L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2018
Anno edizione: 2020
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
“Ho fatto solo il mio dovere”. Il medico nazista Josef Mengele ripete questa frase con ossessione. La ripete a se stesso, a chiunque punti il dito verso di lui accusandolo di omicidio e la ripete a suo figlio, quando speranzoso cerca negli occhi del padre un barlume di pentimento. La ripete perché non capisce cosa ci sia di sbagliato in quello che ha fatto, in ciò che lui è stato. Un uomo colto e distinto, medico e antropologo, che ad Auschwitz si è messo al servizio del mondo intero. “Bisognava eliminarli tutti. In seguito i bambini sarebbero diventati uomini e le bambine madri avide di rivincita.” In "La scomparsa di Josef Mengele", finalista allo Strega EU 2018 e vincitore del Prix Renaudot 2017, Guez usa la formula del romanzo per colmare i vuoti ancora esistenti nella ricostruzione della lunga fuga del medico. Ma purtroppo del romanzo, in questo libro, c'è ben poco. C'è invece la storia vera, narrata a ritmi incalzanti, di un uomo crudele morto senza condanna che comincia il suo viaggio dopo la caduta del regime nazista e scappa da coloro che non hanno seguito Hitler, che non hanno compreso i suoi valori, che non hanno capito la Germania. Da tutti noi, che non abbiamo capito niente. “Se il pianeta intero non si fosse coalizzato contro la Germania il nazismo sarebbe ancora al potere”. Si rifugia nella parte d'America che in quegli anni accoglie criminali di ogni specie. Abita belle case, mangia ottimo cibo, dialoga con estimatori della sua scuola. Sta bene lì, si scorda quasi di ciò che è stato. Ma il mondo non si scorda di lui, anzi. Si scoprono gli orrori di Auschwitz, i testimoni parlano e raccontano cosa fece il sig. dottore per il bene della razza. Iniziano a dargli la caccia, lui si domanda perché nessuno lo difenda, pover'uomo tradito. Anzi lo allontanano tutti, il che è strano, con un carattere così buono. Adesso ha paura, tanta paura. L'ansia diventa la sua ombra che si sposta con lui di continuo, alla ricerca di rifugi sicuri. Comincia a stare male, invecchia da solo, in modo impressionante. Corpo e mente pagano i conti che lui non ha mai voluto saldare. Isolato dalla civiltà, mentre il mondo grida giustizia, l'angelo della morte vive in silenzio e, privato delle sue ali, diventa la parodia di se stesso. Difficile empatizzare, difficile intenerirsi. Doveroso non dimenticare.
Una ricostruzione della fuga di Mengele precisa e appassionante
Dopo aver letto con molto interesse il bel libro di E. Asbrink "1947" (Iperborea), che in più parti riprende. tra molte altre, la questione dei nazisti "esfiltrati" dall'Europa dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale grazie a canali clandestini e complicità a vario livello, mi è venuta la curiosità di leggere anche "La scomparsa di Josef Mengele", inizialmente solo per approfondire questo aspetto, di cui ho solo vaghe e lontane reminiscenze (..."Dossier Odessa" e poco altro). Poi, nel giro di qualche pagina, sono stato avvinto dalla bravura di Olivier Guez nel ricreare la figura di Mengele e nello svelare il contesto in cui è vissuto prima e dopo la guerra, le complicità di cui ha goduto e l'incredibile fortuna che ha avuto per restare in libertà, praticamente senza che nessuno lo cercasse, sino alla morte nel 1979. L'autore è stato bravissimo nel raccontare tutto ciò con tono asciutto e senza indulgere in giudizi morali espliciti (d'altra parte, servirebbero, a fronte di tale malvagità?) ed anzi rifuggendo la tentazione fin troppo facile di dipingere Mengele e i suoi "amici" come mostri o aberrazioni umane; no, ci dice Guez, non erano mostri, o non solo, erano anche, purtroppo, esseri umani come noi. Inevitabilmente, il libro si chiude con un'amara e sconsolata riflessione proprio attorno alla questione dell'inumanità di cui è capace l'umanità (perdonate il brutto gioco di parole), e sulla necessità di mantenere il ricordo perché, purtroppo, le nuove generazioni dimenticano troppo facilmente e troppo facilmente ricadono in tentazione.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore