Quadrophenia narra, in uno spaccato della società inglese ambientato tra Londra e Brighton nel 1965, della perdita di certezze e delle disillusioni del giovane mod Jimmy. Il titolo è una variazione del termine schizofrenia utilizzato per riflettere le quattro distinte personalità del protagonista della vicenda narrata e allo stesso tempo rappresenta la personalità di ciascun membro degli Who. Doppio album che per tutta la sua durata avvince l’ascoltatore senza mai provocare una sola caduta di tensione, creò invece liti all’interno del gruppo specialmente tra Pete e Roger anche su aspetti tecnici poiché pieno di sovra-incisioni ed effetti sonori di complicata realizzazione per l’epoca. Le canzoni, tutte composte da Townshend e legate tra loro da quattro temi musicali (ognuno per un membro del gruppo), sono davvero brillanti ed è difficile segnalarne alcune in particolare, ma 5:15, The Real Me, The Punk & The Godfather, I’m One, Drowned, Doctor Jimmy e Love Reign O’er Me sono quelle più eseguite dal vivo.
