Un libro che ti lascia senza parole, da leggere tutto d’un fiato
«Un Julien Sorel all'epoca della crisi»: così venne presentato, alla sua comparsa nelle librerie francesi, il protagonista di questo romanzo. Come l'eroe di Stendhal, Jean-Luc Daguerne non ha che un desiderio: «afferrare il mondo a piene mani», diventare uno di quelli che gestiscono il potere e gli affari. Per riuscirci accetterà di essere umiliato, di mentire, di adulare, di fare il doppio gioco, e persino di tradire il suo unico vero amico. Finché scoprirà che il patto faustiano non è che una beffa: «Il successo, quando è lontano, ha la bellezza del sogno, ma non appena si trasferisce su un piano di realtà appare sordido e meschino».
Venditore:
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2017
-
Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
francesca 14 marzo 2023wow
-
YMD 30 dicembre 2021
Bellissimo!
-
Francesca Colantoni 04 maggio 2020
“E come non sognare?…Cos’altro offriva ai giovani il mondo di quegli anni?…Non c’era lavoro, non c’erano ambizioni, ancorché modeste, realizzabili, tutto era immobile. Restava solo questo… La crudele e fredda passione di far carriera, camuffata con ogni sorta di nomi e di etichette ideologiche.” (p.32) Dopo un tradimento in amore Jean Louc, protagonista del libro, decide che la sola cosa importante sia il denaro, il potere ed il successo. Come fare? Sposare l’unica donna che ora odia, Edith Sarlat (“tutta vanità e interesse, nient’altro” p.155), quella che poco tempo prima l’ha tradito ma che può essere il suo “ascensore sociale”. Spietato, crudele e cinico pensava: “<<Non mi importa niente di Edith>>. La felicità di sua moglie, il suo piacere, la sua vita stessa gli erano indifferenti. Il mondo era così ricco di cose piacevoli che non si poteva pensare agli altri; bisognava pensare solo a se stessi, altrimenti si era sconfitti in anticipo.” (p.95). E ancora: “Edith viveva al suo fianco, nella sua casa, e non occupava la sua mente più di un mobile.” (p.152). Ma veramente il denaro e la posizione sociale erano le uniche sue ambizioni? “Quella carriera che aveva portato avanti con tanta dedizione, e a cui aveva sacrificato tutto, all’improvviso gli pareva scialba e triste (…)” (p.185). Capirà troppo tardi che scelte prese in gioventù furono sbagliate e irreparabili, sia per la sua che per la vita di chi lo circondava. Aveva lasciato indietro l’unica cosa che conta nella vita, l’amore: “Quando si è molto giovani, è facile soffocare l’amore.” (p.177). “E’ buffo. Solo adesso soffro per ciò che mi è mancato per tutta la vita” e ancora “In quelle notti soffocanti Jean Luc piangeva non solo perché aveva perso Marie, ma perché era vissuto senza amore (…)” (p.178). Imprigionato nella sua personalità… sarà mica lui la preda… di se stesso?!?! Irene Nemirowsky una scrittrice che, come pochi, sa tinteggiare tutte le sfumature dell’animo umano.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it