La ragazza che rubava le stelle

Mi aspettavo qualcosa di diverso da questo libro forse perché la sinossi mi aveva tratto in inganno. La protagonista Zee è una psicoterapeuta originaria di Salem che ora vive a Boston. Quando una sua paziente Lily Braedon muore suicida, Zee si mette in discussione e decide di tornare a Salem per prendersi cura del padre malato. Qui dovrà fare i conti non solo con la malattia del padre ma anche con il passato della sua famiglia e con il ricordo della morte della madre venendo a conoscenza di cose che ignorava. Non è un giallo ma è un romanzo comunque piacevole che racconta le trame di una famiglia.

Scorrevole e coinvolgente, spesso intervallato da racconti all'apparenza prolissi e inutili che poi pero' convergeranno in un finale ricco di colpi di scena. Troppe sono le citazioni di autori e relative opere, e troppo dettagliate le descrizioni dei luoghi ove si svolge la vicenda. Ottima è la scelta, molto usata dall'autrice,della ridondanza per evidenziare al lettore quelli che saranno poi i punti cruciali dello svolgimento del racconto. Vengono trattati temi di attualita' come la depressione e l'omosessualita'.La visione dell'amore invece riconduce all'amore romantico, amore con la "A" maiuscola nel quale la donna deve sentirsi protetta. Finale lieto, carico di colpi di scena . Il romanzo aldila' della storia si rivela un piccolo manuale di medicina, psichiatria ed astronomia. Da leggere.

un bellissimo libro che ti tiene rinchiuso nella cittadina di salem immaginandoti i suoi tramonti , lo consiglio a tutti è di facile lettura non troppo lungo ed emozionante