ho letto questo libro in due tre giorni alla sera e posso dire che l'autore argomenta molto bene la propria tesi al punto che molte volte si ha quasi un deja vù. ovviamente, come si sa, l'autore pone tutti i suoi libri in ottica anti-liberale, però ha la capacità di non voler a tutti i costi imporre la propria idea e questo l'ho molto apprezzato.
Pensare altrimenti
Da sempre, sia pure in forme diverse, gli uomini si ribellano. Difficilmente le rivolte si lasciano ricondurre a un paradigma unitario, ma presentano come orizzonte comune la rivendicata antitesi rispetto a un ordine costituito o a un «comune sentire» che si pretende giusto. La cellula genetica del dissenso corrisponde a un sentire altrimenti che è, già virtualmente, un sentire contro: e che, per ciò stesso, può trapassare nelle figure concrete in cui il dissentire si cristallizza facendosi operativo. Il pensiero ribelle deve costituire oggi il gesto primario contro l'uniformazione globale delle coscienze che si sta registrando nell'orizzonte del nuovo pensiero unico e del falso pluralismo della civiltà occidentale. Diego Fusaro si propone qui di analizzare le figure del pensare altrimenti, le declinazioni storiche del dissenso e la sua fenomenologia.
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Autore:
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Anno edizione:2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Nyskinight 02 agosto 2022buon libro
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Testo "fuori dal coro" che si presenta tale già dal titolo "Pensare altrimenti": è un invito a farlo, guidati attraverso la chiave di lettura dell'autore in merito all'esistente che è purtroppo costituito dal pensiero unico instillato dalla classe dominante. Fusaro pone le basi per un pensiero autonomo attraverso la descrizione dei meccanismi di funzionamento di questo pensiero mainstream. Se desideriamo spezzare le catene che ci legano - come schiavi - al volere della classe dominante; se desideriamo vedere la realtà con i propri occhi e smettere di difendere - inconsapevolmente - chi e che cosa in realtà ci opprime; allora dobbiamo leggere questo libro.
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giuseppe goria 07 marzo 2017
Diego Fusaro si fece conoscere già da semplice studente con un sito filosofico di rara affidabilità, che credo abbia aiutato a studiare liceali ora stralaureati . Oggi continua, con provato metodo espositivo e grande capacità argomentativa, a "fare filosofia", in senso originario e, soprattutto, originale. Fusaro sa porsi (socraticamente?) come un interlocutore scomodo della politica con pretese apparentemente nuove e diverse, ma con volti ed atteggiamenti, spesso anche esiti, sempre uguali (...o giù di lì). Fusaro sa riprendere il pensiero di Marx senza nostalgismi ("vedi bene che avevamo ragione?"), chiamando in causa Nietzsche e Heidegger, senza per questo riformulare Marcuse. Alla fine la filosofia è dissenso, è critica,è coscienza. Forsè è una speranza dell'umanità. Per me questo libro è da consigliare senza esitazione giuseppe goria
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