Una storia di orrori della guerra, che Calvino riesce a raccontare magistralmente attraverso gli occhi di un bambino segnato da un'infanzia dura.
La storia di Pin, bambino sbandato, passato, come per caso, dai giochi violenti dell'infanzia alla dura realtà della guerra partigiana.
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Edizione:5
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Anno edizione:1993
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mirkell0 02 febbraio 2023
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Italo Calvino riesce a raccontare gli orrori e le assurdità della guerra narrandoli attraverso gli occhi di un bambino. Ambientato in un delicato momento storico in cui i Tedeschi da essere nostri alleati sono diventati i nostri nemici l'autore riesce con questo romanzo ha trasmettere tutto il dolore e il disagio vissuti in questo preciso momento storico, offrendo spunti di riflessione diversi per mezzo del protagonista, Pin un bambino con difficoltà sociali.Un ragazzino che cresce mentre attorno a lui il mondo è impazzito. Un giovane destinato a un futuro incerto, che sceglie da che parte stare come se fosse la cosa più naturale del mondo ed è pronto a correre i suoi rischi come se anche questo fosse del tutto naturale. Coraggio, ingenuità, paura, furore, incapacità di capire la guerra: negli occhi di Pin c'è tutto questo, e molto altro. Oltre a una delle migliori riflessioni sul "senso" (che non esiste) della guerra. Raccontata con la maestria di uno dei più grandi narratori di tutti i tempi
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Gennaro De Lucia 15 maggio 2016
Un grande classico che invita, in poche pagine, a porsi numerose domande sulla gioventù. L'autore descrive le incombenti difficoltà vissute dai partigiani durante il periodo della Resistenza, concentrandosi tuttavia su un tema parecchio sottovalutato, specialmente all'epoca, l'adolescenza. Il protagonista del romanzo, infatti, sembra tendere le proprie mani oltre le pagine in cui è imprigionato per cercare conforto nella mente del lettore, che rimembra, come in un flashback, i momenti più difficili della propria adolescenza e che freme per scoprire, pagina dopo pagina, il destino del piccolo Pin. Lo stile fiabesco, quasi magico, tipico dei testi calviniani, attenua la complessità del racconto e consente una lettura snodata.
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