Qualunquemente di Giulio Manfredonia - Blu-ray
Qualunquemente di Giulio Manfredonia - Blu-ray - 2
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Qualunquemente
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Descrizione


Perché Cetto La Qualunque torna in Italia dopo una lunga latitanza all'estero? E' stata una sua scelta? O qualcuno trama nell'ombra? Con lui rientrano anche una bella ragazza di colore ed un bambina di cui non riesce a ricordare il nome: la sua nuova famiglia. Al ritorno in patria Cetto ritrova il fidato braccio destro Pino e la famiglia di origine: la moglie Carmen e il figlio Melo. Ovviamente far convivere il tutto non sarà facile. I suoi vecchi amici lo informano che le sue proprietà sono minacciate da una inarrestabile ondata di legalità che sta invadendo la loro cittadina. Le imminenti elezioni potrebbero avere come esito la nomina a sindaco di Giovanni De Santis, un "pericoloso" paladino dei diritti. Così, Cetto, dopo una lunga e tormentata riflessione in compagnia di simpatiche ragazze non ha dubbi e decide di "salire in politica" per difendere la sua città. La campagna elettorale può cominciare...

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Dettagli

2010
Blu-ray
8032807037646

Informazioni aggiuntive

  • 01 - Home Entertainment, 2011
  • Eagle Pictures
  • 96 min
  • Italiano (Dolby Digital 5.1)
  • Italiano per non udenti
  • 2,35:1 Wide Screen
  • dietro le quinte (making of); trailers; video musicale: "Onda calabra"

Valutazioni e recensioni

  • A differenza di altri personaggi televisivi di grande successo Cetto La Qualunque non fallisce miseramente sul grande schermo.I tormentoni del personaggio sono ben utilizzati e anche se a volte si persiste su sfumature eccessivamente caricaturali la pellicola non dà la sensazione di essere solo un lungo sketch reiterato all'infinito. La trama è costruita su idee brillanti innescate dalla cafonaggine scaturita dalla fervida mente di Antonio Albanese,perfetto nel dare trascinante verve ad un personaggio estremo,specchio di una classe politica irrispettosa del popolo che è chiamata a rappresentare. L'inadeguatezza e la volgarità del personaggio risaltano dalla conduzione della sua aggressiva campagna elettorale e in un vivere quotidiano privo di qualsiasi moralità. Le farneticanti affermazioni di Cetto sono motore della pellicola ,la sua ingombrante presenza da one man show finisce con l'oscurare un cast di richiamo tra cui si segnalano l'irriconoscibile Lorenza Indovina,Luigi Maria Burruano e un Sergio Rubini spassosissimo. Niente di straordinario, ma un elogio Albanese lo merita per aver dato seguito al suo personaggio anche al di fuori delle striminzite tempistiche televisive e per riuscire a farci ridere,e soprattutto riflettere,sulle nostre disgrazie.

Conosci l'autore

Foto di Giulio Manfredonia

Giulio Manfredonia

1967

Giulio Manfredonia, classe 1967, ha vissuto la sua prima esperienza di assistente alla regia nel 1985 con La storia. Dopo le collaborazioni con lo zio Luigi Comencini, ha lavorato in quasi tutti i film di Cristina Comencini. Dopo aver lavorato dieci anni come aiuto regista, esordisce nel 1998 con il corto Tanti Auguri (Nastro d’Argento e premio al Miglior Cortometraggio al Festival di Annecy). Lo ricordiamo anche per aver diretto Se fossi in te, il suo primo lungometraggio, È già ieri, Si può fare e Tutto tutto niente niente. Per Feltrinelli “Le Nuvole”, Qualunquemente (2011).

Foto di Sergio Rubini

Sergio Rubini

1959, Grumo Appula, Bari

Attore, sceneggiatore e regista italiano. Esordisce sul grande schermo come attore alla metà degli anni '80 e nel 1987 è già protagonista di Intensità di F. Fellini. Bruno, fisico asciutto e temperamento nervoso, è perfetto per ruoli sopra le righe a metà tra il comico e il drammatico ma soltanto pochi registi lo sfruttano al meglio: è un fedifrago ossessionato dalla sua ex fidanzata nella commedia Storie d'amore con i crampi (1995) di P. Quartullo, padre immaturo di quindicenni in crisi nel drammatico L'albero delle pere (1998) di F. Archibugi, ansioso divorziato terrorizzato dai dentisti nel surreale Denti (2000) di G. Salvatores. Negli anni '90 tenta con successo la strada della regia e dirige, sceneggia e interpreta le commedie agrodolci La stazione (1990, David come miglior regista esordiente)...

Foto di Lorenza Indovina

Lorenza Indovina

1966, Roma

Attrice italiana. Dopo l’Accademia teatrale, esordisce sul grande schermo con Il trittico di Antonello (1991) di F. Crescimone. Alta e slanciata, con uno sguardo dotato di intensa espressività, appare in La scorta (1992) di R. Tognazzi, La tregua (1997) di F. Rosi e La fame e la sete (1999) di A. Albanese. Fornisce una prova significativa da protagonista in Un amore (1999) di G.M. Tavarelli, dove incarna con rara intensità i sentimenti ondivaghi di una donna coinvolta in una storia d’amore che dura quasi vent’anni, mentre nella surreale commedia Nessun messaggio in segreteria (2005) è una mamma single sedotta da V.?Mastandrea. Negli anni seguenti recita in molte serie televisive di successo ed è nel cast di Basta un niente (2006) di I. Polidoro.

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