Rossovermiglio mi ha ricordato quegli inserti di certi settimanali, in voga sul finire degli anni ottanta. Romanzi a puntate, o feuilleton. Non è propriamente una critica: il libro si legge bene, lo stile è appropriato, la trama non manca di interesse, tuttavia non direi di esserne rimasto affascinato, al contrario di Il rumore del mondo (che, letto due anni fa, definivo libro pieno ed appagante). Diciamo pure che questo è una sorta di editio minor di quello, con cui condivide alcuni elementi della storia: il matrimonio infelice, l’esilio in una tenuta, l’intensa attività artigiana. Lettura breve e piacevole, dunque, ma non intensa.
Rossovermiglio
Premio Campiello 2008. La protagonista del romanzo è una giovane donna appassionata e ribelle, ma è cresciuta in una famiglia - e in un ambiente - dove l'eleganza, la compostezza, la sobrietà e il rigore sono più che dei valori, sono l'unica forma di vita concepibile. Appena ventenne, accetta dunque un matrimonio combinato per lei dal padre. Non sarà una scelta felice, probabilmente anche perché il destino ha messo sulla sua strada l'affascinante ed enigmatico Trott, che nell'arco di un decennio, con tre impreviste apparizioni, comprometterà definitivamente il precario equilibrio del suo matrimonio. La protagonista incarna infatti un momento di trasformazione di un'intera società: troppo moderna per adattarsi docilmente a proseguire nel solco tracciato dalle altre donne di famiglia e al tempo stesso ancora troppo fragile, e soprattutto troppo poco abituata a dare ascolto ai sentimenti e alle emozioni, per vivere la propria ribellione sino alle estreme conseguenze. Ma è come se Trott l'avesse risvegliata da un incantesimo e fin dal primo incontro avesse innescato in lei un processo di cambiamento che non può più essere arrestato. Da qui la scelta di trasferirsi da sola nella campagna senese, a San Biagio, abbandonando una città, Torino, che sta rapidamente cambiando sotto l'impulso della nascente industria, e un marito che ha sempre sentito estraneo e che la tradisce sfacciatamente.
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Autore:
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Anno edizione:2009
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ormos 27 settembre 2022
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Il romanzo racconta la vita della contessa Villaforesta e del suo ambiente aristocratico nella Torino prebellica e nelle campagne senesi dalla seconda guerra mondiale in poi. Penso che l’intento della scrittrice fosse non tanto di costruire una saga familiare evidenziando il personaggio della contessa, l’io narrante del romanzo, quanto di ricostruire il passaggio tra due epoche: il mondo scintillante e snob dell’aristocrazia prima della catastrofe della seconda guerra mondiale tra snobismo e tradizioni e il mondo post-bellico con il crollo dell’illusioni e la nascita della Repubblica Italiana. Il romanzo si fa leggere e la protagonista è un personaggio interessante: una donna che da un lato vuole evadere dalla gabbia dorata del suo mondo ma dall’altra è troppo vigliacca per spiccare il volo e la sua ribellione si concreta in una fuga nelle campagne senesi a costruire un’azienda vinicola senza affrontare i problemi di un matrimonio combinato e senza cercare mai di capire chi fosse veramente il marito. Qualcosa però non mi ha convinto: la lettura è piacevole, il romanzo è scritto molto bene, ma… è come se si fosse persa l’occasione di scrivere un libro indimenticabile. Non mi sono appassiona come in altri romanzi sul genere (ad es. “La casa degli spiriti” di I. Allende) perché mi è sembrata un romanzo freddo, come se si dovesse scrivere un compito che, seppur scritto bene, non ti lascia emozioni. Anche la Torino degli anni Trenta non emerge con chiarezza come ad es. nel libro “Il bacio della Medusa” di M. Mazzucco dove sembra di essere lì o di aver proprio vissuto quell’epoca e quella città con le sue strade, la sua collina e la sua gente. Per me, è sicuramente un romanzo piacevole da leggere ma è anche un’occasione perduta.
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Le prime pagine non mi hanno preso, poi invece quando è iniziata la storia non sono più riuscita e smettere di leggere, la storia di vita di una donna che ha visto due guerre, ha visto la "rivoluzione" del mondo, la storia di un amore nato in clandestinità, la vita di una donna che forse alla fine ha capito di aver fatto scelte giuste ma anche sbagliate, la verità si scopre solo al termine di tutto, con un finale, a parer mio, a sorpresa...assolutamente consigliato!
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