Irriverente, dissacrante, politicamente scorretto. Questo è “Lo schiavista” di Paul Beatty, vincitore del Man Booker Prize 2016. Dimostrando un’irresistibile vena ironica e un incredibile talento nello sfruttare al massimo tutte le potenzialità offerte dal linguaggio, Beatty ci racconta una storia surreale, al limite del paradossale, una storia che solo uno scrittore dalla pelle nera avrebbe potuto raccontare senza rischiare di essere tacciato di razzismo. Da leggere
Lo schiavista
Vincitore del Man Booker Prize 2016. Vincitore del National Book Critics Circle Award 2016.
Il caso culturale e letterario del momento. Un libro di strettissima attualità su quanto sta accadendo negli Stati Uniti. Una satira pungente sulla razza, la vita urbana e la giustizia sociale, un’esplosione di comicità, provocazione e prosa brillante da uno degli scrittori più audaci d’America.
«La più lacerante satira americana degli ultimi anni». - The Guardian
«Fra i più importanti e difficili romanzi americani del ventunesimo secolo. Un racconto feroce che i lettori non dimenticheranno mai». - Los Angeles Times
«Satira alla Swift di prima qualità. Pungente, sbalorditivo, da capogiro». - The Wall Street Journal
«Il romanzo americano più caustico e più cazzuto che io abbia letto da almeno dieci anni». - The New York Times
«Beatty supera se stesso e forse anche tutti gli altri. Divertentissimo e, come tutti i grandi, profondamente stimolante». - Booklist
«Un libro folle, meraviglioso, succulento». - Financial Times
«Se è vero che quando si osa parlare di razza compaiono paradossi ovunque, e se è vero che esistono nuove forme bizzarre di segregazione culturale, come se ne esce? Con l’onestà dello scrittore, Beatty ha chiaro solamente come non se ne esce, e ce lo mostra.» – Paolo Giordano, La Lettura
«So che detto da un nero è difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non ho mai evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato al cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il resto in eccesso a un cassiere di supermercato».
Nato a Dickens - ghetto nella periferia di Los Angeles - il protagonista è rassegnato al destino del californiano della classe medio-bassa. Cresciuto da un padre single, controverso sociologo, ha passato l'infanzia fungendo da soggetto per una serie di studi psicologici sulla razza. Gli è sempre stato fatto credere che il lavoro pionieristico del padre sarebbe stato accorpato in un memoir che avrebbe risolto i problemi economici della famiglia. Ma quando il padre viene ucciso dalla polizia in una sparatoria, si rende conto che non esiste nessun memoir: l'unico lascito del genitore è il conto del funerale low cost. Fomentato da quest'imbroglio e dallo sfacelo generale della sua città, il protagonista si dà da fare per riparare a un altro torto subito: Dickens è stata letteralmente cancellata dalle carte geografiche per risparmiare ulteriore imbarazzo alla California. Dopo aver arruolato il più famoso residente della città - Hominy Jenkins, celebrità caduta in disgrazia -, dà inizio alla più oltraggiosa delle azioni concepibili: ripristinare la schiavitù e la segregazione nella scuola locale...
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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SILVIA LOPRIORE 28 novembre 2017
Non è semplice recensire questa opera, che ha vinto il Man Booker Prize nel 2016, perché è un buon romanzo ma presenta anche delle difficoltà per il lettore medio. Lo schiavista è politamente scorretto, molto acuto, divertente e si fa apprezzare per le provocazioni. Anche la scrittura è apprezzabile, anche se in alcuni punti non sempre fluida. Ci sono moltissimi riferimenti ad eventi e aspetti della vita sociale americana, per cui se non si ha un minimo di conoscenza della cultura e della storia afroamericana risulta oscuro e/o noioso.
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Romina Anardo 06 marzo 2017
Lo schiavista è un romanzo duro, violento e ironico. Paul Beatty descrive la società americana non usando sicuramente il politically correct. Lo schiavista racconta la storia di Bonbon, un nero che vive in una periferia di Los Angeles in un ghetto così vergognoso che la California decide di toglierlo dalle carte geografiche. Bonbon è cresciuto con il padre, single sociologo che lo costringe a esser la cavia dei suoi, spesso violenti, esperimenti scientifici sulla razza. Un giorno il padre viene ucciso dai poliziotti e Bonbon si ritrova da solo. Viene, suo malgrado, costretto a diventare padrone di un vecchio nero che vuole essere suo schiavo e così Bonbon segue le orme del padre dando inizio ad un nuovo esperimento…Ovviamente Bonbon finisce davanti alla Corte Suprema a spiegare come mai un nero possiede nel XXI secolo uno schiavo negli Stati Uniti d’America. Con questo romanzo Paul Betty ha vinto il Man Booker Prize 2016 ed il National Book Critics Circle Award 2016. Lo Schiavista non è un romanzo adatto a tutti, la violenza con cui vengono raccontanti alcuni episodi accompagnati sempre da un’ironia sottile rendono gli avvenimenti stessi ancora più macabri di quello che sono. Il libro è sicuramente molto incisivo, Paul Beatty fornisce un quadro esatto delle periferie-ghetto disseminate in tutti gli Stati Uniti denunciando con ironia e sfrontata brutalità le diseguaglianze sociali del mondo moderno.
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