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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2021
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Ero una ammiratrice della Vargas, ma comincio ad avere dei dubbi: in questo libro Adamsberg non è solamente disinvolto verso le leggi, ma le ignora, anche se per nobili ragioni affettive, cioè per aiutare il fratello. Intensità di affetto che poi non dimostra per la povera Camille, nauseata dai suoi tradimenti. Si ubriaca troppo spesso. Dice bugie con troppa facilità, più che spalatore di nuvole sembra poco intuitivo, se a metà del libro i lettori hanno già capito il grande segreto dell'assassino, e lui no.Anche nei confronti di Camille, non capisce mai quello che tutti hanno già capito fin dall'inizio. Inoltre, troppa gente è costretta ad aiutarlo ad uscire dai guai , e non si sa più quali meriti attribuire a lui. Osservazione collaterale: la ricostruzione della trama dei delitti si basa su un gioco cinese assolutamente incomprensibile , con personaggi che forse ai lettori francesi diranno qualcosa, non so agli italiani. Io non ci ho capito niente.
Il primo pensiero che mi viene in mente appena terminato di leggere "Sotto I venti di Nettuno” , è che l’autrice deve essersi divertita parecchio mentre scriveva questo libro. Di quel tipo di divertimento che è un gioco intellettuale, come il gioco degli scacchi, lo scomporre e ricomporre le tessere di un puzzle, l'equivocare sui significati dei nomi, l'inventare storie al limite del credibile. D’altra parte, come dice il protagonista, il commissario Adamsberg, “E’ così che funzionano i racconti, e io non posso farci niente”. Fred Vargas ha una scrittura veloce che segue un ritmo incalzante e quando giunge la soluzione dell’enigma, non svanisce l’aura di leggera incredulità che aleggia in tutto il romanzo, e tuttavia ammiriamo l’ingegnosità della trama che riesce ad incastrare tutti i pezzi alla perfezione.
Una delle storie più belle raccontate dalla Vargas. Non solo il romanzo è ricco dei colpi di scena e dell'ironia che contraddistinguono lo stile della scrittrice, ma stavolta abbiamo diversi capovolgimenti dei personaggi, che ti lasciano senza parole e ti portano a non chiudere il libro per conoscere il finale. Non smetterò di leggere i gialli di Fred Vargas e li consiglio vivamente.
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