La quattordicesima domenica del tempo ordinario (DVD) di Pupi Avati - DVD
La quattordicesima domenica del tempo ordinario (DVD) di Pupi Avati - DVD
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La quattordicesima domenica del tempo ordinario (DVD)
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Descrizione


Bologna, anni '70. Marzio, Samuele e Sandra sono giovanissimi e ognuno ha un suo sogno da realizzare. I due ragazzi, amici per la pelle, fondano un gruppo musicale. Sandra aspira a diventare indossatrice. Qualche anno dopo, nella quattordicesima domenica del tempo ordinario, Marzio sposa Sandra mentre Samuele suona l'organo. Quella 'quattordicesima domenica' diventa il titolo di una canzone, la sola da loro incisa. 35 anni dopo, cosa è stato delle loro vite e dei loro sogni?

Dettagli

2023
DVD
8057092039564

Informazioni aggiuntive

  • Vision Distribution, 2023
  • CG Entertainment
  • 98 min
  • Italiano per non udenti

Conosci l'autore

Foto di Pupi Avati

Pupi Avati

1938, Bologna

Inizia la sua carriera artistica nel jazz come clarinettista, fa parte infatti della Reno Jazz Gang con cui incide anche qualche disco, gruppo che abbandona dopo l'ingresso nella band di Lucio Dalla con cui rimane grandissimo amico e che collaborerà a vari film di Avati. Lavora poi per quattro anni alla Findus surgelati, anni che considera i peggiori della sua vita.Intraprende poi la via del cinema e riesce a collaborare alla sceneggiatura di Salò e le 120 giornate di Sodoma di Pasolini. Come regista gira alcuni horror tra cui nel 1976 La casa delle finestre che ridono. L'anno successivo esce Bordella, una commedia che ha tra gli interpreti un giovanissimo Christian De Sica. Da ricordare anche la regia televisiva di uno speciale dedicato ai Pooh.Inizia poi a girare una serie...

Foto di Gabriele Lavia

Gabriele Lavia

1942

Gabriele Lavia, attore e regista, esordisce sul palcoscenico nel 1963 e si fa notare in spettacoli come Edipo Re (Tatro alla Scala, 1969) e Re Lear (Piccolo Tatro di Milano, 1972). Debutta alla regia teatrale nel 1975, con Otello. Il suo debutto cinematografico è in Metallo del 1970 e nel 1983 dirige il suo primo lungometraggio, Principe di Homburg, con il quale vince il Nastro d'Argento come migliore regista esordiente. È autore di "Se vuoi essere contemporaneo leggi i classici" (Piemme, 2017).

Foto di Edwige Fenech

Edwige Fenech

1948, Annaba, Algeria

"Nome d'arte di E. Sfenek, attrice e produttrice italiana di origine francese. Nata nell'Algeria francese, esordisce in produzioni porno-soft a basso costo per poi girare pellicole più dignitose e caratterizzate da una maggiore cura formale. Un corpo dalle forme procaci e accattivanti e un'indubbia carica seduttiva le assicurano il ruolo di primadonna del cinema erotico italiano degli anni '70 e di parte degli '80. Alcuni titoli assai evocativi sono ormai considerati «di culto» dagli appassionati del genere: tra gli altri, Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda (1972) di M. Laurenti e Giovannona Coscialunga disonorata con onore (1973) di S. Martino. Tenta anche qualche incursione nella commedia più tradizionale (Sono fotogenico, 1980, di D. Risi; Io e Caterina, 1981, di A. Sordi),...

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