, ti frastorna, quasi pensi che sia tutto inventato, ma leggendo ti accorgi che purtroppo è tutto vero, ed allora pensi a questi giovani che per rincorrere il potere e la ricchezza trovano presto la morte; una vera tristezza.
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