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Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2009
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Roberto Saviano ha scritto tantissimi libri, il cui tema ricorrente è sempre la camorra, questo è ,invece, un libro diverso ,che accantona ,per un attimo ,la malavita narrando storie di persone determinate, resilienti, esplosive.Ho conosciuto la storia Michel Petrucciani,Lionel Messi,Clemente Russo, Anna Politkovaskaja , Felicia la madre di Peppino Impastato e di tanti altri personaggi. Buona lettura
L'ho letto subito dopo aver finito Gomorra, e trovo che, specialmente in questo ordine, sia un'accoppiata vincente. Il libro è una raccolta di scritti, si tratta di saggi, articoli, recensioni e presentazioni ad altre opere, aneddoti di vita dell'autore, e naturalmente riflessioni e spaccati sulla camorra e su una serie di tematiche tutte circoscrivibili all'interno della dicotomia (presa in prestito da Albert Camus) che funge da titolo al libro. Mi ha entusiasmato particolarmente il racconto dell'incontro col mitico Joe Pistone alias Donnie Brasco, famosissimo agente dell'FBI infiltrato nella mafia newyorkese, come pure quello dell'esperienza di Saviano all'Accademia di Svezia. Non posso certo dimenticare alcuni capitoli amari sulle nefandezze della camorra che, come già in Gomorra, continua ad essere analizzata come una dinamica di potere, non molto diversa quindi da altre espressioni o sistemi di potere di cui siamo in gran parte (per non dire totalmente) inconsapevoli. Si possono inoltre rintracciare alcuni topic di Saviano come quello della necessità di raccontare il male e non di tacerlo, in quanto, diversamente da quanto si possa pensare, è nel secondo caso che lo si alimenta e nel primo che si contribuisce a distruggerlo; o la forza della parola, l'importanza del lettore nella veicolazione del messaggio e la necessità di un tipo di scrittura diverso dalla mera cronaca giornalistica. Su questi ultimi temi, ovviamente interrelati tra loro, vorrei soffermarmi. Se il merito di Gomorra è stato quello di 'aver fatto con le parole' contro la camorra più di quanto era mai stato fatto prima con le azioni, uno dei meriti di questo libro è quello di aprirne altri, e non solo banalmente perché al suo interno altri ne vengono effettivamente presentati. E' un invito al lettore ad informarsi, a leggere, a non fermarsi alla superficie delle cose, a superare quella coltre di notizie che non fa altro che ricoprire una verità risaputa, fino al punto di nasconderla. Perché non è importante solo il messaggio, solo il contenuto, ma anche la forma, il modo in cui il messaggio viene fatto passare. Ecco allora la forza della letteratura: sorpassare quella dimensione puramente giornalistica dell'informazione, riuscire ad arrivare in profondità, al cuore del lettore, a trasformare una notizia di pochi in una notizia per molti, un fatto di qualcuno in un fatto di tutti. Dopo La bellezza e l'inferno ho letto altri libri, mi sono informato, ho conosciuto storie che diversamente non avrei conosciuto. Ecco la forza e il merito di Saviano, aprire nuovi mondi, gettare luce su altre storie, ricordarci il nostro peso specifico, il nostro potere in quanto lettori: siamo anche noi in fondo una dinamica di potere.. "Questo libro va ai miei lettori. A chi ha reso possibile che Gomorra divenisse un testo pericoloso per certi poteri che hanno bisogno di silenzio e di ombra, a chi ha assimilato le sue parole, a chi lo ha passato agli amici, ai familiari, a chi lo ha fatto adottare nelle scuole, a chi si è ritrovato nelle piazze per leggerne delle pagine, testimoniando che la mia vicenda era divenuta la vicenda di tutti, perché lo erano divenute le mie parole".
Qui Saviano ci "invita" a trascorrere alcune ore,giornate, settimane a vivere come lui. Ci racconta dei continui spostamenti, dell’impossibilità di restare nella stessa casa per un periodo di tempo sufficiente a non sentirla estranea, il desidero di affacciarsi ad un balcone, o di aprire una finestra. Il libro raccoglie una serie di storie ben scritte, dai toni caldi e appassionati, che offrono riflessioni e punti di vista su scelte di vita che, nella routine di tutti i giorni, possono sembrare normali, ma che nascondono una forza d’animo da cui, una volta vista l’intensità, si resta imbarazzati di fronte alla propria immobilità.
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