In quest’opera il grande commediografo francese mette in scena la storia di Arnolfo, un uomo ricco che ha preso con sé fin dall’infanzia, la giovane Agnese che lui ha fatto educare che, diventata ormai una ragazza, lui ha prefissato diverrà sua moglie. Lo scopo per cui Arnolfo l’ha allevata sin da bambina è di avere una moglie che risponda alla sua idea di matrimonio, quindi, una donna non eccessivamente di bell’aspetto, che non conosca nulla di più del necessario, che non abbia molta esperienza dei rapporti interpersonali e sociali, che sia accondiscendente e innocente d’animo. Lui crede, infatti, che avere per moglie una donna bella, intelligente, colta, scaltra, potrebbe molto probabilmente condurre all’insinuarsi di circostanze che siano causa di dissapori nel matrimonio o peggio ancora di infedeltà. Per questo per si è plasmato una donna così come lui la vuole ma l’incontro di Agnese con Orazio, figlio di un suo amico, mette in discussione i sui progetti. Una commedia,quindi, dove si riscontrano elementi autobiografici relativi al matrimonio di Molière con una giovanissima attrice e che, inoltre, segna una tappa importante dell’affermazione della commedia borghese e del superamento degli elementi tipici della farsa propio mediante un’elaborazione più articolata della caratterizzazione dei personaggi. Una storia piacevole e leggera ma non priva di spunti di riflessione.
La scuola delle mogli. Testo francese a fronte
Il primo capolavoro assoluto del teatro di Molière. Pur conservando alcuni elementi tradizionali si tratta di una vera e propria commedia di costume, e dunque di uno dei primi esempi di teatro realistico, moderno e “borghese”. Nella storia di Arnolfo – che mantiene nella più totale ignoranza la donna che dovrà diventare sua moglie – si sente l’eco delle vicende private di Molière, che proprio in quegli anni aveva sposato la giovanissima Armande Béjart. Il saggio introduttivo di Luigi Lunari esamina l’opera sotto un triplice profilo: come esempio di quella “commedia” di costume che Molière andava costruendo, come testimonianza velatamente autobiografica e come oggetto della feroce polemica ideologica e morale che seguì la prima rappresentazione.
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Edizione:6
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Anno edizione:1978
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Miry82 29 novembre 2024Una storia leggera ma non priva di spunti di riflessione
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