La protagonista è una donna che, dopo aver vissuto l’illusione della speranza del cambiamento nella sua gioventù, durante la rivoluzione islamica a Teheran del 1978, ormai diventata adulta e piegata dalla scoperta della malattia ripensa al passato con gli occhi della disillusione e dell’amarezza. I suoi ricordi, a tratti dolorosi, nascondono una profonda malinconia legata alla necessità di abbandonare il proprio Paese e la propria famiglia, per fuggire dall’oppressione del regime, ma anche un profondo senso di colpa nei confronti di coloro che non ce la hanno fatta. Durante la lettura è proprio il senso di malinconia ad avvolgere il lettore e a trasportarlo tra i vicoli delle strade di Teheran, nelle settimane frenetiche della rivoluzione. Sicuramente la parte più interessante è quella in cui l’autrice ricorda il suo passato, dando una descrizione della società iraniana di quegli anni e del clima che si respirava. Un libro amaro ma interessante per conoscere la vita di una famiglia iraniana a quel tempo.
Un popolo di roccia e vento
Teheran, 1978. Nahid conosce Masood la sera in cui viene ammessa all’università di Medicina. Entrambi diciottenni, hanno nelle vene il fuoco della passione e della giovinezza, di chi si sente invincibile perché è certo di essere nel giusto. La rivoluzione li infiamma. Di giorno studiano, di notte sgattaiolano per strada a distribuire volantini, discutono di libertà e democrazia e si battono per rovesciare il regime dello scià. Sanno di rischiare la vita, ma si sentono immortali: gli iraniani sono una stirpe di roccia costretta a vivere nel sottosuolo, ed è tempo di uscire allo scoperto. Quando però la violenza esplode minacciando di distruggere tutto, sono costretti a fuggire abbandonando famiglie e compagni di lotta. Trent’anni dopo, a Nahid restano solo pochi mesi da vivere. O così dicono i medici, perché lei non è tipo da arrendersi facilmente. Mentre ripercorre le tappe che l’hanno portata dall’Iran in Svezia, analizza anche i sacrifici, le speranze e le disillusioni, il rapporto con la figlia Aram, e i tanti che come loro sono dovuti fuggire, una generazione di sabbia trasportata dal vento. Un romanzo che vibra di rabbia, dolore, passione e vita, con una scrittura potente e chirurgica, di una schiettezza quasi brutale. Una storia che parla di radici e di eredità, e che ci riguarda tutti.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Formato:
-
Testo in italiano
-
Cloud:
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Newyorker 31 luglio 2024Storia amara ma intensa
-
ANDRICCI 29 marzo 2024ANDRICCI
Nahid Storia ambientata tra Teheran (durante la rivoluzione islamica del 1978, fino ai primi anni’80) ed in un paese svedese (trent’anni dopo), che racconta la vita della famiglia di Nahid, e di come sia passata da fautrice della Rivoluzione a rifugiata in Svezia in quanto ricercata dalla Guardia islamica. Le parti del libro che ho trovato interessanti sono quelle ambientate a Teheran: sia le pagine che raccontano le vite delle famiglie patriarcali e di quanto è difficile essere una donna in Iran, sia quelle dei giovani universitari che si ribellarono alle convenzioni per sentirsi liberi … per poi scoprire che liberi lo erano prima che scoppiasse la rivoluzione Islamica che avevano contribuito al fatto che avesse successo, per poi scoprire che dopo la nascita dello Stato Islamico avevano perso quelle libertà che avevano dato prima per scontato. Cessano i diritti, finisce la libertà. La parte che descrive la vita di Nahid trent’anni dopo la Rivoluzione sono troppe dure, troppo dolore … che portano l’attenzione del lettore lontano dall’inizio della storia … è come se fossero due storie slegate tra loro unite solo dalla presenza della protagonista. Probabilmente è un errore mio: volevo un libro che parlasse della rivoluzione islamica in Iran, ed invece mi sono trovato a leggere un libro che ripercorre tutti i passi della malattia tumorale che interessa la protagonista. Nahid ha troppo rancore, troppi sensi di colpa, troppa negatività per farsi che il lettore possa simpatizzare per lei. Forse l’assenza di amore nel suo cuore l’ha portata a non creare un buon rapporto con la figlia, che altrimenti non mi spiego certi atteggiamenti di Nahid; solo in punto di morte riesce a fare pace con la figlia. Boh! Il libro mi ha perciò deluso perché non ho trovato quello che cercavo, ed ha rafforzato la mia idea che dovremmo legalizzare la eutanasia in Italia.
-
valentina 21 novembre 2023
Racconto di un intreccio tra un passato e un presente difficili da accettare per la protagonista, il cui sfogo, amaro e arrabbiato, nasconde in realtà un quasi impercettibile velo di profonde emozioni e speranza. La lettura di questo romanzo lascia spazio a domande sulla reazione umana di fronte agli eventi della vita; fa riflettere sull'imperfezione più che normale delle nostre azioni e dei nostri comportamenti, e quanto questi influenzino le vite altrui.
Formato:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Cloud:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows