Richard Meier
di Claudia Conforti, Marzia Marandola
Nato a Newark da una famiglia ebraica di origine tedesca, Richard Alan Meier si laurea in architettura a Cornell University nel 1957; dopo il servizio militare, nel 1959 intraprende un viaggio in Europa nei luoghi di nascita dell'architettura moderna. Gli edifici di Le Corbusier al Weissenhofsiedlung (1927) di Stoccarda folgorano il giovane americano. All'inaugurazione della Maison du Brèsil di Le Corbusier e Lucio Costa (19021998), alla Cité Universitarie, Meier potè profittare dell'attenzione di le Corbusier che indirizzerà il talento del giovane architetto. Dal primo Le Corbusier Meier distilla principi evidenti nella sua opera: i percorsi come strutture innervanti dello spazio; la formalizzazione della gabbia strutturale; il purismo geometrico; le forme libere intersecate e tradotte in perfette stereometrie, ecc. Ma soprattutto, sulla falsariga del maestro francosvizzero, anche Meier predispone e progetta al millimetro le progressioni prospettiche che devono guidare la percezione di ogni sua architettura. )
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