Lettura scorrevole buona la trama a volte un po’ pesantuccio i dialoghi tra la protagonista e la casa. Classico libro da ombrellone.
Questo giorno che incombe
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 7,80 €
Vincitore Premio Scerbanenco 2021.
Libro candidato da Domenico Starnone al Premio Strega 2021
Liberamente ispirato a un episodio di cronaca avvenuto a Bari nel palazzo dove l'autrice è cresciuta, Questo giorno che incombe è un romanzo unico, bellissimo e prismatico, capace di accogliere suggestioni che vanno da Kafka a King, da Polanski a Dostoevskij, di attraversare più generi, dal thriller alla storia d'amore, di riflettere sulla maternità e le sue angosce, di parlare del male e del dubbio, e capace di riscrivere, tra realtà e finzione, una storia vera.
«Una storia dal ritmo incalzante che indaga sui lati oscuri della maternità e del matrimonio, traendo ispirazione da un evento di cronaca nera accaduto negli anni '80 e dalla prosa di Shirley Jasckson» - Francesco Musolino, il Messaggero
"Qui saremo al sicuro." Francesca lo pensa mentre sta per varcare il cancello rosso fuoco della sua nuova casa. Accanto a lei c'è Massimo, suo marito, e le loro figlie, ancora piccole. Si sono appena trasferiti da Milano a Giardino di Roma, un quartiere a metà strada tra la metropoli e il mare. Hanno comprato casa in un condominio moderno e accogliente, con un portiere impeccabile e sempre disponibile, vicini gentili che li accolgono con visite e doni, un appartamento pieno di luce che brilla in tutte le stanze. Il posto perfetto per iniziare una nuova vita. Perché Francesca è giovane, è bella, è felice. E, lo sa, qui a Giardino di Roma sarà libera. Eppure qualcosa non va. Dei dettagli cominciano a turbare la gioia dell'arrivo. Piccoli incidenti, ombre, che hanno qualcosa di sinistro. Ma sono reali o Francesca li sta solo immaginando? Appena messo piede nella nuova casa Massimo diventa distante, Francesca passa tutto il tempo sola in casa con le bambine e non riesce più a lavorare né a pensare. Le visite dei vicini iniziano a diventare inquietanti, sembra impossibile sfuggire al loro sguardo onnipresente. A poco a poco il cancello rosso che difende il condominio si trasforma nella porta di una prigione. E così, intrappolata nella casa, Francesca comincia a soffrire di paranoia e vuoti di memoria. Sempre più sola e piena di angosce, ha l'impressione che la casa le parli, che le dia consigli, forse ordini. Le amnesie si fanno sempre più lunghe e frequenti. Finché un giorno, dal cortile, arriva un grido. È scomparsa una bambina. Può essere sua figlia? E perché Francesca, ancora una volta, non sa cosa ha fatto nelle ultime ore? Liberamente ispirato a un episodio di cronaca avvenuto a Bari nel palazzo dove l'autrice è cresciuta, Questo giorno che incombe è un romanzo unico, bellissimo e prismatico, capace di accogliere suggestioni che vanno da Kafka a King, da Polanski a Dostoevskij, di attraversare più generi, dal thriller alla storia d'amore, di riflettere sulla maternità e le sue angosce, di parlare del male e del dubbio, e capace di riscrivere, tra realtà e finzione, una storia vera. Antonella Lattanzi ha già indagato gli abissi e le pieghe dell'animo umano in Devozione e Una storia nera, e adesso torna a farlo con il suo libro più importante. Con una lingua meravigliosa, appassionata e incalzante, Questo giorno che incombe racconta il sospetto, la speranza, il dolore, la passione, confermando lo straordinario talento dell'autrice e lasciando il lettore senza fiato, in un crescendo continuo dall'arrivo nella casa nuova fino alle indimenticabili pagine finali.
Proposto da Domenico Starnone al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:
«Desidero candidare al Premio Strega Questo giorno che incombe di Antonella Lattanzi, pubblicato da HarperCollins. È un giallo avvincente, rispettoso delle regole di genere. Ed è altro. C’è un’esperienza vera ben saldata al finto. C’è una donna e madre infelice con una voce memorabile, sempre vicina a incrinarsi. C’è un coro di gente comune che esegue uno spartito di crescente ferocia. C’è una storia d’amore snervante, con la più dilazionata delle congiunzioni carnali. C’è un appartamento parlante che inquieta protagonista e lettore. E, sempre, una scrittura potente. Il risultato è una realissima invenzione dell’oggi.»
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2021
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In commercio dal:14 gennaio 2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Michele 29 agosto 2025Bel romanzo
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orabarbara 17 agosto 2025bel romanzo
L'ho finito stanotte e questa mattina uscendo di casa pensavo a Francesca, la protagonista del libro, e alla sua esperienza incasinata come se fosse una persona viva che conosco! Ecco questo è l'effetto, senza trucco e senza inganno, i personaggi sono così ben tratteggiati da poterli vedere. Il romanzo è ispirato ad una storia realmente accaduta; nello spazio di pochi minuti, il tempo che la bambina impiega dal giardino condominiale a raggiungere la casa dei nonni per fare la pipì, sparisce. Nessuno ha visto niente, nessuno sa niente. I condomini uniti e coesi in un gruppo che non ammette interferenze cominciano le loro supposizioni, le loro insinuazioni verso l'unico uomo che non li considera, verso l'unico che non fa gruppo e perciò è il cattivo, il pericoloso, quello di cui non si sa niente è colui su cui tutto si può supporre. Il gruppo stringe il cerchio, il gruppo stritola senza responsabilità. Nel condominio si sono trasferiti da poco Francesca e Massimo e le loro due bambine. Nel romanzo c'è la loro vita che nel trasferimento cambia, c'è la crisi di Francesca, una malìa annunciata dalla ferita che si procura alla mano aprendo il cancello del condominio il giorno del trasloco, c'è l'assenza di Massimo in famiglia presissimo dal suo nuovo lavoro ma la sua amichevolezza istantanea verso il gruppo dei condomini, c'è la loro bambina più grande che era diventata grande amica della bimba scomparsa e tramite di lei arrivano tutte quelle verità che i bambini sanno perché "vedono tutto" anche se non sanno tradurlo nel linguaggio delle pulsioni adulte. Bellissimo romanzo.
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Alice 03 agosto 2025sconvolgente
Nello stile della Lattanzi un giallo/thriller psicologico che affronta i lati oscuri della maternità e del matrimonio. Scritto magistralmente con una lettura che corre pagina dopo pagina a, un sottofondo di angoscia che accompagna la protagonista e la sensazione che stia sempre per capitare qualcosa…ma quel qualcosa non è ciò che pensavamo! Ombre…tante ombre! L’ho amato! Consigliatissimo
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