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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2014
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La fantasia e il dilemma della scelta. Il gioco e il dramma del mare, della guerra e della morte. L'Isola del Tesoro contiene tutto questo insieme a quasi tutti i sentimenti, alle virtú piú nobili e ai peggiori peccati: la lealtà, il coraggio, la paura, il tradimento, la ferocia. E li avvolge in uno scenario di acque e rupi, di spiagge e di taverne, che sono sogno e realtà del diventare adulti.
«Sin dall'infanzia, Robert Louis Stevenson per me ha incarnato la felicità» – Jorge Luis Borges
«"L'Isola del Tesoro" diventerà certamente un classico – anzi lo è già e resterà tale... con le sue stravaganze e le sue divertenti arditezze, con gli echi di ballate e di antichi racconti, tocca tutte le corde dei nostri affetti» – Henry James
«Ogni sera, il padre di Robert Louis Stevenson raccontava a se stessso avventure di pirati, di ladri, di briganti e di veccchi marinai. Il figlio faceva lo stesso: la sera si raccontava storie d'avventura, e le sognava nelle ore notturne. Quando, nel settembre 1881, cominciò a scrivere L'Isola del tesoro, gli parve di attingere a un patrimonio famigliare.» Inizia così il saggio di Pietro Citati che introduce questa edizione del romanzo più popolare di Stevenson e le avventure dell'Hispaniola, di Long John Silver, l'ammutinamento, i pirati...
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Quindici uomini sulla cassa del morto, yo-ho-ho, e una bottiglia di rum!" Seguendo l'amore per le avventure piratesche, non può mancare in libreria un classico come L'isola Del Tesoro. Un libro che ti trasporta in un mare di avventure vissute dal piccolo Jim Hawkings che, per sua fortuna o sfortuna, si ritrova fra le mani un'autentica mappa di un tesoro sepolto. Ho adorato questo libro, dalla prima all'ultima pagina. L'edizione Einaudi è super comoda e bella da vedere. Consigliato agli amanti del mare e delle storie piratesche.
Sul retro di copertina si legge di Borges che commenta le sue ore più felici e di come queste coincidano sempre con la lettura di stevenson. Mi è capitato di trovare la stessa frase in una delle sue vari saggi ma riferita alle ore passate a leggere Chesterton. Non so quindi mai a chi si riferisse veramente Borges. Parlava di Stevenson ? Parlava di Chesterton ? C'è un caso simile in Cortazar. In una delle sue lezioni americane lui parla di una storia di un arabo e della fatalità. La storia è antica dice, sicuramente persiana. Invece nell'antologia della letteratura fantastica di Borges si trova, alla voce Coctau, la stessa favola ! Quindi o Cocteau ha copiato la favola o Cortazar ricorda male ! Misteri della letteratura. L'unica cosa importante da dire è che bisogna leggere Stevenson. E magari si, iniziando da quel capolavoro di avventura breve e concisso che è L'isola del Tesoro.
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