NOS4A2. Ritorno a Christmasland

Vic detta anche la Marmocchia da suo padre adora la sua nuova bicicletta nonostante sia da maschio e a sua madre non piaccia: quando è su quel sellino il mondo intorno a lei sparisce e lei diventa la protagonista di un'avventura mozzafiato. E così che scoprirà come un vecchio ponte distrutto per lei diventa reale ed è capace di portarla proprio dove desidera andare, peccato che un giorno quello stesso ponte la porterà tra le braccia dell'oscuro e malvagio Charles Manx nella sua Christmas Land. E' il primo libro che leggo di Joe Hill, figlio di Stephen King, così come è il primo libro di questo genere che prendo in mano e sebbene io sia una fifona nata mi sono appassionata pagina dopo pagina nonostante il clima horror e i personaggi inquietanti che popolano questo romanzo. Le pagine scorrono veloci e i protagonisti che si susseguono aggiungono suspance alla storia: chi è questo Manx? E dove si trova Christmas Land? Quando facciamo la conoscenza di Vic la troviamo nel mezzo di una lite domestica: suo padre sta urlando contro sua madre e lei non desidera altro che questo baccano possa cessare insieme alle lacrime della madre. Traumatizzata da una situazione più grande di lei trova "rifugio" nella sua bicicletta che ha la capacità di portarla ovunque lei voglia andare. Ho trovato molto efficace la scelta di Joe Hill di analizzare i desideri dei bambini che vivono una situazione difficile come la protagonista e che cercano disperatamente una via di fuga: lui ha deciso di darla a Vic con una bicicletta ed un ponte. Dall'altra parte la figura viscida e assolutamente cattiva di Manx rappresenta tutto il male e le paure che un genitore può provare vedendo i figli crescere. In definitiva ho trovato questo romanzo davvero appassionante e profondo, assolutamente consigliato.

La trama mi ha coinvolto fin da subito! Ho trovato l’idea di fondo della storia veramente originale, penso che tutti avremmo voluto un ponte così una volta nella vita, magari senza conseguenze negative. I personaggi si muovono come un ingranaggio bel oliato calibrandosi l’un l’altro ed è interessante vedere i loro cambiamenti a distanza di anni. Il cattivo è veramente viscido e manipolatore. Ho comprato il libro d’impulso, semplicemente perché era di Joe Hill però ne è valsa la pena.

La mela non cade lontana dall'albero, e quando l'albero in questione è Stephen King, il paragone è di un certo livello. la storia è coinvolgente e scorrevole, ho fatto fatica a scattarmelo dalle mani a notte fonda. Il ritmo è ben calibrato, passaggi incalzanti intervallati da momenti più lenti e riflessivi, con i personaggi che si trovano ad affrontare un'avventura al di fuori della realtà, in un grottesco clima natalizio.