Parole di un amore profondo, unico e indissolubile nei confronti della madre e non solo. In queste lettere, Antoine fa i conti con la solitudine, con le delusioni e la superficialità di alcuni amici. Una lettura epistolare malinconica, ma intrisa di verità e che suscita delle riflessioni importanti, non solo sul rapporto genitori-figli. Forse, un Saint-Exupéry molto inedito e vero.
Sei la parte migliore di me
Tra il 1910 e il 1944 Antoine de Saint-Exupéry scrive alla madre numerose lettere che sono la testimonianza di un legame intenso e imprescindibile. Da bambino e poi ragazzo, tutto compreso nello studio e nella vita scolastica, lo vediamo farsi adulto, ottenere il brevetto di aviatore e costruirsi una propria matura visione del mondo. Delle sue conquiste e dei suoi fallimenti, dei «giorni affascinanti» della sua vita e della «tristezza» che spesso vi si insinua, la madre è interlocutrice costante e confidente prediletta. In pagine colme di tenerezza, Sei la parte migliore di me alza il velo sui pensieri e sulle fragilità di un uomo in grado di osservare con stupore quanto «possa essere commovente un semplice prato» e «struggente un fonografo», offrendoci il senso profondo di quello speciale, unico e indissolubile rapporto che unisce una madre e un figlio.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Edizione:2
-
Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Raffaella94 01 luglio 2024Un Saint-Exupéry molto inedito e vero.
-
Silvietta 10 luglio 2022
Attraverso uno sguardo grato e incantato dalle piccole cose che commuovono come un semplice prato o lo scrivere i propri pensieri su un quaderno, più volte Antoine supplica la mamma di scrivergli “in fretta e sovente”, perché le sue lettere gli fanno bene, “sono come un balsamo rinfrescante”, piene di “cose così deliziose da dire” che lo “commuovono per un giorno intero”. Questo libro offre il senso profondo di quello speciale, unico e indissolubile rapporto che unisce una madre e un figlio, che non smette mai di sentire il forte attaccamento con il genitore, anche in età adulta. “Ho bisogno di voi come quando ero piccolino. Mammina mia, come vorrei essere lì con voi! Giorno dopo giorno imparo un po’ di più ad amarvi. […] Siete quello che c’è di meglio nella mia vita.” Con amarezza, leggiamo a più riprese della sua ammissione di solitudine, che ha “portato a passeggio per le strade arabe”, e di come “abbia in uggia questa vita sempre provvisoria.” Antoine si trova anche a fare i conti con delusioni e superficialità di persone che riteneva amici. “Non sopporto più il fatto di non riuscire a trovare nel prossimo quello che cerco; resto sempre deluso quando scopro che una mente che credevo interessante altro non è che una matassa facile da dipanare. Mi disgusta e provo rancore. Depenno dalla mia vita un sacco di cose e un sacco di persone, non riesco a resistere” ammette. Ho trovato questa lettura epistolare molto malinconica, ma vera. Suscita tante riflessioni, una tra tutte quelle di voler bene ai genitori e non dare mai per scontato la loro presenza, purtroppo non infinita. È breve, scritta con un linguaggio tipico di quell’epoca, per noi oggi un po’ ricercato, ma sempre molto educato e rispettoso.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it