Bellissimo libro e ottima traduzione (con interessanti note conclusive del traduttore, in coda al libro). Per nulla datato, trattandosi di un libro "ottocentesco". Consiglio in particolare questa edizione
Lo scannatoio (L'assommoir)
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Settimo pannello del ciclo dei Rougon-Macquart, iniziato nel 1871 con "La fortuna dei Rougon" e che si concluderà venti anni più tardi con il "Dottor Pascal", "Lo scannatoio" (1877) è il primo "romanzo sul popolo che non menta, e che abbia lo stesso odore del popolo". Quando inizia a uscire sulle pagine del "Bien publique", nell'aprile del 1876, il romanzo viene immediatamente accusato di oscenità. Il successo è enorme, senza precedenti: trentotto ristampe nel 1877, altre dodici l'anno seguente. Inizia l'era dei bestseller. Per Stéphane Mallarmé, il libro non è solo lo specchio di un'epoca di ricerca e rinnovamento, in cui l'arte si ritrova incapace di rappresentare e assecondare le convenzioni e le ipocrisie della gente perbene, ma è anche "un eccezionale esperimento letterario", in cui la "verità diviene la forma popolare della bellezza".
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Anno edizione:2018
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Formato:Tascabile
Lo scannatoio
Se volete leggere un classico sceglierei "Lo scannatoio" di Émile Zola in questa edizione dell'Universale Economica Feltrinelli, sicuramente la scelta giusta. Ve lo consiglio perché è una storia appassionante nonostante racconti di alcolismo, disperazione e degrado che sembrano delle parole molto pesanti ma Émile Zola con su realismo è riuscito a rendere un'atmosfera davvero coinvolgente della Parigi operaia e delle persone che li vivevano e cercavano di arrivare alla fine della giornata con le loro speranze eternamente deluse c'è anche un po' di colpevolezza che solà lascia trasparire Ma lascia la libertà al lettore di decidere chi ha ragione e chi invece è solo una vittima incolpevole del destino ino lo stile è splendido e in particolare ci sono delle scene memorabili come una lite tra lavandaie che farete davvero fatica a dimenticare e lo trovate in tutte le nostre librerie e io vi aspetto a Piacenza

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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GiovanniD 02 gennaio 2025eccellente
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MarioM35 11 dicembre 2024Zola e il rifiuto al naturalismo
Émile Zola (1840-1902). Zola con le aue opere si occupa dei campi della scienza umana, per lui il romanzo deve essere un laboratorio per comprendere la natura umana dall'esterno. L'opera in questione, uscita a feuilleton nel 1876, è il settimo volume del ciclo I Rougon-Macquart. Zola non si riteneva naturalista ma simbolista.
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Luigi1966 22 febbraio 2024Duro ed attuale
Bellissimo libro di Zola dopo Germinale. Un altro spaccato del mondo degli operai, degli operai parigini. Dura ma reale la infernale discesa nella miseria, nei vizi e nelle storture della povertà. L'inferno sembra non avere mai fine e solo la morte, mette la parola fine. Da leggere e conservare per rileggerlo più avanti.
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