Risveglio. Terra ignota. Vol. 1 - Vanni Santoni - copertina
Risveglio. Terra ignota. Vol. 1 - Vanni Santoni - 2
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Letteratura: Italia
Risveglio. Terra ignota. Vol. 1
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Descrizione


È una limpida notte di luna piena, una notte di gioia e di festa, quando il Villaggio Alto subisce l'improvviso attacco di un manipolo di spietati cavalieri che portano morte e devastazione. In pochi sopravvivono: tra questi la giovane Ailis, mentre la sua migliore amica Vevisa viene rapita. Seguendo il folle proposito di vendicare la furia distruttrice che ha falcidiato il suo popolo e ritrovare Vevisa, Ailis, che è poco più di una bambina ma ha lo spirito audace e temerario di un guerriero, intraprende la sua lunga e perigliosa ricerca. Attraversando lande sconosciute e meravigliose conoscerà la schiavitù, la battaglia, le illusioni della magia e dell'amore, vedrà le molte facce della morte e capirà che senza questo iniziatico viaggio non avrebbe mai sollevato il velo sulle proprie arcane origini e sul proprio enigmatico destino: da lei potrebbe infatti dipendere l'equilibrio e il futuro stesso delle Terre Occidentali. Il primo volume di una saga che mescola fiaba, azione, epica cavalleresca e mito classico.

Dettagli

414 p., Rilegato
1: Risveglio
9788804632078

Valutazioni e recensioni

  • VALENTINA CAPALDI

    Verso pagina 300 questo romanzo ha un tale guizzo che, sull’onda dell’entusiasmo, mi sono prenotata il secondo volume in biblioteca. Ora penso che lo andrò a prendere (ma giusto perché conosco personalmente il bibliotecario e ci collaboro, perciò sarebbe brutto lasciargli lì un libro dopo aver chiesto un prestito intebibliotecario) e lo lascerò per un mese sul comodino senza aprirlo. Perché oggi ho preso la decisione di abbandonare il primo volume di “Terra Ignota”. E sono arrivata a pagina 320, perciò mi merito un applauso. Vi ho parlato tre/quattro volte di Vanni Santoni e della curiosità che avevo sviluppato nei suoi confronti. L’ho incontrato per la prima volta al BookPride di quest’anno, dove l’ho sentito parlare del fantasy con una notevole nostalgia degli anni ‘70 e di D&D. Poi l’ho rivisto a “Tempo di Libri”, dove ha tenuto un interessante (a Cesare quel che è di Cesare) panel su “Dune”. Vanni Santoni non è uno scrittore di fantasy. Scrive mainstream ed è editor di Tunué, per la quale cura una collana di mainstream. Se posso dire, si sente che non è capace. Non basta amare il fantasy per scrivere fantasy; ci sono regole, regole ferree che vanno rispettate. Non dico che è uno dei generi più complicati (perché secondo me ce ne sono di peggiori, fantascienza su tutti) ma quasi. Il tranello del “tanto è fantasy” è sempre in agguato. Un buon romanzo fantasy non è una favola. I personaggi necessitano di approfondimento, il word building deve essere rigoroso e approfondito, la coerenza interna non deve essere un optional. Tutto questo manca nel libro di Vanni Santoni, che è un collage di luoghi comuni e citazioni rimescolate che non aggiunge nulla al genere. Alla foresta incantata ho mollato, ma avrei potuto mollare già al cavaliere che si chiama Parsifal, o alla protagonista che (vi giuro) sembra Son Goku di Dragon Ball da piccolo. Hai una prescelta. È un luogo comune del fantasy, ma vabbé, è un genere che lavora per archetipi, quindi ci può stare. Però dalle un carattere, santo cielo. Mostrala sconvolta quando il suo villaggio viene distrutto e tutti i suoi amici uccisi; mostra il processo che la trasforma da cucciolo di Sayan a una donna innamorata. Lo ripeto, questo non è un romanzo fantasy; è una favola, e pure scritta in maniera pretenziosa in alcuni punti (ci sono certe frasi da apnea totale). Magari Vanni Santoni è un bravisismo autore maistream, ma il fantasy è meglio che lo lasci perdere. E il prossimo che mi dice che lui è il futuro del fantasy italiano (frase sentita due volte da due persone diverse, e pure con un certo peso nel settore) si becca uno schiaffo.

Conosci l'autore

Foto di Vanni Santoni

Vanni Santoni

1978, Montevarchi

Dal 2004 porta avanti una intensa attività come scrittore e giornalista fino a che, nel 2006, vince il concorso "Scrittomisto" della editrice RGB ed esordisce con la prima versione del libro Personaggi precari.Nel 2007 fonda il progetto SIC, Scrittura Industriale Collettiva che lo porterà a pubblicare, nel 2013, il romanzo storico In territorio nemico (Minimum Fax). Nel 2008 pubblica Gli interessi in comune (Feltrinelli) e nel 2011 Se fossi fuoco arderei Firenze (Laterza). Sempre nel 2011 esce L'ascensione di Roberto Baggio (Mattioli 1885), scritto a quattro mani col drammaturgo Matteo Salimbeni e nel 2012 pubblica il romanzo breve Tutti i ragni (:duepunti).Nel 2013, dopo aver pubblicato la versione definitiva di Personaggi precari (Voland), si cimenta nella scrittura di Terra...

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