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Anno edizione: 2021
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Vincitore del Booker Prize 2021
La promessa è un dramma epico che si dispiega al ritmo dell'incessante marcia della storia nazionale, che i lettori di Galgut ameranno di certo e che ne incanterà di nuovi.
«Damon Galgut ha il tono paziente di chi deve sempre un po' tradurre quell'intraducibile sensazione di vivere in un posto dove l'ingiustizia è un fatto endemico: crescervi in mezzo è come farsi largo tra una giungla di contraddizioni, dove ogni pudore relativo al politicamente corretto, al mondo come dovrebbe essere e come vorremmo che fosse si infrange nell'esperienza quotidiana della segregazione, che è finita ufficialmente nel 1993, ma resiste nei cuori e nelle teste di chi abita questa terra» – Tuttolibri
«"La promessa", rappresenta, solidamente immerso nel dubbio come sempre, un Paese, un'era , cavalca la Storia. Lo fa in maniera straordinaria, modernista, alternando la voce in prima, seconda e terza persona, usando un narratore fluttuante insomma, persino rivolgendosi a noi, i lettori, spiazzandoci di continuo, deliziandoci delle sue invenzioni, quasi a dimostrare che geopolitica e lettere possono ancora convergere con energia» – Robinson
«Un'allegoria delle più vaste debolezze di una nazione» – The Irish Times
«Complesso, ambizioso e brillante» – Financial Times
«Uno dei migliori libri dell'anno» – The Times
Una saga familiare moderna che poteva arrivare solo dal Sudafrica, scritta in splendida prosa dall'autore due volte finalista al Booker Prize, Damon Galgut. Perseguitati da una promessa non mantenuta, dopo la morte della madre i membri della famiglia Swart si perdono di vista. Alla deriva, le vite dei tre figli della donna procedono separatamente lungo le acque inesplorate del Sudafrica: Anton, il ragazzo d'oro amareggiato dal potenziale inespresso che è la sua vita; Astrid, il cui potere sta nella bellezza; e la più giovane, Amor, la cui vita è plasmata da un nebuloso senso di colpa. Ritrovandosi per quattro funerali nel corso di tre decenni, la famiglia in declino rispecchia l'atmosfera del paese: un'atmosfera di risentimento, rinnovamento e infine di speranza.
Nel Sudafrica ancora sconvolto dall’apartheid, una donna in punto dì morte fa promettere al marito di lasciare la casa di famiglia alla domestica di colore che presta servizio presso la loro famiglia. Tale promessa nel corso degli anni non solo non verrà mantenuta, nonostante le insistenze della figlia minore che ha assistito all’espressione dell’ultimo desiderio della madre, ma si rivelerà essere anche una sorta di “maledizione” che incomberà sulla famiglia. Un libro che a me ha ricordato a tratti “The Help”: è la storia di una famiglia fragile alla cui disgregazione si assiste lentamente e che vive in Sudafrica, un Paese con tanti problemi (le conseguenze dell’apartheid sono solo uno di questi) spesso dimenticato dalla cultura di massa. La stellina in meno è per lo stile particolarmente elaborato di Galgut, che all’inizio potrebbe spaventare il lettore: tuttavia, vi assicuro che, una volta superato questo ostacolo, la storia si legge che è un piacere. Lo consiglio vivamente!
Un libro bellissimo. Con una scrittura originalissima salta nella storia e nella mentalità del Sud Africa. Un libro vorticoso, una ventata di novità. Spiega di più il Sud Africa, dove ho vissuto, che manuali di storia.
Catapultata in Sudafrica, anzi nella Repubblica Sudafricana, in mezzo alla famiglia Swart, per metà ebrea anglofona, per metà afrikaner (olandesi calvinisti). Due generazioni, trent'anni di storia della famiglia, e in parallelo l'apartheid, Mandela, primi piccoli diritti della popolazione nera.... Due sorelle e un fratello, diversissimi tra loro che si ritrovano ogni tot anni, sempre per un evento tragico che colpisce la famiglia. Molte le cose taciute, e l'aleggiare tra loro la famosa "promessa" non mantenuta. Molto molto bello, interessante e un modo di raccontare che mi ha fatto subito pensare a un altro libro di Galgut.... vedremo
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