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Anno edizione: 2021
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Un romanzo comico in senso generale, perché il comico ha a che fare con l'inaspettato, e in senso proprio, perché fa ridere: con una scrittura aerea e musicale, Liv Ferracchiati, rivolgendosi continuamente a chi legge – «Lettore, seguimi!» – e facendoci così diventare personaggi e protagonisti del suo libro, mette in scena il senso di inadeguatezza e la diversità, che sempre ci fa stupendi.
L'autore di questo libro è transgender, e il protagonista di questo libro è transgender. Tuttavia, questo libro non è un'autobiografia, è un romanzo. Anzi, quando comincia, l'io narrante non è ancora nato, nonostante i suoi genitori facciano di tutto perché ciò accada, e, nonostante non abbia ancora il corpo, l'io narrante racconta. Sarà solo la fine del mondo, esordio nella narrativa di Liv Ferracchiati, autore teatrale e performer, è infatti un romanzo sul corpo che, anche quando è in piena salute, allegro, bello, può essere percepito come inadatto. È con il corpo che ci presentiamo al mondo prima di aver imparato a parlare, è intorno al nostro corpo nudo che viene pensato il colore rosa o l'azzurro, anche quando non li indossiamo. Così, visto che il corpo è un problema, il protagonista, da subito, comincia a parlare. Comincia a farlo prima di nascere, e poi non smette più: parla tanto, si lambicca, eccepisce, critica e discute. Gioca, soprattutto. E si innamora. L'io narrante bambino vuole tutto, e non ha problemi di identità, è certo di chi è e di ciò che vuole, poi purtroppo qualcosa cambia: qualcuno, oltre a se stesso, vuole spiegargli chi è, cosa è, e quando è. La vita, però, cambierà con l'entrata in scena del mitico e quotidiano Guglielmo Leon. Sarà solo la fine del mondo segue la vicenda umana e preumana del protagonista, e anche quella oltreumana, attraverso i suoi incontri, le sue scoperte, le sue lotte, i suoi tradimenti, le sue risse, le sue gioie, le sue delusioni e la galleria dei personaggi – alcuni buffi, altri odiosi, molti adorabili – che incrociano il suo cammino. Un romanzo comico in senso generale, perché il comico ha a che fare con l'inaspettato, e in senso proprio, perché fa ridere: con una scrittura aerea e musicale, Liv Ferracchiati, rivolgendosi continuamente a chi legge – «Lettore, seguimi!» – e facendoci così diventare personaggi e protagonisti del suo libro, mette in scena il senso di inadeguatezza e la diversità, che sempre ci fa stupendi.
«Come li vuoi i capelli, allora?» mi aveva chiesto la parrucchiera.
«Corti» avevo risposto io.
«Quanto corti?» aveva chiesto lei.
«Un centimetro» avevo detto io con il fuoco negli occhi.
«Lo facciamo?» aveva chiesto a mia madre.
«E facciamolo...» aveva detto lei, rassegnata.
Così aveva iniziato a tagliare con la macchinetta e i capelli planavano giù. Poi d'improvviso anni e capelli erano finiti per terra, come ha scritto qualcuno da qualche parte, ma non ricordo dove, né chi. Solo che io di anni da far cadere ne avevo solo quattro, e allo specchio, guardandomi, biondo e con i capelli lunghi un centimetro, dovevo ammetterlo, mi trovavo piuttosto piacente.
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Comico e drammatico, dolce ed amaro... gli ingredienti ci sono tutti e Liv sa scrivere con maestria. Grazie, Liv Ferracchiati, per le emozioni che mi hai fatto rivivere.
Siamo costantemente portati a concepire il mondo come binario, dai sessi alle risposte alle domande passando per i colori ed i tagli di capelli. Se corti, allora sei uomo, mentre i capelli lunghi sono delle donne ed ogni eccezione a questo modello non può portare che a sguardi divertiti e battute. Il problema, però, è che la realtà è ben più complessa di una scelta tra 1 e 0, soprattutto quando in causa non c'è il colore di una camicia, ma una persona. Liv Ferracchiati ha scritto una piccola perla di narrativa che sarebbe auspicabile far leggere nelle scuole perché, al morire del giorno, sarà solo la fine del mondo.
Lettura indispensabile se si vuole cercare davvero di capire cosa significhi nascere di un sesso ma identificarsi in quello opposto. Da genitore ero interessata a leggere una storia che tratta tematiche così attuali ma di cui ancora non si parla abbastanza. Consigliato a chi vuole capirne di più.
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